Una pelle rivestita di funghi

di Danilo Panicali

Secondo i dati emersi da uno studio, condotto dai ricercatori dello Human Genome Research Institute Nazionale di Bethesda, sulla nostra pelle, e precisamente su mani, piedi e braccia e gomiti prolificherebbero ben 200 tipi diversi di funghi. Prendendo in cosiderazione solo il piede: sarebbero oltre 80 le specie che abitano il tallone, ben 60 le unghie e addirittura 40 tra le dita. Proprio qui si sviluppa una delle micosi più diffuse conosciuta con il nome di piede d’atleta. Responsabile della tinea pedis, conosciuta anche come tricofitosi, è nella maggior parte dei casi il microscopico fungo dermatofitico detto Trichophyton (a volte però vi concorrono altri funghi del genere Epidermophyton), lo stesso tipo che genera anche l’onicomicosi attaccando le unghie (inizialmente l’alluce e poi tutte le altre).F2334.large In presenza di questi funghi a nulla serve un più frequente ricorso a docce e lavaggi di sorta perché, a meno dell’utilizzo di prodotti specifici, l’effetto è esattamente il contrario di quello che si vuole ottenere: aumenta l’umidità cutanea e si diffonde più velocemente l’infezione. Questi funghi hanno la capacità di diffondersi anche sui piedi di chi calpesta lo stesso pavimento bagnato, generando fastidiosi contagi che richiedono molto tempo per guarire. Ma se alcune specie di funghi, come quella appena descritta, sembrano in continuo aumento per il ricorso quotidiano alla doccia altri tipi sembrano invece in diminuzione per lo stesso motivo. Ne costituiscono un esempio le cosiddette tigne del capo, o Tinea Capitis. Causate, per lo più, da dermatofiti appartenenti al genere dei Microsporum, la loro riduzione va attribuita alle migliori condizioni igieniche in cui si vive complice l’abbandono di una vita prettamente agreste. Altri funghi molto diffusi, anche nelle grandi città, sono le Candida Albicans che prolificherano sui soggetti che a causa del lavoro che svolgono hanno spesso le mani umide. Particolarmente diffusa in questo periodo è poi la Pityrosporum o Pitiriasi Versicolor: o fungo da mare. Si tratta di un organismo che infesta il corpo umano in qualsiasi periodo dell’anno ma che “esce fuori”, rendendosi visibile, soprattutto quando ci si abbronza. In realtà quando ciò avviene vuol dire che la colonia di funghi è già morta e che questi si stanno staccando dalla pelle essiccati dal sole lasciando però al loro posto delle piccole maccholine bianche. Anche in questo caso a favorirne la diffusione sono il sudore della pelle e l’utilizzo di indumenti sintetici. La nota positiva è che non vi è rischio di contagio per il semplice fatto che il Pityrosporum è già presente su ognuno di noi in quantità cospicua, solo che in alcuni individui colpisce la superficie cutanea mentre in altri si nasconde nei follicoli piliferi. Ma tutto questo è niente di fronte al dominatore incontrastato del nostro mondo: l’Aspergillus le cui spore si trovano quasi ovunque anche se non ha quasi mai effetti nocivi tranne in 3 casi: quando produce micotossine, quando causa risposte allergiche e attraverso infezioni localizzate o sistemiche.