Utilizzo di una piattaforma multi-applicativa con sistema APC a luce pulsata per Fotoepilazione e con Laser Erbium 2940 Frazionale e Ablativo del Dott. Maximilian Catenacci Dermochirurgo – Roma Resp. Scientifico Studi Medici Skindermolaser® Roma, Milano, Napoli I laser ablativi rappresentano da sempre il goal standard nel trattamento degli esiti cicatriziali (chirurgici-traumatici, post acneici, striae distensis cutanee – smagliature bianche) e nel Crono-aging del volto.
Negli anni passati, questa tecnologia ha sofferto di importanti limitazioni gestionali (costi elevati, curva d’apprendimento per il medico) e per il paziente (eccessiva durata della convalescenza, rischio di complicanze quali eritema, infezioni, iperpigmentazione e possibili anomale cicatrizzazioni). Con il progredire della ricerca tecnologica e dell’esperienza dei protocolli applicativi della Medicina Laseristica, si è arrivati oggi a concepire dispositivi medicali in grado di offrire un sensibile miglioramento dei risultati ottenibili per il paziente a fronte di una significativa riduzione dei fattori di rischio per gli stessi. Riporto la mia esperienza con il laser Erbium 2940 nm presente sulla piattaforma M&T One. Il primo dato interessante riscontrato, è risultato essere la duttilità del manipolo Erbium, in quanto dotato di una singolare caratteristica tecnica: la contestuale presenza della funzione ablativa e di quella frazionata in un unico manipolo. Quest’ultimo (in modalità ablativa e/o frazionata) risulta particolarmente vantaggioso nell’ablazione della cute superficiale (cosiddetto effetto laserpeel), in quanto è in grado di rimuovere da 10 a 30 μ di tessuto, pertanto altamente rapido ed efficace nel ringiovanimento di viso, collo, décolleté e delle mani, sia nei fototipi chiari che scuri. Il risultato apprezzabile per il paziente, consiste nel miglioramento della rugosità (da sottile a moderata), delle discromie (fotoaging) e nella rimozione di eccedenze/neoformazioni dermo-epidermiche (Cheratosi Attinica; Verruche seborroiche; Cheratosi Seborroica, etc). Il manipolo Laser Erbium impiegato, è in grado di erogare energia con profili spot differenti rispettivamente: 9×9 mm in modalità frazionata, e 3 sezioni diverse di manipoli ablativi (2,5 mm 4 mm e 9 mm).
La soglia massima di ablazione del tessuto per il manipolo Erbium di M&T One è di 2,2 J/cm2. Il secondo dato analitico consiste nella maggiore facilità di controllo (per il medico) della convalescenza del paziente (down-time) grazie alla possibilità di impostare fluenze (F) al di sopra o al di sotto della soglia di controllo della quantità di tessuto ablato e il grado dell’effetto termico voluto. Il dispositivo consente una variazione della durata dell’impulso nell’intervallo compreso tra 300 microsecondi a 1 millisecondo. In altri termini, offre la possibilità al medico laserista di poter optare per l’erogazione dell’energia in modalità non termica (300 microsecondi) oppure termica (1 millisecondo). Altro dato importante rilevato, è di natura economica e consiste nella vita del manipolo: di fatto, la durata stimata si aggira tra le 5/10 volte superiore ai manipoli già da me utilizzati; aspetto certamente non trascurabile nell’ottica del contenimento e ottimizzazione dei costi gestionali dello studio medico. La procedura nella modalità frazionata, viene ripetuta a intervalli mensili per 2-4 volte, fino al raggiungimento del risultato desiderato. Una procedura di mantenimento può essere effettuata ogni 6 mesi. Non trascurabile, infine, è la possibilità di legare il trattamento ad altri protocolli di ringiovanimento facciale. La seconda applicazione, oggetto della mia esperienza, è consistita nell’impiego della luce pulsata (IPL); nello specifico del manipolo con filtro cut-off 635-950nm impiegato in modalità in motion per epilazione progressiva medica. La piattaforma M&T One utilizza la tecnologia APC (Adaptive Pulse Control), ovvero impulsi di energia iper-sequenziali; si tratta di una tecnologia brevettata che permette in automatico di selezionare il programma.