Ernia inguinale

L’ernia inguinale, è una delle più comuni patologie chirurgiche dell’età infantile, determinata dalla persistenza del dotto peritoneo vaginale, estroflessione del peritoneo che ricopre l’interno della cavità addominale ed accompagna il testicolo nella sua discesa verso lo scroto. Tale struttura va abitualmente incontro a scomparsa nel corso dei primi mesi di vita.

La persistenza del dotto peritoneo vaginale o la sua parziale obliterazione determina la comparsa di patologie chirurgiche diverse: se il dotto è di minuscole dimensioni, si avrà il passaggio del solo liquido peritoneale verso la borsa scrotale dove è situato il testicolo, determinando la comparsa dell’idrocele comunicante. Si tratta, in questo caso, di una raccolta liquida, la cui entità si modifica nel corso della giornata, determinando la variazione del volume dell’emiscroto corrispondente. Il passaggio del liquido può cessare del tutto per poi ricomparire a distanza di giorni o mesi. Qualora la porzione più distale del dotto sia andata incontro a obliterazione, la raccolta liquida sarà limitata alla prima porzione del dotto; si realizza, in tal modo, l’idrocele del funicolo (comunemente detta “cisti del funicolo”). Nel caso in cui il dotto presenti un diametro adeguato, il contenuto della cavità addominale (anse intestinali, grasso peritoneale) può impegnarsi nel dotto peritoneo vaginale determinando la comparsa dell’ernia inguinale, una condizione acquisita in relazione a sforzi od altre attività quotidiane del bambino, che rappresenta una condizione esistente alla nascita e che si manifesta nelle età successive della vita.

Presente nel 3-4% dei bambini e colpisce sia le femmine che i maschi, sebbene sia più frequente in questi ultimi. Predilige il lato destro e può essere bilaterale. Nei casi in cui l’ernia interessa il lato sinistro è molto probabile che sia presente anche a destra. Può divenire evidente poche ore dopo la nascita, come in qualsiasi età della vita, manifestandosi sempre come una tumefazione teso-elastica situata in regione inguinale, che può estendersi all’emiscroto corrispondente. La tumefazione può frequentemente scomparire in relazione allo spontaneo ritorno dei visceri erniati nella cavità addominale. Ciò non equivale purtroppo alla “scomparsa dell’ernia”, in quanto il sacco (dotto peritoneo-vaginale) persiste. La grandezza dell’ernia (volume della tumefazione apprezzabile clinicamente) non si correla alla sua gravità, né alla possibilità di incorrere nella sua complicanza più frequente e temibile: l’incarceramento o strozzamento erniario.

Il contenuto intestinale (anse intestinali, omento erniato) attraverso il canale inguinale, subisce lo strangolamento dei vasi sanguigni con conseguente alterazione del ritorno del sangue venoso. Ciò determina la congestione dei visceri erniati, che aumentando di volume, non possono più essere ricondotti nella cavità addominale. Con il passare del tempo la sofferenza ischemica del viscere erniato può determinare la necrosi e successiva perforazione. L’incarceramento erniario è più frequente nei primi anni di vita e deve essere temuto particolarmente nei bambini di età inferiore ai 12 mesi. L’ernia inguinale in età pediatrica deve essere operata al momento della diagnosi, in quanto non esiste la possibilità che scompaia spontaneamente. Terapie alternative (cinti, sospensori, ecc.), oltre ad essere inutili, possono essere estremamente pericolose. Qualora si verifichi l’incarceramento precedentemente descritto, l’intervento chirurgico diviene urgente e non differibile. Eseguito in anestesia generale, viene realizzato mediante una incisione nella piega inguinale, cui segue l’identificazione del sacco erniario (dotto peritoneo-vaginale) che viene isolato, legato e sezionato alla base peritoneale.

L’intervento non comporta la necessità di degenza a letto né dolori o limitazioni della normale attività motoria. Il bambino può essere dimesso, nella vasta maggioranza dei casi, nella stessa giornata in cui viene eseguito l’intervento (day surgery).

Approfondimento: Ernia inguinale | Ernia ombelicale