Aumentano le richieste per il palloncino gastrico e l’idrocolonterapia ma bisognerebbe sempre ricordare che si tratta di interventi delicati
Dott.ssa Cristina Sartorio, medico estetico di Torino, esperta in scienze della nutrizione,referente per il Piemonte della Sies e docente della scuola post-universitaria Agorà di Milano
Lo sentiamo ripetere ormai da mesi: il covid e le misure di prevenzione applicate per arginarlo, hanno avuto ripercussioni importanti in ogni aspetto della nostra vita e tante ancora potranno averne in futuro. La società è ormai cambiata profondamente in moltissimi dei suoi aspetti: nuove modalità di lavoro si sono imposte in numerosi ambiti, così come a livello psicologico è cambiato il nostro modo di relazionarci con il prossimo, specie tra i più giovani che, statistiche alla mano, ancora risentono negativamente della mancata socializzazione imposta durante i diversi lockdown a cui tutti siamo stati sottoposti. Per quanto riguarda il mondo della medicina estetica e della chirurgia plastica, i professionisti del settore hanno evidenziato come il cambiamento più evidente si sia registrato nelle esigenze di bellezza dei pazienti. Dal boom di richieste per il ritocco delle labbra e del naso, agli interventi di oculoplastica (che hanno visto tra il il 2020 e il 2021 un incremento del 33%) e di blefaroplastica (+32%) come conseguenza probabile della cosiddetta dismorfofobia da webcam. Anche la richiesta di metodiche dimagrimento estremo ha avuto un incremento sostenuto e la tendenza non sembra arrestarsi. Basti pensare che gli interventi di applicazione del palloncino gastrico sono aumentati indicativamente del 35%, così come sono aumentate le richieste di un sanompercorso nutrizionale (+40%) e quelle della idrocolonterapia a scopo dimagrante (+40%). A far riflettere anche il fatto che le richieste di aiuto arrivano da pazienti sempre più giovani. Segnali importanti che possono essere messi in relazione anche con scorretti stili di vita provocati dalla pandemia legati alle misure di restrizione della mobilità, e continuati anche dopo la riapertura, che hanno favorito una maggiore abitudine alla sedentarietà e consumo di cibi cosiddetti spazzatura. Cattive abitudini che hanno provocato un incremento di almeno il 30% dei disturbi alimentari, tra cui l’obesità, come segnalato e pubblicato già nel 2021 dall’Auxologico di Milano, IRCCS che dal 1972 si occupa di ricerca biomedica e attività di cura. Dati ancor più preoccupanti se considerati nel contesto generale di aumento endemico di obesità e sovrappeso, come evidenziato dall’ultimo Rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità, da cui si evince che ne sarebbe affetto il 59% degli adulti europei, con una mortalità diretta e indiretta di 1milione e 200mila casi all’anno, che corrispondono al 13% della mortalità annua della regione europea. In Italia, secondo l’Istat, è obeso il 34,2% della popolazione. L’aumento della richiesta in particolare delle citate attività mediche con finalità estetiche è quindi un campanello d’allarme da non sottovalutare. Si tratta infatti, in tutti e tre i casi, palloncino gastrico, percorso nutrizionale e idrocolonterapia, di metodiche cliniche finalizzate al dimagrimento, un tempo riservate a una nicchia della popolazione che però si sta allargando. Tralasciando il percorso nutrizionale, che richiede un coinvolgimento attivo da parte del paziente, il palloncino gastrico, in particolare, viene ormai introdotto nello stomaco con una veloce procedura ambulatoriale, senza procedure chirurgiche, in una seduta di 15 minuti: il paziente lo ingerisce vuoto come fosse una pastiglia e, una volta posizionato correttamente nello stomaco, si riempie di soluzione fisiologica con un catetere, fino a occupare uno spazio sufficiente nello stomaco tale da provocare senso di sazietà e conseguente diminuzione dell’appetito. Per ciò che concerne l’idrocolonterapia, che si va diffondendo sempre di più in Italia, questa pratica permette invece di pulire a fondo il colon, risolvendone spesso il malfunzionamento, soprattutto se accompagnata da un regime alimentare sano ed equilibrato. È considerata infatti un utile coadiuvante nel trattamento, ad esempio, di stipsi cronica, colite, colon irritabile, atonia del colon e per rispristinare la flora intestinale dopo intense terapie farmacologiche. A parole sembrano procedure di routine ma, invece, necessitano di specifica attenzione. Il pericolo, come sempre, è che per “cavalcare” una nuova tendenza, che permette con pochi sacrifici di risolvere problemi di sovrappeso che richiederebbero volontà, impegno e molto tempo, si trascuri la necessaria sicurezza. Quello che ogni professionista dovrebbe ricordare e far capire al paziente che magari lo contatta per un consulto o qualche suggerimento, è che questi interventi non possono e non devono essere eseguiti con leggerezza, né sono raccomandati o eseguibili su qualsiasi individuo sia per motivi fisici che etici. Sono operazioni che possono essere intraprese solo dopo una attenta valutazione del medico e che richiedono, da parte di quest’ultimo, un costante monitoraggio. Perché qualsiasi azione finalizzata al miglioramento estetico ha inevitabilmente sempre un impatto diretto sulla salute.