Dermatite da contatto

La dermatite allergica da contatto (D.A.C.) è la manifestazione cutanea della risposta del sistema immune nei confronti di alcune sostanze estranee all’organismo. Fattore scatenate la dermatite è una sostanza che viene ripetutamente a contatto con la pelle definita allergene( in quanto capace di scatenare una reazione allergica).

a cura di Paola Marrocco

Tale reazione non è mediata da anticorpi, ma da vere e proprie cellule immunitarie; i linfociti. Tali cellule dopo un primo contatto con l’allergene, si sensibilizzano nei confronti di questo, vale a dire che lo riconoscono al successivo contatto scatenando una reazione immunitaria che sul piano cutaneo si traduce con l’obiettività clinica della dermatite allergica. Le lesioni cutanee compaiono infatti sempre nelle aree a contatto con la sostanza allergizzante. In caso di una prima esposizione alla sostanza in questione, la dermatite non compare mai prima di5-7 giorni dall’inizio del contatto, a volte anche più tardivamente. In seguito ogni contatto con l’allergene induce una ricomparsa molto più precoce delle lesioni, ossia 24-48 ore . La manifestazione clinica può estendersi oltre l’area di contatto con l’allergene ed in alcuni casi si può assistere ad una localizzazione paradossale, per esempio l’eczema da smalto delle unghie tende a localizzarsi alle palpebre per la semplice abitudine di strofinarsi gli occhi, ed è ben nota la facilità di penetrazione degli allergeni attraverso al cute palpebrale, sottile e delicata.

Un aspetto curioso di questa affezione è in alcuni casi la comparsa della dermatite anche in sedi distanti dal contatto con la sostanza allergica. Il meccanismo fisiopatologico in questione non è stato ancora chiarito, può trattarsi di una penetrazione massiccia di allergene, oppure legata alla disseminazione di questo attraverso il grattamento o il sudore.
Il quadro clinico inizia con l’arrossamento della parte interessata (eritema) e prurito. In seguito sulla chiazza eritematosa compaiono piccoli rilievi puntiformi, vescicole, queste sono molto superficiali e tendono a rompersi facilmente, determinando delle erosioni, che con il tempo evolvono in croste. Se lo stimolo allergico persiste il quadro clinico si cronicizza ed allora la cute appare inspessita, pigmentata , fessurata e ricoperta da squame; un sintomo sempre presente è l’intenso prurito.

Nella maggior parte dei casi è la sede di comparsa delle manifestazioni cliniche che deve in qualche modo indirizzare il sospetto sulla natuira della sostanza allergizzante . Nel caso del cuoio capelluto si tratta di tinture, shampoo ed altri trattamenti per capelli; quando la localizzazione è il volto le cause principali vanno ricercate nei cosmetici e nei farmaci per uso topico. Quando le zone colpite sono rappresentate dai padiglioni auricolari; orecchini, profumi, protesi auricolari . Per le ascelle ; deodoranti, prodotti per la depilazione. Le reazioni ai deodoranti ed agli antitraspiranti sono favorite dall’umidità e dall’occlusione che si realizzano in relazione a fattori anatomici peculiari delle pieghe ascellari. Le mani rappresentano la sede di più frequente riscontro delle dermatiti da contatto in quanto qualsiasi sostanza, anche se destinata a zone anatomiche diverse, viene inizialmente in contatto con l’epidermide delle nostre mani.

La diagnosi eziologica di DAC è fondata sull’utilizzo dei cosidetti test epicutanei. Si tratta di metodiche diagnostiche in cui le sostanze che più verosimilmente sono responsabili delle varie forme di DAC vengono messe a contatto con la cute dell’individuo affetto.
Le sostanze da saggiare, disperse in vaselina bianca in concentrazione determinata vengono applicate sulla cute per mezzo di uno speciale dispositivo destinato a mantenere una perfetta occlusione della cute stessa; In genere si tratta di un dischetto che funge da supporto della sostanza in esame, una rondella isolante ed un cerotto adesivo. I diversi test sono applicati sul dorso ed ivi lasciati per 48 ore e generalmente si effettuano due letture, la prima dopo la 48° ora , la seconda alla 96°.
La lettura dei risultati del test è piuttosto complessa e di pertinenza dello specialista. In linea generale possiamo affermare che la positività o meno dipende dalla comparsa della dermatite nel punto di applicazione.
Gli allergeni da contatto sono sempre più numerosi ed il loro numero è destinato ad aumentare. Ciò accade in quanto si tratta di sostanze largamente utilizzate nell’ambiente industriale, costituenti fondamentali di tutto ciò che tocchiamo, dai detersivi per le cassalinghe , alle resine per gli artigiani, alle materie plastiche e così via,
È facile comprendere perché la dermatite allergica sia frequentemente una malattia professionale che interessa le categorie più disparate; i parrucchieri, gli artigiani, gli odontotecnici, i pittori ecc.

I materiali acrilici sono stati identificati come un’importante fonte di sensibilizzazione da contatto: in Finlandia sono stati classificati al 4° posto tra le più comuni cause di dermatite da contatto dovute alle materie plastiche. È una patologia molto diffusa tra gli odontotecnici ma anche nei portatori di alcuni tipi di protesi dentarie.

Principali allergeni da contatto

Metalli cromati
Nichel:gioielli, accessori metallici dell’abbigliamento, braccialetti, orologi, monete, chiavi Cobalto: cementi, porcellane. Verniciformaldeide: carta, vernici, inchiostro, prodotti tessili, tinture, materie plastiche, colle,cuoio conciato, fotografia, cosmetici, shampoo, smalto per unghie, insetticidi, disinfettanti, alcool denaturato, alcune candeggine.
Parafenilendiamina: tinture per capelli, tessili e per il cuoio
Balsamo del Perù: cosmetici, brillantine, lozioni per capelli, profumi, tabacchi, farmaci topici, manufatti odontotecnici.
Colofonia: cerotti, colle, vernici, cera per mobili e parquet.

Quali precauzioni prendere per evitare od eliminare questa fastidiosa forma di dermatite?

  • Evitare il contatto con quella o quelle sostanze verosimilmente responsabili della sintomatologia.
  • Se la causa non è ovvia ricorrere all’esecuzione di test epicutanei
  • Ridurre al minimo l’uso di detergenti (saponi).
  • Applicare creme idratanti ed emollienti dopo il bagno.
  • Indossare sempre guanti di cotone nei casi in cui sia indispensabile maneggiare le sostanze implicate nella genesi della DAC.
  • Evitare indumenti colorati, sintetici e che non permettono la traspirazione.
  • Consultare un dermatologo prima di mettere in atto qualsiasi provvedimento terapeutico