[one_third last=”no”] fig1 lesione infiammatoria dell’acne del tipo papula o pustola[/one_third] L’acne volgare compare tipicamente nella regione del viso. Nei soggetti più giovani non è insolito rilevare la comparsa dei primi comedoni e di qualche leggera lesione infiammatoria, del tipo papula o pustola sul naso e sulla fronte (fig.1). Nei ragazzi più grandi l’affezione appare evidente sulle guance e sul mento. Anche se i sintomi iniziali dell’acne possono precedere l’adolescenza, l’affezione può persistere dopo i 20 anni: sono principalmente i pazienti che soffrono di forme gravi di acne, come l’acne conglobata, che presentano lesioni attive per un certo numero di anni. Una localizzazione abituale dell’acne è anche la regione superiore del tronco, ma non è infrequente la presenza di comedoni aperti o chiusi all’ingresso dell’orecchio, di piccole o grosse cisti dietro l’orecchio, e di comedoni e lesioni infiammatorie sul collo. L’acne conglobata, che è la forma più grave può arrivare ad interessare tutto il tronco, le natiche e talvolta anche gli arti superiori ed inferiori.
Le lesioni elementari caratteristiche dell’acne sono, in successione, per gravità clinica, i comedoni, le papule, i noduli, le pustole, le cisti, gli esiti cicatriziali.
COMEDONE: rappresenta la lesione elementare iniziale e visibile dell’acne (fig.2). E’ costituito da una raccolta di materiale lipidico e proteico di cheratina. Il comedone può essere visibile come punto bianco o come punto nero a seconda della presenza o meno di un’apertura sulla superficie cutanea. Nel punto nero la zona di sbocco sulla superficie raccoglie residui di melanina che danno il caratteristico colore nero bluastro.
PAPULA: è un piccolo rilievo cutaneo, solido e persistente. Deriva dal comedone in seguito all’instaurarsi di fenomeni infiammatori e può regredire, se non si trasforma ulteriormente, senza esiti cicatriziali (fig.3).
PUSTOLA: il processo infiammatorio può favorire fenomeni suppurativi con la formazione di pustole, che altro non sono che raccolte di essudato purolento (fig.3).
NODULO: il progredire e l’approfondirsi del processo infiammatorio porta alla formazione del nodulo, neoformazione solida che interessa il derma superficiale e medio (fig.4).
CISTI: la raccolta di materiale sebaceo in cavita’, formatosi a seguito di processi infiammatori conseguenti a pustole o noduli, conduce a formazioni cistiche (fig.4).
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fig.2 comedone lesione elementare iniziale[/one_third]
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fig.3 lesione infiammatoria tipo papula[/one_third]
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fig.4 processo infiammatorio tipo cisti[/one_third]
ESITI CICATRIZIALI: gli esiti delle pregresse lesioni infiammatorie possono essere permanenti ed avere l’aspetto di cicatrici. Queste ultime hanno diverse sembianza in rapporto alla lesione acneica preesistente.
Gli esiti cicatriziali di minore entita’ si hanno dopo lesioni comedoniche; dopolesioni papulo-pustolose le cicatrici possono essere anche crateriformi e deturpanti di tipo dretaente (epidermide assottigliata ed assenza di annessi cutaenei) oppure cheloideo (iperproduzione connettivale con formazione di proliferazioni benigne, cheloidi).
E’ possibile distinguere diverse tipologie cliniche di acne, a seconda della prevalenza delle lesioni che dominano il quadro clinico:
ACNE COMEDONICA: il quadro clinico è largamente dominato dalla presenza di comedoni aperti o chiusi, sono ridotte le altre manifestazioni eruttive.
ACNE PAPULOSA: in questo caso prevalgono le pustole. Se sono presenti molte papule o pustole, si parla di acne papulo-pustolosa.
ACNE CISTICA: si tratta di una varietà grave in cui i noduli, papule persistenti ed infiltranti profondi dominano il quadro clinico.
In tali casi, oltre al volto, risultano frequentemente colpite molte parti del corpo
ACNE CONGLOBATA: è una formazione grave di acne che può essere considerata anche come patologia autonoma.
Colpisce in gran parte uomini di razza bianca con cute molto seborroica.
Le eruzioni persistono spesso sino all’età di 30-45 anni.
Non sono infrequenti altre localizzazioni (regione lombare o natiche), insieme alla follicolite decalvante del cuoio capelluto e all’idrosadenite cronica del cavo ascellare, dell’inguine e della regione ano-genitale.