di Teresa Chiarolanza
Ho iniziato a presentare i primi sintomi dell’acne all’inizio dei 20 anni , ma avrei mai immaginato che all’età di 31 anni avrei ancora combattuto con la cicatrice emotiva e fisica dell’acne. All’inizio, punti neri e comuni foruncoli e il dermatologo mi prescrisse immediatamente un trattamento di antibiotici, gel e creme, ma più applicavo le medicazioni, e più seguivo gli ordini del medico , più la mia acne aumentava . Dopo un anno mi accorsi di un brufolo più grande degli altri e lo “stuzzicai” e di lui mi rimane come ricordo una cicatrice sulla guancia sinistra. Le eruzioni continuavano, e la mia pelle era sempre rossa, infiammata. È difficile descrivere in che stato di confusione emotiva mi trovavo, solo chi ha sofferto di acne può capire il senso di devastazione che si vive giorno dopo giorno. Il mio dermatologo continuava a prescrivermi antibiotici che erano di assoluta inefficacia. Un amico suggerì che chiedessi allo specialista di iniettare il farmaco direttamente nella lesione, e visto un risultato finalmente positivo all’incirca ogni mese tornavo dal dermatologo mi sottoponevo a questa dolorosa e, mi dispiace ricordarlo, costosa procedura. Visto il rumore su un nuovo farmaco a base di acido retinoico, decisi di provarlo. Avevo allora 23 anni e stavo conseguendo la mia laurea.
Il trattamento durò 20 lunghe settimane e dovevo sottopormi a esami del sangue e test di gravidanza almeno una volta al mese. Questa esperienza è stata la più terribile della mia vita, le eruzioni cistiche erano violente e comportavano visite settimanali o bisettimanali dal mio dermatologo . Un giorno poi, un giovane assistente, per inesperienza, lacerò la più grande ciste che avevo, sul viso per estrarne il pus. È questa l’origine della seconda cicatrice che porto ancora sul volto. Sorprendentemente però quando il trattamento era finito iniziai a vedere miglioramenti e non ebbi più eruzioni per oltre un anno.
Avevo 25 anni, ma ne dimostravo molti di più a causa della secchezza della cute e delle cicatrici sul viso. Vivevo con un dolore dentro e coprivo le cicatrici con un pesante trucco. Pazientemente misi da parte i soldi necessari per un intervento di dermoabrasione. Finalmente non avrei più provato imbarazzo per la mia pelle e la gente non mi avrebbe più guardato in maniera diversa e avrebbe smesso di porsi le domande più stupide e crudeli: ” è così carina, ma perché non fa qualcosa per la sua pelle?” “Perchè non consulta un dermatologo?”. Non sapevano certo che di dermatologi ne avevo visti molti ma che nessuno di loro aveva la soluzione. Il processo di guarigione dalla dermoabrasione può essere nauseante.
La mia pelle era ruvida e ne uscì liquido per una settimana. Fui fortunata, il dottore era fantastico e coprì la mia pelle con un materiale simile a garza che nascose la gran parte delle atrocità. Dopo una settimana le bende vennero rimosse e sotto apparve un nuovo colorito roseo. Potei tornare al lavoro in meno di una settimana . La nuova pelle rosa impiegò 4-5 mesi a guarire, ma alla fine mi sembrava bellissima. Un miglioramento di almeno il 70% e io mi sentivo, di nuovo, un essere umano e potevo guardare qualcuno diritto in faccia e non preoccuparmi di cosa pensassero della mia pelle.
La gioia però ebbe vita breve: un anno e mezzo dopo le mie eruzioni ricominciarono. Provai a ignorarle e a convivere con loro poi ritornai a frequentare di nuovo con assiduità lo studio del mio dermatologo. Antibiotici, topici ed orali e il solito trattamento-tortura mensile di iniezioni. Il mio dermatologo ed io siamo diventati ottimi amici, ha un grande senso dell’umorismo e facendomi ridere mi aiutava a superare il dolore di sentirsi la faccia trafitta dagli aghi. Tre anni fa ho iniziato un trattamento a base di pillole contraccettive. Per i primi cinque mesi la mia acne è stata peggio che mai, le cisti sono tornate con regolarità ma io ero stanca di soffrire per le iniezioni locali e le ho lasciate seguire il loro corso naturale. Ho visto buoni risultati ma ho continuato ad avere ogni tanto alcune eruzioni. Intanto tutti i dermatologi delle varie città in cui ho vissuto negli ultimi anni e che mi hanno visitato hanno cercato di persuadermi ad iniziare un altro ciclo di acido retinoico.
Il ricordo dell’esperienza traumatica già vissuta mi ha fatto sempre rifiutare, ma la disperazione è stata più forte. Ad una nuova eruzione cisticaho accettato di curarmi con l’isoretinoide Ho passato cinque mesi prendendolo in combinazione con il trattamento ormonale del “Diane”. È passato un mese dalla fine della terapia. Sono felice di informarvi che sono relativamente libera dai brufoli. Per ora cerco le soluzioni cosmetiche migliori per le cicatrici, ma sto pensando ad un intervento laser. A guardare le fotografie delle fasi dell’intervento mi rendo conto che è orribile, al di là di ogni descrizione, e forse non avrò mai il coraggio di farlo …… ma, chissà!?!