di Ornello Colandrea
Un incontro sulla dermatite atopica in età pediatrica è stata l’occasione per un confronto molto apprezzato fra pediatri e dermatologi
La Dermatite Atopica in Dermatologia Pediatrica è stato l’argomento su cui l’1 e 2 marzo scorso, a Roma presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, si è incentrato il meeting organizzato dalla SIDERP, la Società Italiana di Dermatologia Pediatrica. Un appuntamento che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti italiani di questa branca della medicina, che si sono confrontati in un incontro interattivo. Come sempre, l’utilità di questi incontri è essenziale non solo per il corretto svolgimento della professione dermatologica ma anche per il medico pediatra. è solo grazie al confronto e all’analisi di casistiche complesse e ben documentate che il medico può riconoscere in tempi rapidi patologie complesse della pelle e consigliare i genitori del giovane paziente di rivolgersi a degli esperti della materia. Viceversa, anche il dermatologo, beneficia durante tali congressi, dell’opportunità di servirsi di colleghi esperti nei diversi campi trattati, in modo da migliorare il proprio approccio alla malattia e stringere proficue collaborazioni che possono rivelarsi importanti nel futuro, avendo sempre come finalità ultima il bene del paziente. Del resto quello pediatrico è un settore molto complesso della dermatologia, in quanto non sempre le evidenze di alcune patologie sono chiare e facilmente evidenziabili come nei soggetti adulti, e possono anzi essere facilmente ignorate o confuse dal pediatra.Inoltre, l’intermediazione tra pediatra, genitori e dermatologi a volte può risultare troppo lenta, anche a causa della ridotta formazione del medico pediatra per ciò che concerne malattie che non rientrano propriamente nel proprio raggio di azione. Ecco allora che una preparazione più adeguata e la possibilità di un consulto in tempi rapidi diviene essenziale quando non necessaria, per garantire al paziente una assistenza adeguata e delle possibilità concrete di guarigione. Perché la pelle del bambino è delicata e abbisogna del massimo dell’attenzione possibile.