Grande successo per l’ultimo Master di Dermoscopia di Gubbio incentrato sulle novità nella lotta al tumore.

della dott.ssa Alessandra Grassi Specialista in Dermatologia e Venereologia

Straordinaria la ventesima edizione del Master di Demoscopia e Imaging cutaneo tenutasi a Gubbio dal 28 al 30 aprile 2010 per partecipazione, elevato contenuto scientifico ed estremo interesse della casistica. Tante le novità nell’ambito della ricerca per sconfiggere il melanoma, tumore cutaneo che negli ultimi anni ha visto un incremento di incidenza in tutto il mondo. Questa edizione organizzata dal Forum Italiano di Demoscopia e Imaging cutaneo (www.dermoscopyforum.org) è stata coordinata dal dott. Saturnino Gasparini, responsabile della segreteria scientifica il dott. Gian Luigi Giovene, evento organizzato egregiamente dalla Meeter di Roma. Come sappiamo, la demoscopia è una metodica non invasiva in grado di migliorare l’accuratezza diagnostica nei confronti del melanoma e delle lesioni pigmentate cutanee. Questo master offre una risposta a coloro che conoscono la demoscopia e sentono sempre più la necessità di approfondimenti, verifiche e confronti con situazioni clinico/dermoscopiche complesse o di difficile gestione.

La capacità di valutazione e di conseguenza il corretto management delle lesioni sottoposte a indagine dermoscopica sono strettamente correlati alla conoscenza e al livello di esperienza dell’operatore. è per questo motivo che occorre conoscere la demoscopia e partecipare a corsi teorico-pratici avanzati rivolti ad affinare le proprie capacità diagnostiche mediante percorsi clinici simulati. Il master di Gubbio riesce a rispondere a queste necessità in quanto sempre innovativo e interessante. Novità di questa edizione l’ambulatorio virtuale e il cut-off in dermoscopia. L’ambulatorio virtuale prevede percorsi diagnostici e proposte di management con tre tutor che a rotazione hanno proposto ad altrettanti gruppi di partecipanti la storia naturale di alcuni pazienti. Dalla prima visita ai successivi follow-up, mediante il supporto informatico sono state ricostruite, discusse, condivise o idealmente modificate le scelte gestionali effettuate dal tutor per ciascuna lesione pigmentata in esame. Quello delle conclusioni diagnostiche e prognostiche rappresenta il momento cruciale dell’esame dermoscopico.

Nella pratica clinica occorre rispondere rapidamente a interrogativi come: la lesione è tipica o atipica? Benigna o maligna? Monitorare o asportare? Dietro ogni lesione può nascondersi il dubbio interpretativo e l’insidia. A tale proposito questo master è molto utile perché riesce a conseguire delle importanti finalità educazionali essendo strutturato in modo interattivo e pratico per rispondere alle esigenze degli specialisti che ogni giorno affrontano la diagnostica delle lesioni cutanee. Questa edizione del corso ha presentato un affascinante e inedito percorso didattico in cui ogni partecipante è stato idealmente proiettato nell’ambulatorio dermoscopico di tutti i giorni, al fianco di esperti, nelle varie fasi del complesso procedimento diagnostico. Tanti anche i relatori che hanno approfondito tematiche specifiche di grande interesse. Il dott. Riccardo Bono ha descritto le lesioni mucose e oculari. In particolare, a livello della congiuntiva si possono riscontrare nevi e melanosi; queste ultime possono la melanosi secondaria acquisita, quella epiteliale benigna bilaterale e la melanosi acquisita primaria. Quest’ultima è unilaterale ed è considerata dal 22 al 90% una precancerosi su cui può insorgere il melanoma. Il melanoma della congiuntiva ha una mortalità del 23-30% a 10 anni, dà metastasi ai linfonodi e si manifesta in genere su una precedente precancerosi. Occorre, inoltre, prestare attenzione alle lesioni nere della congiuntiva tarsale perché in questa sede il melanoma ha una prognosi peggiore perché diagnosticato tardivamente.

Nella pratica clinica durante la visita dermoscopica bisogna esplorare anche la congiuntiva tarsale. Attenzione particolare alle lesioni del cuoio capelluto (relazione svolta dai dott.ri Stanganelli e Broganelli) in quanto il melanoma del cuoio capelluto ha una prognosi più sfavorevole per la sede perché tardivamente riconosciuto, perciò in presenza di un nevo del cuoio capelluto occorre considerare la storia e il tempo di insorgenza. Il dott. Saturnino Gasparini ha descritto le lesioni ungueali per cui a volte la diagnosi può essere difficile. Se le pigmentazioni si presentano come linee longitudinali regolari per colore, spaziatura, spessore si possono monitorare. In presenza di irregolarità dell’andamento parallelo delle linee, è consigliata biopsia. La dott.ssa Antonina Agolzer ha presentato un argomento nuovo per il master: i nevi e la gravidanza. Infatti, è risaputo che i nevi si modificano in gravidanza per aumentato livello di estrogeni in quanto i recettori beta sono presenti anche nei melanociti; tuttavia occorre prestare attenzione soprattutto alla comparsa di nuove lesioni. Il master è terminato con il test di autovalutazione in sessione interattiva così tutti i partecipanti hanno potuto avere un riscontro immediato dell’apprendimento raggiunto rispetto alle conoscenze precedenti. Il consenso è stato molto elevato tra i discenti per l’elevato contenuto scientifico delle relazioni, la capacità di rendere il master sempre innovativo e sorprendente. Questo è un appuntamento formativo utilissimo che può e deve essere ripetuto per approfondire le tematiche dermoscopiche e per affrontare meglio le insidie che ogni dermatologo incontra nella diagnosi quotidiana delle lesioni pigmentate. Prossimo appuntamento a Gubbio è fissato per il 26-27 novembre 2010 al Park Hotel ai Cappuccini per gli Incontri di Demoscopia Interattiva (Dermoscopinsieme), una versione che privilegia la casistica dermoscopica con un approccio pratico, organizzato scientificamente dal Forum Italiano di Demoscopia e di Imaging Cutaneo e dalla segreteria organizzativa Meeter.

L’aiuto tecnologico nella prevenzione del melanoma Si parla molto di diagnosi precoce e grazie alle campagne di prevenzione in questi anni si sono ottenuti buoni risultati nella prevenzione del cancro mammario, dell’utero e nei tumori del colon. In dermatologia è possibile fare diagnosi precoce del melanoma sottoponendosi a visite periodiche dallo specialista che valuta il quadro clinico del paziente e lo esamina con un utile strumento ottico: il dermatoscopio, che permette di osservare patterns morfologici e variazioni di colore delle lesioni pigmentarie maligne inferiori ai 6 mm e in fase precoce di crescita, non visibili a occhio nudo, favorendone la diagnosi. Introdotta nella pratica clinica negli anni ‘90, la dermatoscopia, dermoscopia o epiluminescenza, ha permesso di incrementare la sensibilità diagnostica verso il melanoma dal 70% al 92%, ma non solo. Le esperienze degli ultimi 10 anni hanno consentito di estendere l’utilizzo della tecnica anche alle lesioni della cute non pigmentate, in quanto la dermatoscopia è efficace anche nel riconoscimento di tumori cutanei quali il carcinoma basocellulare, il carcinoma spinocellulare, la malattia di Bowen, l’acantoma a cellule chiare e di altre neoformazioni cutanee quali: cheratosi attiniche, seborroiche, dermatofibroma. Recentemente sono iniziati studi per definire anche i pattern morfologici delle malattie infiammatorie cutanee in dermatoscopia. Una utile indicazione di tale metodica è la ricerca dell’acaro della scabbia. Oltre ai dermatoscopi manuali esistono i videodermatoscopi utili a eseguire la cosiddetta mappatura dei nevi, permettendo mediante software specifici di archiviare le immagini dei pazienti polinevici o con lesioni sospette e di controllare la potenziale evoluzione maligna della lesione a distanza di tempo mediante il confronto delle immagini acquisite in momenti diversi. Tra i videodermatoscopi Aladino è uno strumento pratico, di piccole dimensioni, di semplice installazione tramite porta usb, trasportabile mediante pc portatile e di facile utilizzo grazie a software gestionali semplici da installare e intuitivi. è utile per la mappatura dei nevi, flessibile nella variazione degli ingrandimenti, semplice nell’acquisizione di immagini, e nella loro gestione mediante software dedicati.