di Loredana Molise visagista
I quotidiani di fine agosto hanno dato ampio spazio ai risultati di un sondaggio condotto su un campione di donne, fra i 25 e i 54 anni, appena rientrate dalle vacanze. Secondo gli autori della ricerca, con l’abbronzatura e un corpo più asciutto oltre il 30% delle intervistate si dichiarano più sicure di se, e un buon 20% si sente più giovane, più attraente e desiderabile. Sarò limitata ma mi sfugge la straordinarietà di questa notizia, e al contrario segnalo che per ben il 50% delle signore e signorine che tornano dal mare o dalla montagna, la propria autofiducia può non essere migliorata e così di conseguenza il rapporto con il proprio corpo. La felicità è star bene nella propria pelle, dice un vecchio proverbio, e in altre parole, piacersi, sentirsi contenti di chi si è e soddisfatti di quello che si fa, amarsi e sentirsi amati, accettare incondizionatamente la propria faccia e il proprio corpo. E questo non è sempre facile, indipendentemente da dove e come si siano trascorse le proprie ferie. Non ho ricerche a riprova, ma la mia esperienza mi fa affermare, anzi, che a inizio settembre , dopo un iniziale momento di stasi dovuto probabilmente sia alla persistenza di una linea di abbronzatura sia alla mancanza di denaro, speso in più durante le vacanze, il lavoro nei centri di estetica e dai chirurghi estetici, riesplode. È come se dalle vacanze si uscisse con una buona dose di frustrazione e si volesse al più presto eliminare quella imbarazzante cellulite o i segni che il sole ha accentuato o inevitabilmente rischia di lasciare sulla pelle del volto. E se si è sofferto di qualche delusione o abbandono amoroso, la parola d’ordine sembra essere: cambiare, voltare pagina, riproporsi diverse. Ringiovanimento del viso, trucco nuovo, taglio dei capelli e colore, specialmente se sulle tempie stanno comparendo i primi fili d’argento. Fino a una ventina di anni fa, tingersi i capelli era una scelta molto difficile che rischiava di caricarsi, agli occhi dei soliti “benpensanti”, di significati che andavano al di fuori della semplice estetica. Oggi fortunatamente cambiare la tonalità della propria chioma è diventato più facile e totalmente accettabile tanto quanto scegliere un diverso colore per le labbra. Sfortunatamente, però, in caso di scarsa soddisfazione, al contrario che con lo smalto o il rossetto, non si può immediatamente ritornare allo stato precedente o provare un’altra tinta, e il risultato può essere vissuto come una sorta di delusione o di dramma.
In particolare, quello che spesso non si tiene in conto è che esiste un rapporto diretto fra il colore dei capelli e l’incarnato della pelle, e se una tinta giusta può esaltare un colorito delicato, mettendo in evidenza gli occhi o la bocca, una sbagliata può produrre un effetto disastroso. Per questo, prima di decidere insieme al parrucchiere di fiducia o di comprare la tintura fai da te, occorre sempre valutare allo specchio o con l’estetista, una serie di fattori fondamentali. I capelli costituiscono la cornice del volto che rimane perciò la base da cui partire. Qual’è la sua tonalità senza il make up? Ci sono aree più colorite, capillari superficiali, nei? Tende verso il rosa, il giallo o verso un colorito olivastro? Di che colore si hanno gli occhi e di che grandezza sono le labbra? Cosa c’è nella combinazione fra i vostri capelli naturali e la vostra faccia che non vi soddisfa più? Conoscere il problema può essere il primo passo ma il processo è ancora lungo. Tradizionalmente le donne con i capelli scuri desiderano schiarirseli. Eppure, a detta della maggior parte degli stilisti, la combinazione fra un colorito olivastro e chioma nera è fra le più perfette. Da evitare perciò il completo cambio da scure a bionde, mentre può creare un qualche interesse aggiungere alcune tonalità rossastre, dal castano al burgundy. Le donne dalla cute rosata stanno bene con toni neutri tipo biondo cenere, mai con capelli rossi o biondo oro. Fortunata chi ha una pelle bianca, avorio o crema, perché è la tonalità che sta bene con qualsiasi colore di capelli e ciò è dovuto alla mancanza assoluta del rosa nella cute. Per queste donne è facilissimo anche alternare e cambiare il colore delle labbra e degli occhi in relazione a quello voluto per la testa. Per volti dai toni giallastri è consigliabile scegliere toni scuri in cui si notano tracce di blu, come il burgundy o il mogano scuro, perché in questo modo si contrasta la ………… (sallow) della pelle. Nelle donne che cominciano a notare qualche capello bianco, la regola è quasi matematica.
Alla prima comparsa, fino a un 20% di capelli bianchi, conviene usare una tintura vegetale o semi-permanente che li riporti il più possibile al colore naturale. Oltre il 50%, tenete in conto che la tinta dovrebbe essere di tipo semipermanente, resistente a più shampoos, mentre se la testa è già quasi completamente grigia, il colore scelto, qualunque esso sia, dovrebbe essere di lunga durata, ottenibile con tinture chimiche, e le radici andrebbero ritoccate ogni 3-4 settimane. Il motivo di questa condotta è che per una persona di una certa età è più difficile sottoporsi a continui cambiamenti e rimanerne completamente soddisfatta. C’è inoltre il rischio che la ricerca continua di un nuovo look, trucchi forti e colori scargianti, porti a vivere con più ansia i segni del passaggio del tempo e a attirare su di se maggiori sguardi ma non sempre di ammirazione. Per chi sceglie di tenersi i capelli grigi, o anzi di esaltarne i toni argentei, vale la pena ricordare che alcune donne appaiono bellissime nella loro immagine di fatina turchese, il solo consiglio è quello di non andare in piscina con acqua clorata, i toni verdastri che ne potrebbero scaturire sono indiscutibilmente brutti. Per finire alcuni piccoli consigli per chi cambia colore. Da capelli neri a biondi: evitate qualsiasi trucco forte e scegliete toni di make-up più delicati. Da bionde a castano: gli occhi necessitano di una maggiore definizione e le labbra di un tono più ricco. Da castane a rosse: colori più caldi che illuminino il volto.