Parliamo dell’acido piruvico: una sostanza che, in soluzione alcoolica viene utilizzata da anni in dermocosmetologia per il trattamento dell’acne, delle iperpigmentazioni e del photoaging
delle dott.sse De Padova Maria Pia, Venturo Nicola, Bellavista Sara, Tosti Antonella – Clinica Dermatologica – Università di Bologna
L’acido piruvico in soluzione alcoolica è una sostanza utilizzata da tempo in molti ambulatori dermocosmetologici per il trattamento dell’acne, delle iperpigmentazioni e del photoaging. Esso è un alfa-cheto- acido a tre atomi di carbonio (CH3CO-COOH) presente in natura nella frutta fermentata e nell’aceto.
L’acido piruvico, applicato come peeling, agisce sia a livello dell’epidermide che del derma; in particolare, nell’epidermide svolge un’azione acantolitica che tende a diminuire l’adesione fra i cheratinociti e quindi a diminuire lo spessore cutaneo, mentre nel derma stimola la formazione di collagene, glicoproteine e fibre elastiche, inducendo un buon rimodellamento dermico.
L’applicazione di acido piruvico provoca un’irritazione lieve e momentanea sulla cute del paziente, paragonabile a quella provocata dall’acido glicolico, pur essendo molto più sicuro e prevedibile di quest’ultimo. Sebbene l’eritema causato dall’applicazione di acido piruvico sia modesto, esso agisce in profondità, raggiungendo il derma papillare.
Nonostante questa sua maneggevolezza, a volte può essere non applicato in modo del tutto omogeneo, oppure non tamponato a sufficienza in ogni zona trattata, col risultato di essere meno controllabile. Inoltre il piruvico in soluzione alcolica è caratterizzato da un odore molto pungente spesso sgradito al paziente. Per ovviare a entrambi questi inconvenienti, abbiamo quindi utilizzato una nuova formulazione di acido piruvico in gel nelle concentrazioni del 40% e del 50%, su pazienti che afferiscono al nostro ambulatorio di cosmetologia per problemi di acne e melasma.
Pazienti e metodo utilizzato
Sono stati reclutati 20 pazienti di età compresa fra i 25 e i 58 anni; 18 sono femmine e due maschi. Di questi, 10 soffrono di acne (6 pazienti con acne papulo-cistica lieve o moderata, 4 con acne microcistica) e gli altri 10 presentano melasma (6 pazienti con melasma di tipo epidermico e 4 con melasma di tipo misto dermo- epidermico all’esame con luce di Wood). In ognuno di questi pazienti è stato utilizzato il nuovo peeling all’acido piruvico in gel. L’applicazione del peeling all’acido piruvico è preceduta da un’accurata detersione con soluzione fisiologica per rimuovere il film idrolipidico e gli eventuali prodotti applicati dal paziente. Successivamente il gel viene facilmente applicato e distribuito in modo omogeneo utilizzando un cotton-fioc. Tutti i pazienti affetti da acne sono stati trattati con piruvico al 50%, mentre nei pazienti con melasma è stato utilizzato piruvico al 40% per ovviare al rischio di iperpigmentazioni post-peeling. L’acido piruvico viene lasciato in posa da 1 minuto a 3 minuti, a seconda della reattività della pelle del paziente. Più precisamente, l’acido viene lasciato in posa finchè sulla cute non compare un lieve eritema, che spesso si manifesta in tempi diversi nelle varie zone del viso a seconda del diverso spessore dell’epidermide. L’acido viene quindi tamponato prima nelle zone che si arrossano più facilmente, utilizzando una soluzione acquosa di bicarbonato di sodio. Se si desidera ottenere un effetto più profondo, si può lasciare agire l’acido finchè sulla cute non compare un leggero frost che indica il raggiungimento del derma papillare. Nei pazienti con acne il frost può essere puntiforme, ossia rendersi più evidente attorno ai follicoli infiammati e quindi più responsivi alla penetrazione dell’acido. Durante il trattamento il paziente avverte un bruciore abbastanza intenso, che migliora rapidamente col tamponamento. Dopo il peeling, in ambulatorio viene applicata una crema idratante lenitiva e uno schermo solare. Il paziente continuerà a domicilio il trattamento post-peeling con crema idratante e schermo solare, evitando trattamenti aggressivi per almeno 10 giorni. L’eritema che segue l’utilizzo di acido piruvico è molto lieve e l’eventuale desquamazione si risolve in pochi giorni. Il peeling è stato ripetuto 4-5 volte per ogni paziente, a distanza di 30 giorni l’uno dall’altro.
Risultati
Tutti i pazienti hanno completato il ciclo di sedute senza andare incontro a nessun tipo di effetto collaterale. Il peeling si è dimostrato ben tollerato anche nel periodo di post-peeling, in quanto gli effetti di desquamazione sono stati minimi e non influenti sulla normale vita di relazione dei soggetti. Nel gruppo dei 6 pazienti con acne papulo-cistica, 1 ha ottenuto una remissione completa, 4 una remissione parziale con diminuizione delle papule e dell’infiammazione e 1 non ha mostrato miglioramenti. I pazienti con acne microcistica hanno riportato tutti un notevole miglioramento, grazie all’essicazione delle microcisti favorita dalla penetrazione del piruvico in profondità. Tutti i pazienti con acne riferiscono una diminuzione dell’untuosità cutanea. L’assottigliamento dello strato corneo e la diminuita produzione sebacea rendono la pelle più recettiva ai trattamenti topici per l’acne, velocizzando il processo di guarigione. Nel gruppo dei pazienti con melasma, i 6 con melasma epidermico hanno ottenuto la completa scomparsa dell’iperpigmentazione, a parte una sola paziente per la quale il risultato non è stato completo. Nei 4 pazienti con melasma dermo-epidermico si è ottenuta una remissione parziale in quanto le zone pigmentate risultano schiarite e più luminose. In tutti i pazienti c’è miglioramento sia dell’elasticità che della trama cutanea, effetto che può essere sfruttato anche nel trattamento e nella prevenzione del photoaging.
Conclusioni
Da tempo utilizzato in dermatologia cosmetologia, l’acido piruvico risulta molto efficace in vari disturbi cutanei. La sua azione acantolitica diminuisce l’adesione fra corneociti e assottiglia lo strato corneo, facilitando l’eliminazione rapida dei corneociti pigmentati, con un conseguente effetto schiarente e un aumento della luminosità cutanea. Questo favorisce il miglioramento o, in alcuni casi, l’eliminazione delle iperpigmentazioni.
Nell’acne, grazie alla sua lipofilia, riesce a penetrare in profondità nel follicolo e qui esercita le sue capacità batteriostatiche e comedolitiche, facilitando lo svuotamento di cisti e microcisti.
Essendo sebostatico, riduce l’untuosità dell’epidermide, disturbo spesso fastidioso nei pazienti con pelle acneica. Allo stesso tempo, non diminuisce l’idratazione cutanea come fanno altri peeling, per esempio il salicilico, e quindi la secchezza cutanea e la desquamazione sono minime. Le proprietà dell’acido piruvico, da tempo note, sono totalmente mantenute anche nella sua formulazione in gel. Quest’ultima aggiunge però al prodotto una ulteriore maneggevolezza, infatti: la formulazione in gel permette di applicare il piruvico in modo omogeneo, in quanto il gel rimane più visibile sulla cute rispetto a una formulazione liquida; è possibile dosare meglio la quantità di acido da applicare in ogni zona del viso, così da poter agire in modo più deciso sulle zone maggiormente interessate o sulle parti di epidermide normalmente più spesse; rilascia il principio attivo in modo più lento, permettendone un migliore controllo; è facile e veloce da tamponare; dà luogo alla formazione di un eritema più omogeneo e meglio accettato dal paziente; il classico odore pungente tipico dell’acido piruvico risulta assente nella formulazione in gel.
Grazie a queste ulteriori caratteristiche possiano ottimizzare le proprietà dell’acido piruvico utilizzando la nuova formulazione in gel.
BIBLIOGRAFIA
1. Cotellessa C, Manuta T, Ghersetich I, Brazzini B, Perlst K The use of pyruvic acid in the tratment of acne. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2004; 18 (3): 275-8.
2. Ghersetich I, Brazzini B, Peris K, Cotellessa C, Manunta T, LottiT Pyruvic acid peels for the treatment of photoaging. Dermatol Surg. 2004 Jan; 30 (1): 32-6.
3. Ghersetich I, Brazzini B, Lotti B. Chemical peeling. In : Lotti TM, Katsambas AD (eds) European handbook of dermatological tratments, 2nd ed. 2003. Springer, Berlin, Heidelberg, New York
4. Moy LS, Peace S, Moy RL. Comparison of the effect of various chemical peeling agents in a minipig model. Dermatol Surg. 1996; 22 (5): 429-32.
5. Ghersetich I, Brazzini B, Lotti T, De Padova MP, Tosti A. Pyruvic acid. In: Color atlas of chemical peels. First Edition, Tosti A, Grimes Pearl E, De Padova MP (eds). Springer, Germany 2005: 31-39.
6. Brody HJ. Medium-depht peeling. In : Chemical peeling and resurfacing. Second Edition, Brody HJ ed. St.Louis, Missouri , Mosby, 1997: 130-1. 1. Ghersetich I, De Padova MP Peeling chimici, indicazioni e limiti. Dermatologia e Cosmesi. La Pelle, Anno VIII, Novembre (11) 2002: 43-45. Griffin TD, Van Scott EJ, Maddin S. The use of pyruvic acid as a chemical peeling agent. J Dermatol Surg Oncol, 1989; 15: 1316.