Anche per i cosmetici vige il cambio di stagione

Sono migliaia i prodotti in vendita ovunque e per qualsiasi problema. Ma insieme all’offerta emergono anche i problemi e il ricorso al dermatologo

Intervista alla dott.ssa Dely Di Marcantonio, Dermatologo

Iniziamo da due storie inventate ma che potrebbero riferirsi tranquillamente a tre nostre conoscenti, parenti, amiche. Iniziamo con Laura, 44 anni: una sera dopo aver applicato il consueto contorno occhi sente un bruciore fortissimo sulla pelle, si affretta a sciacquare la zona che rimane arrossata e applica provvisoriamente una crema all’ossido di zinco che ricorda avere un’azione lenitiva. Solo dopo tre giorni risale al problema: l’utilizzo di una crema per il viso usata in modalità “all purpose” e applicata anche sulla delicata epidermide che circonda gli occhi, più sottile. L’altra storia: Ilaria utilizza una crema da notte dopo un paio di anni e dimentica che anche i prodotti cosmetici hanno una data di scadenza: rossore, pizzicore e una visita d’urgenza dal dermatologo le chiariscono la causa del problema. Per finire, c’è Gioia che a 45 anni sviluppa una forma di acne assolutamente anomala della quale non aveva sofferto nemmeno in gioventù e che successivamente viene ascritta a un cosmetico errato eccessivamente ricco (comedogenico) applicato allo scopo di idratare ma inadatto alla sua pelle. “Gli errori in questo settore sono molto frequenti” – spiega la dottoressa Dely Di Marcantonio, Specialista in Dermatologia e consulente di Medicina Estetica all’Ospedale Di Liegro di Roma – “e dipendono principalmente da due fattori: l’enorme disponibilità di prodotti sul mercato tra i quali talora è difficile orientarsi, l’idea che ciò che sia venduto direttamente al pubblico non possa fare danni e la mancanza di conoscenza del proprio biotipo cutaneo. La stragrande maggioranza delle persone ha solo una idea vaga del proprio tipo e fototipo di pelle, che deduce dalle informazioni che legge sulle riviste, mentre è meno noto che la pelle può cambiare molte volte le proprie caratteristiche nel corso della vita e spesso le sue esigenze cosmetiche cambiano da una stagione all’altra e, nelle donne, risente fortemente anche delle minime variazioni ormonali. Come cambiamo lo spessore degli abiti nell’armadio dovremmo quindi modificare il tipo di prodotti che utilizziamo. Più nutrienti d’inverno, ricchi in lipidi e sostanze emollienti per contrastare gli effetti che i fattori esterni hanno sulla pelle (esempio sbalzi di temperatura), più leggere e con filtro solare in estate. La stessa cosa che consiglio per il fondotinta: una BB cream colorata è perfetta in estate, mentre in inverno è meglio tornare a un fondotinta tradizionale”.

Parliamo del trattamento: ognuno vuole fare il meglio per la propria pelle che è in qualche modo essa stessa un elemento di bellezza e attrattiva, una pelle chiara, uniforme, luminosa e levigata è un segno di giovinezza e spesso non vengono lesinati soldi e prodotti ma spesso non si investe altrettanto in prevenzione…

Infatti. Torniamo al discorso del check up cutaneo, direi che il primo andrebbe fatto intorno ai 20-25 anni (se non ci sono patologie dermatologiche rilevanti) l’età in cui le ragazze si avvicinano alla prima crema idratante. Il check up consiste nel determinare un vero e proprio identikit della propria pelle con indagini che ne individuano la qualità, il Ph, la temperatura, la produzione di sebo e la quantità di idratazione, e il cui risultato è importante specialmente nelle ragazze per indirizzare le scelte cosmetiche del futuro. Ma soprattutto a spiegare che la bellezza della pelle è un patrimonio che si può conservare a patto, a esempio, di imparare sin da giovanissime il segreto dell’idratazione, della fotoprotezione e del make-up. Le più giovani non hanno alcuna consapevolezza del fatto che i danni da fotoesposizione verranno pagati con gli interessi pochi anni dopo. La pelle giovane reagisce in fretta, mantiene apparentemente la sua bellezza, ma il conto poi arriva, quindi il check up è uno strumento di educazione alla salute della pelle. Altro luogo comune è quello che il cosmetico possa avere un effetto sommatorio: se una crema fa bene, due o tre creme faranno meglio, ma non è sempre così, intanto perché dobbiamo non occludere l’organo cutaneo e poi perché i vari componenti dei prodotti possono interagire negativamente tra loro. Quindi come nella moda direi che in una pelle sana “l’essenziale è meglio” mentre durante le mie visite spesso sento pazienti che applicano: crema da giorno, siero, crema lisciante come base per il trucco e fondotinta, una routine che deve essere considerata invece eccezionale, per una serata speciale e non tutti i giorni.

Quindi anche eccedere nella cura e nei trattamenti può essere considerato un errore?

Direi di sì. un esempio tra i più frequenti è quando una pelle mista o grassa viene aggredita con prodotti sgrassanti ed esfolianti che determinano irritazione e conseguente sensibilizzazione. Il tutto è aggravato dal fatto che i soggetti con pelle grassa ritengono che la loro pelle sia già ricca e non debba essere idratata, creando una secchezza patologica. Il segreto invece sarebbe quello di riequilibrare questo organo sofferente al quale non va mai negata una corretta idratazione. Un altro errore da matita blu, è ritenere che una crema per pelli mature possa prevenire la comparsa di rughe in una pelle più giovane. La pelle possiede sofisticati meccanismi di difesa e comunica molto bene con l’esterno quindi in presenza di pelle che tira, arrossamenti, trucco che non tiene, modificazioni importanti si è evidentemente in presenza di una sofferenza. Altro errore è utilizzare prodotti esfolianti, a esempio a base di retinolo e alfa idrossiacidi (AHA), in pelli delicate o sensibili oppure applicare la crema da notte per il giorno, specie se essa contiene al suo interno sostanze esfolianti come quelle sopra nominate, le quali se utilizzate durante il giorno possono dare reazioni fotosensibilizzanti. Senza voler entrare in merito alla qualità dei diversi brand, non esiste quindi una categoria di cosmetici o di trucchi migliore di un’altra ma solo il cosmetico più adatto alle  esigenze della pelle, quello in grado di soddisfare le aspettative sensoriali e personali dell’individuo nel senso più ampio del termine.

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Foto: Roberto Roto

Modella: Anna Kote

Make up & Hair: Silvia Gerzeli