Conoscere la chimica del capello è essenziale

Sapere qual è lo stato di salute della struttura del capello può essere importante per valutare eventuali stati carenziali e avviare una terapia

della Dott.ssa Francesca Ambrogio, Dirigente medico Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Bari, Membro SITRI

Numerosi sono i fattori scatenanti del Telogen Effluvium. Tra questi vi sono da annoverare patologie organiche come le disfunzioni tiroidee, la carenza di ferro, le patologie infiammatorie, le patologie infettive, le terapie farmacologiche, le cattive abitudini alimentari, la predisposizione genetica, l’esposizione al sole nelle ore più calde e tanto altro. La caduta autunnale collegata al “periodo delle castagne” può essere un ulteriore conseguenza di ustioni ripetute al cuoio capelluto. Inoltre, tra gli attori principali, troviamo anche lo stress, le diete drastiche, il consumo di cibi “ready-made” ed eventuali traumi che possono provocare carenze di biotina, ferro, proteine, zinco e tanto altro, elementi essenziali per avere capelli sani. Distinguere tra le diverse cause all’origine della perdita dei capelli è fondamentale per una strategia terapeutica efficace. Per individuare il miglior piano terapeutico è infatti essenziale conoscere la chimica del capello del nostro paziente. Come noto, i capelli sono costituiti da una proteina chiamata cheratina composta da una sequenza complessa di aminoacidi e altri oligoelementi importanti come ferro, zinco e zolfo. Il ferro, in special modo, merita un approfondimento. Si tratta infatti di un elemento importantissimo che interviene nei processi metabolici, nella sintesi degli acidi nucleici, del collagene e permette un costante trasporto di ossigeno utile nella produzione di cheratina da parte delle cellule della matrice follicolare. Queste, situate nel bulbo pilifero, sono i superstudiati cheratinociti e hanno bisogno di diversi elementi per funzionare perfettamente e costantemente. Perché ciò avvenga è necessario che i processi metabolici abbiano una importante riserva di energia, fornita da oligoelementi e vitamine, grazie a un apporto bilanciato dei principali costituenti della cheratina; per favorirne crescita, resistenza e struttura. Uno degli elementi ritenuti fondamentali per tali scopi è la Cistina, amminoacido ad alto peso molecolare, caratterizzato dall’alto contenuto in zolfo (27%). Presenta un legame disolfuro al suo interno, molto stabile, che conferisce tenuta e resistenza; viene quindi utilizzata in grandi quantità sia nella struttura cheratinica che nello strato esterno della cuticola pilifera. Anche la Metionina, un altro amminoacido solforato, risulta fondamentale per il processo di cheratinizzazione potendo essere facilmente convertita in cistina. Inoltre, sia cistina che metionina, svolgono un’importante attività antiossidante; sono cioè in grado di neutralizzare i radicali liberi che, se accumulati, possono degradare le strutture di capelli e cuoio capelluto. Altri elementi interessanti sono le vitamine; anche loro svolgono diversi ruoli nel mantenimento del fisiologico benessere di cute e capelli. Assieme alla Vit C, quelle del gruppo B, in particolare, rappresentano le vitamine dei capelli per antonomasia. Tutte le vitamine del gruppo B agiscono, in sinergia tra loro, per mantenere in equilibrio il metabolismo del follicolo pilifero e devono essere introdotte nel nostro organismo costantemente, in quanto non vengono prodotte e immagazzinate dalle nostre cellule. Il fumo di sigaretta, l’abuso di cibi raffinati, l’assunzione eccessiva di alcol, caffè, farmaci come gli antidepressivi, i sulfamidici o la pillola anticoncezionale concorrono a disattivare la loro preziosa azione. Bisogna quindi valutare attentamente la presenza di tali vitamine e in particolare della B5 o Acido Pantotenico, da sempre considerata la vitamina anticaduta/anti-incanutimento. Essa infatti permette un costante rinnovamento cellulare, migliorando le condizioni dei capelli. La Vit B6 contribuisce a mantenere integri e sani i capelli, in quanto favorisce l’assimilazione e l’utilizzo di acidi grassi e proteine. Interviene anche nella conversione degli aminoacidi solforati ed è anche un inibitore della 5-alfa reduttasi utile per contrastare la calvizie. Passando agli altri gruppi di vitamine, andrà osservata l’eventuale carenza di Vit H o biotina che contrasta e previene la dermatite seborroica, ottimizza il metabolismo lipidico e proteico ed è coinvolta nella sintesi della Vit C. Anche la Vit D, comunemente conosciuta per il suo ruolo nella mineralizzazione ossea, ha un ruolo chiave nell’iniziare la fase anagen a livello del follicolo pilifero, favorendo la crescita dei capelli. In sintesi, non è solo utile ma necessario individuare quale sia la causa scatenante l’indebolimento e la caduta, rivolgendosi ad uno specialista di questo tipi di esami per agire con mirate terapie di integrazione alimentare e/o farmaceutiche.