Il trapianto dei capelli, ultime novità

di Ernesto Ravaghe

Le ultime novita’ sul trapianto di capelli discusse a Roma durante un Workshop internazionale con interessanti dimostrazioni dal vivo

Lo chiamano ”Effetto Berlusconi”: sull’esempio del nostro Presidente del Consiglio stanno aumentando le richieste di trapianto di capelli. E’ quanto emerso nel corso del workshop dell’International Society of Hair Restoration Surgery, tenutosi nella sede dell’IDI di Roma. Sara’ merito delle apparizioni televisive del premier e del suo look sempre giovanile o, soprattutto, delle nuove e più moderne metodiche di intervento, più durature negli effetti e, non ultimo, più economiche, ma nell’ultimo anno, sarebbero triplicati gli interventi di trapianto di capelli. Sta di fatto che quello che fino a qualche anno fa era ritenuto un tentativo dagli alterni risultati, privilegio di pochi eletti, oggi è considerato un’operazione semplice con un costo che varia tra i 3.000 e i 6.000 euro e che garantisce un futuro migliore a quanti vivono la calvizie come un problema. Un riscontro evidente lo si evince dall’incremento di coloro che nel mondo hanno deciso di affidarsi a tale tecnica. Ben 225.000 i trapianti eseguiti nel 2006, circa il 30% in più rispetto al 2004, per un valore di un miliardo di dollari, con una domanda che supera nettamente quella degli altri tipi di interventi di chirurgia estetica (il 15% delle richieste proviene dalle donne). ”Una crescita non solo numerica” – spiega il Prof. Franco Buttafarro, Presidente del Comitato Scientifico dell’ISHRS, che annovera i cattedratici di dermatologia e chirurgia plastica di numerosi atenei – ”ma di status: l’hair restoration è infatti diventata materia di insegnamento nelle Università italianè’. Il Workshop si è aperto con la proiezione di 10 interventi di trapianto eseguiti in diretta dalle sale operatorie dell’IDI. Una rappresentazione non solo esplicativa del modus operandi durante tali interventi ma anche il sugello di una collaborazione decennale tra la più grande società scientifica del settore, con oltre 10.000 iscritti in 50 paesi del mondo, e l’Istituto Dermatologico dell’Immacolata di Roma, da anni attivo in questo campo della ricerca. E proprio dai laboratori arrivano nuove certezze per un ulteriore passo avanti nella lotta contro la calvizie. Come è stato infatti evidenziato dall’inglese Bessam Farjo, presidente dell’ISHRS, ”l’hair restoration è alla vigilia di una nuova era, perché la tecnica chirurgica si è ormai sviluppata alla perfezione e ora grazie alle recenti scoperte di genetica e quindi alla clonazione, si può aggiungere alla qualità anche la quantità”. Come spiega la Dr.ssa Liudmilla Korkina, biologa russa dell’IDI, ”il bulbo pilifero è un’autentica fabbrica di cellule staminali da cui produre capelli identici a quelli perduti, per trapiantarli nell’area calva”. La sperimentazione sui pazienti è già iniziata, grazie a un lavoro condotto con metodi differenti ma convergenti dai laboratori di Londra e Roma, ma la vera notizia è che è in fase di sperimentazione una speciale pomata che in maniera non invasiva permettera’ la riattivazione dei bulbi piliferi ormai spenti, agendo direttamente sulle cellule staminali in essi contenuti.