Si è tenuto a Le Castella il nono Congresso Nazionale dell´Associazione Dermatologi della Magna Grecia (ADMG)
del Dott. Enzo Battarra
Il villaggio turistico di Isola di Capo Rizzuto, fascinosa località balneare in provincia di Crotone, ai primi di novembre è diventato un porto sicuro per incontri dermatologici intrisi di viaggi all´interno del mito e di proposte sperimentali, di riflessioni e di aggiornamenti su ciò che c´è di nuovo nel pianeta “pelle”. Tema di quest´anno era l´invitante Profumo di Pelle, “quasi a simboleggiare – come ha scritto il presidente del congresso Lorenzo Donato – la forza che ci attrae piacevolmente e consapevolmente verso quest´organo che è per noi dermatologi oggetto d´amore e di studio, e che abbiamo fregiato per l´occasione della corona aurea di Giunone, dea della prosperità, amata e venerata nella Magna Grecia”. L´odore corporeo – ho sostenuto nelle battute iniziali del congresso – è una sorta di propaggine della cute, una sua estensione fisica e mentale. Le particelle che si distaccano dalla cute, causandone il profumo, provocano un vero e proprio allargamento del corpo oltre il proprio confine, una dilatazione che ha anche la valenza di un io-pelle ipertrofico. Puntuale ed evocativa la relazione di Raffaele Lopreiato: “Oggettivamente, l´odore della pelle umana non è certo quello di rose e fiori, e non può definirsi un profumo. Esso è prodotto in gran parte dalle secrezioni sebacee e sudorali e da altre sostanze che vengono eliminate attraverso la cute e che, francamente, hanno un cattivo odore. Proprio per questo è fiorente sin dalla antichità un mercato di profumi e prodotti cosmetici profumati che vengono utilizzati con il preciso scopo di mascherare odori cutanei inaccettabili. Tuttavia, nelle relazioni intime l´odore cutaneo naturale è sovente molto apprezzato e persino sublimato, a tal punto da indurre delle attrazioni irresistibili”. A completare la triade degli interventi introduttivi di carattere – com´è tradizione dell´Admg – culturale e storico, la relazione di Francesco Lopez. Lo storico della medicina ha ricordato che la salubrità dei luoghi e il fenomeno dell´atletismo contribuirono, nel corso del VI – V sec. a.C. a far sorgere “La scuola medico-filosofica dell´antica Kroton” una fra le più importanti dell´epoca”. Concluso il prologo, il Congresso è poi proseguito nella sua articolazione in sessioni distribuite su due sale. Ampio spazio hanno trovato alcuni dei temi di maggiore attualità, a partire dalle nuove terapie per la psoriasi. A moderare la sessione, il presidente dell´Admg Gino Antonio Vena, insieme con Sergio Chimenti, Pier Giacomo Calzavara Pinton e Santo Dattola, con le loro relazioni e quelle di Ramon Grimalt, Gianfranco Altomare, Antonio Garcovich, Torello Lotti e Alberto Giannetti. Spazio anche alla diagnostica non invasiva con sessioni dedicate alla capillaroscopia e alla dermatoscopia, approfondimenti su temi come acne, infezioni, dermatite atopica, tumori, vitiligine, DAC, panniculopatie, dermatosi genitali e Mst, alopecia androgenetica femminile, vasculopatie e ulcere cutanee. Altre sessioni sono state riservate alla terapia fotodinamica e alle soluzioni chirurgiche avanzate, alla dermocosmetologia pediatrica e a quella della terza età. Particolarmente stimolanti e accattivanti le sessioni promosse dalle Donne Dermatologhe Italiane – guidate da Corinna Rigoni e dal titolo “Profumo di… funghi” – e dall´Isplad al “photocrash”. In conclusione, un congresso di alto profilo scientifico e, al tempo stesso, in linea con la specificità culturale dell´Admg, che significa anche la capacità di produrre felici sconfinamenti in altri territori del sapere, nella convinzione che l´essere “dermatologo della Magna Grecia” rappresenti una condizione soprattutto mentale e intellettuale e non necessariamente geografica.