Come trattare il collo da webinar e da ansia

Modigliani ne fece il protagonista assoluto di alcune delle sue opere più celebri mentre Audrey Hepburn ne fece uno dei tratti distintivi della sua bellezza, impreziosendolo con foulard di seta che hanno fatto la storia della moda. Per chi non avesse capito, stiamo parlando del collo. La sua sinuosità è una caratteristica da sempre associata a concetti quale eleganza, bellezza e classe, tanto che per secoli alle modelle, che posavano per gli artisti più celebri, erano espressamente richiesti colli molto lunghi e magri oltre che intrisi di virginale candore. Eppure, questa parte del corpo è spesso trascurata nella beauty routine quotidiana femminile, più incentrata a salvaguardare la giovinezza del volto, dei capelli e del decolleté. In realtà, come ben sanno i medici estetici, è proprio sul collo che spesso appaiono i primi segni dell’invecchiamento ed è proprio anche qui che dovrebbe concentrarsi una efficace strategia di prevenzione all’aging. Di questo si è parlato durante l’ultimo congresso organizzato dalla Società Italiana di Medicina Estetica nel corso della sessione intitolata: Collo da webinar e non solo: dai cosmetici alle tecniche di ringiovanimento per affrontare i problemi dell’invecchiamento del collo. Relatrici del convegno sono state la professoressa Carla Scesa, docente di Cosmetologia dell’Università degli Studi di Siena e la dottoressa Loredana Cavalieri, chirurgo plastico e Consigliere della SIME, entrambe docenti della Scuola Internazionale di Medicina Estetica. Il presupposto, come si evince dal titolo, è che mai come in questo periodo, le donne italiane hanno visto riflessa la loro immagine attraverso le tante webinar cui siamo stati tutti costretti a causa delle chiusure forzate causate dalla pandemia di Covid-19. Un’immagine degradata non sempre rispondente al vero, influenzata dalla qualità della webcam e dalla luce della stanza in cui avveniva “la diretta”. Sul web, infatti, l’immagine può risultare ingrandita o deformata ampliando enormemente qualsiasi piccola imperfezione cutanea. Talvolta è proprio la tecnologia di ripresa la causa principale della comparsa e dell’amplificarsi di alcuni sintomi dell’invecchiamento cutaneo. Entrando più nello specifico, le due relatrici hanno spiegato innanzitutto che sono 4 i principali inestetismi che colpiscono il collo. Il più evidente è costituito dalle cosiddette collane di Venere, ossia quelle linee che appaiono sulla pelle anche quando si è molto giovani e che sono geneticamente ereditate dalla mamma e dalla nonna. Segue il cosiddetto collo di tacchino o collo di tartaruga, quello che per intenderci più spesso viene comunemente indicato come collo invecchiato. In questo caso si notano degli accumuli adiposi a fasce. L’inestetismo colpisce soprattutto gli uomini e si manifesta già prima dei 40 anni. Proprio per questo è anche quello a cui bisogna prestare maggiore attenzione, sempre in chiave estetica, e intervenire precocemente. Col termine collo tecnico o collo da webinar, si suole indicare invece un fenomeno abbastanza nuovo che i medici estetici hanno iniziato a riscontrare maggiormente proprio in questo periodo ed è direttamente causato dalla cattiva postura legata all’uso intensivo del pc o del cellulare, che costringe la spina dorsale a una posizione non consona e favorisce la comparsa di caratteristiche rugosità. Infine non va sottovalutato il collo ansioso, anch’esso figlio della macroesposizione da webinar e della tensione che spesso si accompagna a questo tipo di incontri specie se lavorativi, che portano a una eccessiva contrazione dei muscoli dell’area e alla formazione delle due corde verticali (dovute alla contrazione del muscolo platisma) che si formano nella parte centrale del collo, conferendo un aspetto teso e, appunto, ansioso. Secondo la Professoressa Scesa, per combattere tutti questi inestetismi a risultare fondamentale è la prevenzione soprattutto perché si parla di una zona delicatissima del nostro corpo. “Bisogna, infatti, curare il collo sin da subito – spiega – già dai 20 anni. L’ideale sarebbe estendere sul collo la crema idratante che si mette sul viso e per le donne anche sul décolleté. Con il passare degli anni, bisogna prestare maggiore attenzione al collo e passare a trattamenti specifici con creme ad hoc o con maschere che applicate localmente aiutano a prevenire l’invecchiamento. In cosmesi, tra i metodi di prevenzione efficace da annoverare c’è sicuramente il massaggio che si prende cura delle linee del collo, dall’interno verso l’esterno e dal basso verso l’alto, e la pulizia dell’area con prodotti altamente specifici anche se ben tollerati”. Nel caso però i segni fossero ormai evidenti e occorresse un trattamento più energico, allora non bisogna aver paura di proporre alla paziente o al paziente anche delle terapie mirate che utilizzino, anche in sinergia, formulazioni cosmetiche e tecniche di ringiovanimento. “Si può ricorrere ad esempio – ha spiegato la dottoressa Loredana Cavalieriall’infiltrazione di pochissime unità di tossina botulinica lungo le cosiddette bande platismatiche, per indurne il rilasciamento. Un’altra metodica, introdotta di recente anche per il collo, è il cosiddetto Endolift, un raggio laser a diodi, emesso dalla punta sottilissima di una fibra ottica (più sottile di un ago) che viene inserita nel derma superficiale, subito sotto la superficie cutanea. Una metodica della durata di almeno 12 mesi che sfrutta l’effetto termico del laser per creare una lieve retrazione del derma, il cosiddetto tightening o tiraggio, che crea un effetto lifting dall’interno, stimolando allo stesso tempo la produzione di neo-collagene da parte dei fibroblasti”. Senza dimenticare, qualsiasi sia la tecnica di intervento scelta, di ricordare sempre che è importantissimo proteggere il collo dal sole applicando filtri solari ad alta protezione. Perché, come ricorda il presidente della SIME Emanuele Bartoletti: “La medicina estetica può fare molto con terapie mirate come peeling, radiofrequenza, filler, biostimolazione, laser endodermici, ma la cosmesi e la prevenzione rimangono capitoli ancor più importanti”.