Come si cura la psoriasi a Prato

Continua il nostro viaggio tra le strutture ospedaliere italiane che si distinguono nella cura della psoriasi. Questa volta ci troviamo a Prato

STAFFPrato non è fra le città toscane di maggior richiamo turistico. Possiede però capolavori assoluti di artisti quali Donatello, Filippo Lippi, Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Agnolo Gaddi, Giovanni Pisano, oltre a vantare un Museo di arte contemporanea, un importante Duomo. Ma la città è anche famosa in Italia e all’estero per le sue eccellenze gastronomiche fra cui i famosi “biscottini di Prato” chiamati anche cantuccini o cantucci, uno dei maggiori vanti dolciari della regione. Negli ultimi anni, si è aggiunta anche un’altra eccellenza a quelle ben note sin qui descritte: l’Unità Operativa di Dermatologia, struttura complessa dell’Azienda USL 4 della Regione Toscana dell’Ospedale “Misericordia e Dolce”. Come ormai è prassi, abbiamo posto qualche domanda al Direttore del reparto, il Dott. Giovanni Lo Scocco, pugliese di origine, emiliano di adozione, toscano di ambiente lavorativo in carica dal 2004, dal 2009 direttore della Sezione di Allergologia e Immunologia Clinica della stessa Azienda.

Dott. Lo Scocco, su quali risorse umane vi basate per svolgere la vostra attività e quali settori della Dermatologia trattate?

Quando giunsi a Prato l’organico medico era costituito da 4 medici di cui 1 a tempo parziale. Attualmente nell’Unità Operativa di Dermatologia operano 7 medici e 8 infermiere. Vi sono, inoltre, 3 medici che frequentano regolarmente la struttura e una specializzanda dell’Università di Firenze che compie a Prato la sua formazione. L’organico della Sezione di Allergologia e Immunologia Clinica comprende 3 medici e 4 infermiere. In questi anni, razionalizzando i percorsi e ponendo grande attenzione all’appropriatezza, siamo riusciti a triplicare il volume delle prestazioni svolte e ad avviare numerose nuove attività. Oltre che negli ambulatori di visita, i pazienti sono seguiti nell’ambito del Day Hospital e del Day Service. Gran parte del lavoro è indirizzato alla parte oncologica (ambulatori di diagnosi precoce, videodermatoscopia, follow-up) e chirurgica (Week surgery, Day surgery e chirurgia ambulatoriale). Notevole attività viene effettuata nell’ambito della laserterapia, crioterapia, terapia con radiofrequenze, terapia fotodinamica. La parte allergologica viene affidata completamente alla nostra Sezione di Allergologia ed Immunologia Clinica. Sono attivi, infine, tre ambulatori specializzati: uno dedicato all’acne e patologie correlate, uno alla patologia dei genitali esterni (in collaborazione con i Ginecologi e particolarmente orientato alla patologia oncologica) e un ambulatorio per la diagnosi e la cura della psoriasi. Dal prossimo mese di Settembre, poi, è prevista una ulteriore razionalizzazione grazie all’inaugurazione del nuovo Ospedale che avrà un’organizzazione molto innovativa, basata essenzialmente su una modalità assistenziale per  “intensità di cure”. Già ora i ricoveri, anche i nostri, avvengono non in specifiche Unità Operative, ma nei vari setting: bassa, media, alta intensità.

Qual è la vostra organizzazione per assistere i pazienti affetti da psoriasi?

Siamo un Centro di riferimento del progetto Psocare, attualmente Psodit. Vi operano figure mediche e infermieristiche con specifica formazione nei problemi del paziente psoriasico e dedicate “a tempo pieno” a tali pazienti. Il nostro Centro, attivo dagli inizi del 2006, offre un servizio completo di fototerapia che funziona tutti i giorni della settimana al mattino (con accesso di circa 50 pazienti) e, per tre giorni, anche al pomeriggio (con accesso di circa 100 pazienti). Dispone di cabine “total body” per l’erogazione di raggi UVA (con lunghezza d’onda tra 320 e 400 nm) o di raggi UVB a banda stretta (cioè con lunghezza d’onda di 311-312 nm) per le forme diffuse, di lampade a raggi UVA o a raggi UVB-NB “parziali”, indicate cioè per applicazioni alle mani e ai piedi o per la cura di altre aree limitate della pelle, ad esempio viso, torace o dorso. Il servizio di fototerapia è strettamente legato all’ambulatorio dedicato per la Psoriasi che funziona tre giorni alla settimana.

Come si accede all’Ambulatorio per la psoriasi?

Il medico curante invia il paziente psoriasico a prima visita dermatologica all’ambulatorio dermatologico generale (con accesso CUP); da qui, o dagli ambulatori degli specialisti Dermatologi del territorio, i pazienti che lo necessitino, sono indirizzati all’ambulatorio Psoriasi. In occasione della prima visita viene raccolta l’anamnesi, sia generale che dermatologica, del paziente, si esegue un approfondito esame obiettivo cutaneo e generale, si misurano gli indici di severità della malattia e, quindi, a seconda del tipo e del grado di psoriasi, delle condizioni generali e delle eventuali comorbidità, si sceglie la terapia più appropriata (terapie locali, fototerapia, terapie sistemiche sia tradizionali che biologiche). In base al tipo di terapia, alla gravità della forma cutanea nonché alla presenza o meno di patologie associate, si decide anche il follow-up più adatto per il paziente e il timing per i controlli successivi. Alcuni pazienti, specie quelli in terapia con farmaci biologici o con situazioni complesse, vengono seguiti in regime di Day-Hospital.

Quale tipo di pazienti seguite?

Presso l’Ambulatorio dedicato alla Psoriasi seguiamo prevalentemente pazienti con psoriasi volgare di grado moderato-grave, pazienti con psoriasi artropatica, pazienti con forme particolari di psoriasi (guttate, inverse, pustolose), sia adulti che in età pediatrica. Per i pazienti con forme lievi cerchiamo di impostare una terapia appropriata, in genere locale, e li istruiamo sulle modalità di gestione della terapia; al bisogno li ricontrolliamo nell’ambulatorio dermatologico “generale”.

Che rapporto c’è con la medicina di base e con altri specialisti per la cura degli psoriasici (cardiologi, psicologi, reumatologi, internisti, pneumologi ecc.)?

La gestione del paziente psoriasico deve essere una presa in carico del paziente nella sua totalità e non solo una cura degli aspetti puramente cutanei. Sappiamo bene quanto la psoriasi, alla luce delle recenti acquisizioni, sia da considerare una malattia infiammatoria a tutti gli effetti “sistemica”, associata a diverse comorbidità: obesità, diabete, ipertensione, iperlipidemia, sindrome metabolica, patologie cardiovascolari. È ovvio che, per seguire il paziente in modo adeguato, bisogna occuparsi non solo delle manifestazioni cutanee, ma anche dei suoi valori pressori, lipidemici, glicemici, del peso corporeo e, quindi, del tipo di alimentazione, dell’attività fisica, dello stile di vita. Ne deriva la necessità di una stretta collaborazione con altri specialisti: reumatologi, infettivologi, diabetologi, cardiologi, internisti, psicologi. Siamo, inoltre, costantemente in contatto (per via epistolare, posta elettronica o telefonica) con i medici curanti dei nostri pazienti psoriasici, in modo da coordinare le terapie e seguirli in maniera ottimale.

Ci sono state iniziative per sensibilizzare e informare su come accedere ai servizi? Avete collaborazioni con le Associazioni di Familiari?

Collaboriamo da numerosi anni con ADIPSO e la sua fondatrice Dr.ssa Mara Maccarone ha visitato personalmente il nostro Ambulatorio in occasione di un’iniziativa rivolta ai pazienti che riscosse molto successo. Inoltre, l’ADIPSO ha svolto un ruolo anche nella definizione delle caratteristiche del tessuto prodotto a Prato e specificamente concepito per gli psoriasici.

Ci sono delle liste di attesa?

La regione Toscana richiede che i tempi d’attesa per prime visite in diverse Specialità, fra cui la nostra, rimangano sempre entro i 15 giorni. Finora, anche se con grande impegno, siamo riusciti a rispettare questi termini. Nello specifico dell’ambulatorio per la Psoriasi esistono percorsi agevolati a cui si aggiunge anche la nostra buona volontà a visitare i pazienti spesso anche “fuori lista” quando ce ne sia necessità.

C’è un’unica filosofia di lavoro nel vostro gruppo?

Innanzitutto, siamo riusciti a creare un clima interno eccellente, basato sulla condivisione degli obiettivi, collaborazione per il loro raggiungimento e anche su una sincera amicizia fra tutti gli operatori. E questo ci aiuta molto ad affrontare le numerose difficoltà del lavoro quotidiano. Se poi debbo riferirmi alla nostra specifica filosofia di lavoro nei confronti della psoriasi, ribadisco che crediamo fermamente che, nell’approccio al paziente affetto da psoriasi, si debba mettere al centro la qualità della vita del paziente e, quindi, farsi carico della cura delle manifestazioni cutanee, ma anche dei problemi legati all’alimentazione, all’attività fisica, allo stile di vita, alla detersione cutanea, all’uso di idratanti ed emollienti e, non ultimi, i problemi legati al vestiario.

Dott. Lo Scocco, a tal proposito, qual è stato il vostro ruolo nella scoperta di tessuti adatti alla pelle degli psoriasici?

Prato è città tessile per antonomasia e, quindi, forse non a caso il progetto di un tessuto innovativo dedicato ai pazienti psoriasici ha preso origine proprio qui. L’idea mi è nata riflettendo sulle problematiche degli psoriasici in rapporto ai tessili: comparsa o aggravamento della psoriasi in aree soggette a sfregamento ripetuto da parte degli indumenti. Sappiamo, infatti, che fra i fattori scatenanti o aggravanti la psoriasi vanno annoverati i traumi di qualunque natura e, quindi, anche quelli determinati dallo sfregamento dei tessuti con la pelle. Quanto più gli indumenti sono ruvidi, tanto più traumatico risulta lo sfregamento (fenomeno di Koebner); e imbarazzante è la presenza di squame evidenti sulla superficie degli abiti, o la comparsa di chiazze di unto sugli indumenti a seguito dell’applicazione di unguenti topici e conseguente tendenza a ridurne l’uso. Il tutto è rissumibile in una scomodità ergonomica per l’attrito tra indumenti e cute desquamante e nel bisogno di indossare tessuti “freschi”. Per dare risposta a queste esigenze del paziente psoriasico abbiamo cercato la collaborazione del mondo tessile pratese. è nato, così, Tepso®, un tessuto altamente tecnologico con cui confezionare capi di abbigliamento in grado di offrire sollievo e benessere a chi soffre di psoriasi migliorandone la qualità della vita.

 

Ospedale “Misericordia e Dolce”

Via Cavour, 87 Prato (PO)

Centralino: 0574.4341  Reparto di Dermatologia

Prenotazioni CUP: 0574.435050

Orario: da lundì al venerdì 8.00-13.00