Accumulo tessuto adiposo

Il grasso è una riserva energetica che si localizza in diverse parti del corpo dando luogo a inestetismi

del Dott. Riccardo Lucchesi, Specialista

Il grasso è un tessuto di grande importanza biochimica in particolare quale riserva energetica. Ai giorni nostri la cosa può aver perso parte della sua valenza, ma sicuramente era di significato vitale in epoche lontane quando non esisteva certo il rischio della sovralimentazione: accumulare grasso garantiva una certa autonomia calorica anche nei periodi più duri e quindi possibilità sopravvivenza. è quindi comprensibile come, nello sviluppo della razza umana, la donna abbia goduto di una privilegiata distribuzione di grasso in previsione soprattutto dell’importante funzione della procreazione. Accanto a queste ragioni ne vanno riconosciute altre invece di ordine meccanico: per esempio sulle mani lo spessore del pannicolo adiposo è minimo, anche nelle persone obese, perché possa essere conservata al massimo la mobilita’ e l’agilita’ delle dita mentre lo è molto di più in corrispondenza dei glutei dove può essere più logica la presenza di un cuscinetto che ammortizzi i frequenti impatti in quella zona, attutendone la trasmissione diretta alla colonna vertebrale. Sotto questo punto di vista rientrano nella norma i lievi accumuli adiposi o le piccole irregolarita’ di distribuzione (per esempio a livello delle ginocchia o dell’ombelico) che costituiscono semplicemente una caratteristica costituzionale ed eventualmente un lieve problema estetico. Bisogna invece distinguere l’obesita’ vera dagli accumuli adiposi (o lipodistrofie) gravi. L’obesita’, infatti, è oggi riconosciuta come una vera patologia altamente invalidante, causa di gravi danni a livello cardio-circolatorio, respiratorio, artro-muscolare, metabolico, ecc. Dopo il fumo è la seconda causa di morte che è possibile eliminare e prevenire. Questo è il motivo per il quale sono sempre più frequenti le campagne di sensibilizzazione nei paesi più progrediti (in Italia l’iniziativa è stata un cavallo di battaglia dell’ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia). Caratteristiche costanti dell’obesita’ vera sono l’ingrassamento massivo e diffuso che coinvolge praticamente ogni settore corporeo e il riconoscimento quasi costante di una certa “responsabilita’” individuale nel senso di una compulsiva tendenza all’iperalimentazione. La componente psicologica gioca infatti quasi sempre un ruolo dominante. Cosa completamente diversa sono i casi di grave maldistribuzione di tessuto grasso che dipendono invece da altri fattori soprattutto di tipo genetico o familiare; non è difficile riconoscere nell’ambito di uno stesso nucleo familiare individui che presentino una distribuzione del pannicolo adiposo sovrapponibile. Cio’ che appare più eclatante in questo tipo di pazienti (soprattutto di sesso femminile) è l’evidenza del netto contrasto con aree contigue che presentano invece una distribuzione di tessuto grasso assolutamente normale o addirittura scarsa; l’impressione è quasi che una metà del corpo appartenga a un’altra persona. Angoli o masse sporgenti interrompono e distorcono continuamente la naturale continuità del profilo corporeo fino a conferire nei casi più gravi, un aspetto grottesco o addirittura malformato. Quali che ne siano le cause, è dato evidente di quanto sia difficile la loro risoluzione spontanea affidandosi a diete più controllate o praticando un’attivita’ fisica intensa e regolare. L’esperienza riferita da queste persone è che anche faticosi e importanti cali ponderali riducano solo in parte il problema. La ragione di questa difficoltà consiste soprattutto nel fatto che in quei punti esiste semplicemente un maggior numero di adipociti (cellule destinate all’accumulo di grasso) rispetto alle zone vicine: questi possono variare il loro volume ma senza mai scomparire. Dedizione e volonta’ hanno quindi effetti limitati. è in questi casi specialmente che si avverte la funzione primaria della liposuzione non come mezzo per dimagrire (che non può prescindere da un atto di convinzione personale e di volonta’) ma come mezzo insostituibile per modellare nella forma ideale aree anatomiche non altrimenti trattabili. Nei casi più severi è fondamentale ricorrere alle tecniche di liposuzione più innovative, in particolare quella multi-planare, che consente di stimolare a più livelli l’elasticita’ e la tonicita’ cutanea. Infatti la riduzione drastica di volumi importanti deve presupporre un perfetto e uniforme assestamento cutaneo per evitare ogni segno di flaccidita’. Come sempre in previsione di una normale liposuzione e ancor di più in questi casi, particolarmente accurata deve essere la valutazione delle caratteristiche della pelle cui spetta il compito di riadattarsi perfettamente alle nuove forme e al nuovo volume. Val forse la pena di ribadire che tra i vari interventi di chirurgia estetica la liposuzione è considerata tra quelli più innocui e affidabili a condizione che sia messa in pratica sempre ed esclusivamente da specialisti in chirurgia plastica esperti. L’aspetto apparentemente così “poco chirurgico” ha a volte incoraggiato anche medici privi di ogni esperienza specifica a pericolose sperimentazioni “fai-da-te” in ambienti non adatti, con strumentazione non adeguata; aspetti scontati e fondamentali di ogni intervento chirurgico sono stati quindi trascurati ponendo le premesse di errori fatali assolutamente evitabili.