Mastoplastica: Eliminare le cicatrici del seno rifatto

dei Prof. Marco Klinger, Dott. Davide Forcellini, Dott. Andrea Lisa, Dott. Guido Cornegliani, Dott.ssa Camilla Baserga, Dott.ssa Giulia Colombo – reparto di Chirurgia Plastica 2 dell’Istituto Clinico Humanitas

Uno studio sul trattamento post-operatorio delle cicatrici chirurgiche esito di intervento di mastopessi o mastoplastica riduttiva

Esiti cicatriziali e chirurgia sono un binomio inscindibile essendo infatti impossibile che il passaggio del bisturi avvenga senza lasciare traccia. Nel momento in cui si crea una soluzione di continuo della cute ci si pone il problema non dell’assenza di un esito cicatriziale ma di averne il migliore possibile, soddisfacente sia da un punto di vista funzionale che estetico. La cicatrizzazione può risultare patologica sia per un suo difetto che per un suo eccesso, questa ultima è la condizione più frequente e più frequentemente lamentata dai pazienti, con la costituzione di cicatrici ipertrofiche e cheloidee. La sintomatologia associata alla patologia cicatriziale è quella di dolore, tale da determinare, qualora interessati gli arti, limitazione alla motilita’, presenza di eritema, prurito, nonchè un possibile impatto estetico negativo. La patologia cicatriziale è estremamente rilevante anche da un punto di vista epidemiologico, si calcola che circa 100 milioni di persone ogni anno presentino nuove cicatrici nel solo mondo sviluppato a seguito di eventi traumatici o interventi chirurgici (1), tanto da essere una potenziale stigmate e un rischio che deve essere valutato e ridotto in ogni disciplina chirurgica. Il trattamento degli esiti cicatriziali è tradizionalmente affidato al Chirurgo Plastico data la sua esperienza e competenza nel trattare i tessuti molli superficiali.

Le cicatrici della mastoplastica

Obiettivo è l’ottenimento di una cicatrice il meno visibile possibile, riducendo al massimo l’evenienza della sintomatologia dolorosa o pruriginosa. Alla formazione di un buon esito cicatriziale concorrono diversi fattori tra cui una incisione chirurgica appropriata, una corretta sutura, una corretta successione delle diverse fasi di guarigione delle ferite e una terapia post-operatoria efficace. Il nostro studio si concentra sulla valutazione dell’efficacia del trattamento post-operatorio con crema MakeSkin (Mastelli Srl, Sanremo – Italia) nella riduzione della sintomatologia associata agli esiti cicatriziali in pazienti sottoposti a intervento chirurgico di mastopessi o mastoplastica riduttiva presso il reparto di Chirurgia Plastica 2 dell’Istituto Clinico Humanitas. Per lo studio clinico sono stati reclutati, in un periodo di tempo compreso tra gennaio e settembre 2011, un totale di 70 pazienti (età media 36,4 anni), sottoposte a intervento di mastopessi o mastoplastica riduttiva. Secondo il nostro protocollo la medicazione post-operatoria prevede il posizionamento di steri-strip lungo le cicatrici chirurgiche, cerotti rimossi dopo un periodo di 21 giorni. A ferite chiuse e consolidate veniva applicata la crema Makeskin con l’indicazione di associare massoterapia locale lungo la linea dell’incisione chirurgica. Il suddetto trattamento doveva essere effettuato 2 volte al giorno per una durata complessiva di 3 mesi. Il controllo di follow-up era fissato a 6 mesi. A tale distanza di tempo venivano valutati l’aspetto, utilizzando come controllo le foto scattate alla rimozione degli steri-strip, la durezza e la dolorabilita’ alla palpazione. La valutazione veniva condotta da un chirurgo plastico, da uno studente di medicina e dal paziente stesso in modo da avere un giudizio clinico da parte di un esperto, da parte di un osservatore e infine una valutazione soggettiva. I risultati ottenuti sono da ritenersi molto convincenti. Infatti, sebbene circa 7 pazienti siano stati persi durate il follow-up, abbiamo potuto notare che nella totalita’ della restante popolazione campione (un totale di 63 pazienti) la cicatrice risultava più morbida e meno dolorabile. In 60 pazienti la cicatrice risultava matura e con un migliore aspetto estetico (vedi Foto). I tre valutatori, si sono trovati nella maggior parte dei casi a fornire uno stesso giudizio. A questi risultati si aggiunge il fatto che anche il tessuto circostante l’area cicatriziale mostrava un migliore trofismo, con un’aumentata forza tensile e una riduzione dell’eritema e dei segni e sintomi dell’infiammazione: rossore e prurito soprattutto (2). I risultati raggiunti, come studi dimostrano, sono dovuti dalla combinazione dell’azione dei polinucleotidi e dell’estratto di cipolla, contenuti all’interno della crema Makeskin, combinati all’effetto della massoterapia. I polinucleotidi, infatti, sono conosciuti per favorire la riparazione delle ferite (3, 4), anche in soggetti che per patologie associate o terapie farmacologiche presentino difficoltà alla guarigione di soluzioni di continuo cutanee, quali i pazienti diabetici (5). Inoltre essi hanno la capacità di aumentare la forza tensile e la resistenza alla trazione del tessuto (6). Sono infine in grado di prevenire l’iperproliferazione connettivale che può verificarsi durante la maturazione delle cicatrici, processo fisiologico che può portare a quadri patologici quali la formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidee (7). L’estratto di cipolla (allium cepa) inibisce la proliferazione dei fibroblasti (8, 9), mentre la vitamina E e l’ac. ialuronico hanno un’azione anti-infiammatoria, protettiva e idratante sui tessuti cicatriziali, notoriamente sede di flogosi e disidratazione (4). I componenti della crema Makeskin hanno dimostrato effetti sugli esiti cicatriziali più che additivi, cooperando e agendo su diversi aspetti della cicatrizzazione in modo da essere di concerto più efficaci di ciascun componente preso singolarmente. La massoterapia, eseguita con un certo vigore, risulta componente fondamentale del trattamento dato che numerosi studi clinici ne comprovano l’efficacia nella fase di rimodellamento del collagene (10). I dati raccolti e i risultati clinici ottenuti ci permettono quindi di affermare che l’associazione dell’applicazione giornaliera della crema Makeskin alla massoterapia è una ottima terapia post operatoria per il trattamento delle cicatrici post-chirurgiche, migliorandole sia dal punto di vista funzionale che estetico. è infatti possibile ottenere esiti cicatriziali morbidi, lisci e resistenti con un tono e un trofismo quanto più simili a quello fisiologico, evitando e prevenendo la formazione di cheloidi o cicatrici ipertrofiche.

 

Bibliografia
1. Gangemi EN, Gregori D, Berchialla P, et al. Epidemiology and risk factors for pathologic scarring after burn wounds. Arch Facial Plast Surg. 2008;10:93–102.
2. Hosnuter M et Al. The effects of onion extract on hypertrophic and meloi scars. J Wound. Care. 2007; 16(6):251-4
3. Sini P et al. Effects of polideoxyribonucleotides on human fibroblast in primary culture. Cell Biochem Funct. 1999; 17(2): 107-114.
4. De Aloe G, et al. Skin graft donor site and use of polideoxyribonucleotides as a treatement for skin regeneration: a radomized, controller, double-blind, clinical trial. Wounds 2004; 16(8): 258-263.
5. Galeano et al. Polideoxyribonucleotides stimulates angiogenesis and wound healing in the genetically diabetic mouse. Wound Repair Regen. 2008; 16(2): 208-217.
6. Klinger M et al. Trattamento topico delle cicatrici. Come prevenire l’iperproliferazione connettivale. Hi tech dermo. 2011;3:53-55.
7. Altavilla D et al. Activation of Adenosine A2A receptors restores the alterated cell-cycle machinery during impaired wound healing in genetically diabetic mice. Surgery. 2011; 149(6): 253-261.
8. OMS: Monografie di piante medicinali. Società Italiana di Fitoterapia. Bulbus Alii Cepae. 2002; vol. 1:5-15.
9. Draelos ZD. The ability of onion extract gel to improve the cosmetic appearance of postsurgical scars. J Cosmetic Dermatol. 2008; 7(2): 101-4.
10. Atiyeh BS. Nonsurgical management of hypertrophic scars: evidence-based therapies, standard practices, and emerging methods. Aesthetic Plast Surg 2007;31(5):468–92,discussion 93–4.