del Dott. Pietro Lorenzetti direttore scientifico e direttore del reparto di chirurgia plastica ed estetica del Villa Borghese Institute di Roma
È tutta una questione di proporzioni – asserisce il Prof. Pietro Lorenzetti, direttore scientifico e direttore del reparto di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica del Villa Borghese Institute di Roma – ”La vera bellezza è armonia e come tale può essere raggiunta anche attraverso le mani del chirurgo plastico”. Pare proprio che sia così: un bel seno, un bel viso, un bel portamento possono a volte anche essere il risultato della intelligente sensibilità del chirurgo plastico che plasma e modella la donna che a lui si rivolge. Con questa filosofia e questo spirito è stata messa a punto una tecnica innovativa che permette di modellare i glutei attraverso l’impianto di protesi che vengono ulteriormente disegnate e definite con il lipofilling.
Merito delle protesi “La bellezza di una donna con un seno importante – ritoccato o naturale che sia”, aggiunge Lorenzetti – “può essere valorizzata aumentando di volume anche i glutei, qualora la natura sia stata, in questo senso, poco generosa. In questo modo l’insieme viene portato a essere più morbido e armonioso e le proporzioni più equilibrate. L’intervento con protesi glutee è assolutamente indicato in caso di ipotonia dei glutei, ovvero in quei casi in cui essi siano naturalmente poco sviluppati; non è invece efficace quando a un problema di ipotonia si aggiunge un notevole rilassamento cutaneo, soprattutto nella porzione inferiore dove non si possono effettuare correzioni con l’uso delle protesi”.
“L’intervento consiste in una piccola incisione” – continua il chirurgo – “di circa 4 centimetri tra i glutei; novità, questa, che differisce decisamente dalle precedenti tecniche che producevano una vistosa cicatrice sotto ciascun gluteo. Tramite questa piccola incisione si arriva sul muscolo grande gluteo che viene aperto e in cui viene inserita la protesi. In questo modo, il taglio è assolutamente invisibile e, anche indossando biancheria intima o costumi molto ridotti (tanga o perizoma), i minimi segni dell’intervento rimangono del tutto nascosti”.
L’intervento dura circa 30/40 minuti e deve essere effettuato in ambiente sicuro, alla presenza di un’anestesista, sia che si opti per un’anestesia generale che una peridurale.
Il post-intervento prevede una notte di ricovero ed è di solito veloce e indolore, considerando anche che il paziente può ricominciare a sedersi già da subito, poichè la protesi glutea viene applicata più in alto rispetto al punto di appoggio sulla sedia. È previsto un controllo dopo 4 giorni e poi dopo altri 10 giorni. Due parole sulle protesi: di ultima generazione sono fatte di un gel coesivo che dura oltre un decennio e hanno forma ovalare (simili alle protesi anatomiche che si utilizzano per l’aumento del volume del seno, in modo da sottolineare l’armonia e la naturalezza delle forme in caso di doppio intervento). Hanno profili variabili e possono essere applicate in verticale o lievemente oblique posizionando opportunamente la parte più voluminosa, a seconda che si voglia aumentare la zona superiore o centrale dei glutei. Se si vogliono inoltre ammorbidire i contorni per conferire un effetto finale estremamente naturale, c’è la possibilità di realizzare, nell’ambito dello stesso intervento, anche una seduta di lipofilling, applicando una quantità di tessuto adiposo prelevato dalla paziente stessa e adeguatamente pre-trattato.