Energia vibratoria e uso polivalente

Dalla esperienza di un chirurgo plastico è nato un sistema di trattamento utilizzabile sia in estetica che in campi quali l’ortopedia e la fisiatria.

di Giorgio J.J. Bartolomucci

Chi conosce i Castelli Romani, le dolci colline a pochi chilometri da Roma, sa che questa zona, immersa nel verde e nel silenzio, è stata da sempre luogo di riposo di Papi e Cardinali che qui costruivano le loro splendide dimore per le vacanze. È in questo suggestivo scenario e precisamente a Frascati, che sorge una struttura medico-chirurgica che si chiama Akropolis, un ambiente elegante e un centro pilota in cui siamo venuti a conoscere una linea di apparecchiature di Energia Vibratoria ideate e messe a punto dal chirurgo plastico Prof. Mario Marino.

In cosa consiste e quali sono le indicazioni di questa nuova terapia?
”Parliamo di un sistema polivalente capace di trattare con elevata percentuale di successo e in breve tempo inestetismi tipo: cellulite, rilassamento tissutale, stasi linfatica, invecchiamento cutaneo, ma l’apparecchiatura viene inserita nei trattamenti post operatori e in special modo nelle contratture capsulari, da intervento di mastoprotesi, di stadio I° – II° nel linfedema, nel trattamento della postura e sul dolore. I nostri principali lavori scientifici – continua Marino – sono stati effettuati sul trattamento estetico della cellulite, nel rassodamento dei glutei, dell’interno coscia, delle braccia e sulla circolazione periferica. Ma i risultati registrati in fisioterapia sono altrettanto interessanti, documentati da numerosi lavori scientifici, effettuati da strutture Ospedaliere e dall’Università di Roma ”La Sapienza”, Istituto di Scienze Motorie, in cui attualmente vengono trattate con successo patologie quali gli esiti di Ictus, la Sclerosi Multipla, la traumatologia sportiva, nonchè le patologie Osteo-Articolari e in special modo quelle caratterizzate da dolore”.

Ci può illustrare il funzionamento di tale apparecchiatura? ”Il sistema – spiega il il prof. Marino – è costituito da 5 distinte sezioni, ognuna delle quali espleta una particolare funzione di base, che possono essere usate singolarmente o in continuazione, sfruttando così il reciproco sinergismo. Le sezioni comprendono un generatore di onda acustica a frequenza variabile: (frequenza bassa – onda lenta; media – onda media; alta – onda veloce) le cui azioni svolgono una funzione decontratturante e ipertono e hanno effetti sulla circolazione; c’è poi un generatore di ozono pressurizzato; un generatore di ioni negativi in flusso d’atmosfera pressurizzata; un generatore di radiazioni luminose monocromatica a 635nm ed 940nm che per effetto eterodina creano una terza radiazione di 1500nm.

Viene naturale pensare che, essendo lei un medico, questa apparecchiature sia stata da lei brevettata per un uso medico.
”È vero, ho utilizzato il concetto di Energia Vibratoria, estendendolo inizialmente al trattamento del post operatorio: avendo visto ottimi risultati, ho cominciato a trattare quegli inestetismi per i quali le comuni terapie non apparivano soddisfacenti, e rendendomi poi conto che tale sistema favoriva la penetrazione di alcune sostanze, con l’ausilio di un chimico e un biologo abbiamo formulato dei prodotti che vengono immessi nel trattamento, specifici per ogni inestetismo, con risultati molto soddisfacenti”.

Come siete arrivati alle Patologie Fisiatriche? ”Per una pura casualità, ho trattato una paziente affetta da cervicalgia persistente e ho verificato che alla prima seduta il dolore era scomparso e i movimenti del corpo avevano perso la rigiditezza poichè, i muscoli si erano decontratti. Successivamente ho trattato una paziente con dolore alla spalla e dopo la prima applicazione il dolore risultò diminuito di almeno il 70%. Mi sono rivolto a un collega fisiatra, primario ospedaliero, spiegando l’esperienza e chiedendo di fare una piccola sperimentazione.

A seguito dei suoi risultati, l’apparecchiatura è approdata al Dipartimento di Scienze Motorie, dove è stata verificata la possibilità dei trattamenti e sono state effettuate le prime pubblicazioni scientifiche”. Qual è il futuro di questo sistema?
”Se ben utilizzato può dare enormi soddisfazioni professionali, specialmente nel trattamento estetico, e nel post operatorio. Io lo considero un aiuto meccanico per il Chirurgo Plastico, ma può essere utilizzato anche in ortopedia, e nella dietologia”.

Il suo uso è limitato esclusivamente al medico?
”Mettiamola così – chiarisce Marino – il medico deve formulare la diagnosi e l’indicazione al trattamento, ma un buon tecnico è in grado, dopo un adeguato corso di usare bene la macchina”. Quanti i trattamenti necessari per ottenere risultati soddisfacenti? ”Per il corpo almeno 16 sedute da effettuare a giorni alterni, della durata di circa 60/70 minuti considerando il tempo dell’applicazione dei principi attivi, mentre l’applicazione del sistema dura circa 40 minuti” E per il viso? ”Il ciclo dei trattamenti – continua il chirurgo plastico – è di 12 sedute, il tempo totale è sempre nell’ordine di 60/70 minuti”.

Proviamo a capire qual è il meccanismo d’azione dell’apparecchiatura. ”L’apparecchiatura eroga energia vibratoria prodotta da onde acustiche, che vengono trasferite sul paziente attraverso dei ”trasduttori”, i quali sono applicati attraverso delle fasce elastiche sui segmenti di zona da trattare. A esempio: se vogliamo trattare le ”Coulotte de Cheval”, che come è noto consiste in una adiposità localizzata ai fianchi, applicheremo i trasduttori sulla regione trocanterica. Se invece vogliamo rassodare i glutei, applicheremo i trasduttori sui muscoli, piccolo, medio e grande gluteo. Dopo la ricerca effettuata abbiamo rilevato che a seconda della frequenza che usiamo, la vibrazione dell’energia che eroghiamo arriva fino al ventre del muscolo, oltrepassando tutti gli strati. Durante tale fase vibrazionale, il tessuto adiposo viene alleggerito, assottigliato, come una sorta di ”cavitazione”, ma estremamente meno dannosa. Con sedute ripetute, tali strati si riducono a tal punto che vengono modellati, ripristinando così anche la circolazione. In parole povere, è come se noi bagnassimo un pezzo di pane raffermo in modo che dopo pochi minuti diventi facilmente modellabile”.

E se volessimo il potenziamento del muscolo? ”Utilizzeremmo una frequenza alta, cioè l’onda veloce (120 Hz), la quale, come già detto, agisce a livello del ventre muscolare determinando una tonicità muscolare, visibile intorno alla 5° – 6° seduta. Il trucco sta nel valutare prima del trattamento, l’indicazione da eseguire, in combinazione alle frequenze, basse, medie e veloci”. Una ultima domanda: lei ha parlato di una durata del trattamento di circa 60/70 minuti e l’utilizzo dell’apparecchiatura di 40 minuti. Può spiegarci i restanti 30 minuti? ”Sono dedicati alla parte tecnica del trattamento: per il viso, per esempio, si inizia eseguendo la pulizia del volto, poi si riequilibria il pH cutaneo e si effettua un leggero massaggio rotatorio. Si prosegue applicando una maschera che la paziente terrà per circa 15 minuti, dopo di che il viso viene asciugato prima di applicare una fiala contenente il principio attivo la cui penetrazione è favorita da un massaggio di circa 10 minuti.
A questo punto – conclude il prof. Marino – siamo pronti ad applicare i trasduttori, con movimenti rotatori, sulla parte interessata, per circa 30 minuti. A ciclo ultimato, si termina con un altro massaggio superficiale che facilita l’applicazione della crema più indicata a completare il trattamento”.