In caso di un rilassamento e svuotamento che nè l’esercizio fisico nè una dieta o un trattamento estetico riescono a eliminare, protesi di ultima generazione possono servire per donare al paziente un fondoschiena da ammirare
Sul tema le battute di spirito si sprecano. Per qualcuno si è fortunati ad averlo grande e va preso come un dono di natura, per altri se è piccolo e poco appariscente può costituire un problema, fonte di insoddisfazione e infelicità. Forse avrete capito che ci stiamo riferendo al fondoschiena, quella parte del corpo umano di cui si tende a parlare poco, con ammiccamenti o, per dirla con i più forbiti, con decenza. Averne uno che risponda ai classici canoni estetici, finora dipendeva soprattutto dai nostri geni, ma si poteva pensare di modellarlo e rinforzarlo con il ricorso a ginnastica e palestra, anche se la cosa non è sempre semplice, nè possibile. Infatti, per costituzione, ma anche a causa del rilassamento o di un forte dimagrimento, i glutei possono presentare dei punti “vuoti”, proprio come se avessero perso parte del loro contenuto di grasso.

Una vita sedentaria è la peggiore nemica di un aspetto sodo dei glutei: questi infatti vengono costantemente schiacciati dal peso del corpo e, il sedere è la parte che, prima delle altre, perde in volume, compattezza e tonicità. Evenienza che può determinarsi anche quando si sospende immediatamente un’intensa attivita’ fisica. Sottoporsi a una dieta, a esempio, significa dimagrire più in fretta in alcuni punti (come viso e seno), intaccando minimamente il grasso localizzato nel fondoschiena, con la spiacevole conseguenza di vistoso rilassamento cutaneo generalizzato, sedere compreso, ma non una sua modificazione in forma e grandezza. Se il problema è inverso, cioè a mancare è proprio il grasso (perso con diete e attivita’ fisica o mal distribuito per costituzione) è possibile che i glutei appaiano piatti e per nulla seducenti. Infine, con gli anni, le strutture del corpo vengono coinvolte in un fisiologico processo di decadimento: la cute perde la sua naturale elasticità, le ossa si assottigliano, i muscoli vengono attratti verso il basso dalle forze gravitazionali. Questo inesorabile iter, che si chiama invecchiamento, non risparmia purtroppo neppure il fondoschiena. Un sedere basso può, però, anche essere costituzionale. Anche in questo caso il ricorso alla chirurgia estetica per il rimodellamento dei glutei, è una pratica sufficientemente comune. Oggi poi, alle tradizionali tecniche d’intervento si è aggiunta la cosiddetta Buttock Agumentation, una metodica non ancora molto diffusa in Italia. Per saperne di più ci siamo rivolti al nostro consulente, il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista di chirurgia plastica a Padova. “Buttok Agumentation – spiega il dottor Pallaoro – è il nome della tecnologia che impiega protesi di ultima generazione per conferire un aspetto tornito a glutei piatti o svuotati. Le protesi sono in gel di silicone, come quelle usate per la mastoplastica additiva, ma, a differenza di queste, il gel contenuto è più coeso; la superficie testurizzata, inoltre, permette ai tessuti glutei di fissarvisi intorno. Consistenza e forma degli impianti, sono determinanti per un effetto naturale del risultato, così come anche le dimensioni sono fondamentali: mediamente di 250 cc. Bisogna infatti che siano calibrate per non risultare troppo appariscenti e artificiali”.

Come si svolge la chirurgia estetica dei glutei

Durante la visita preliminare, il chirurgo può consigliare la soluzione di più problemi durante lo stesso intervento. “è possibile eseguire un’azione combinata – continua il dottor Pallaoro – nel caso in cui la paziente presenti dismorfie causate da cuscinetti di adipe localizzato nei punti sbagliati. Spesso infatti un sedere svuotato presenta pelle flaccida e, peggio, ha tendenza ad accumulare grasso nelle regioni laterali, cioè sui fianchi. La soluzione, allora, consiste in un duplice intervento di Buttock Agumentation e lipoaspirazione. Il primo, per conferire rotondità alle natiche e il secondo per rimodellare i profili del corpo. Non bisogna però pensare che questa tecnica sia adatta a ogni persona. Ciascuna è diversa dall’altra e perciò è necessario studiare la strategia adatta per la costituzione specifica del paziente e il tipo di elasticità della sua pelle che dovrà adattarsi a nuovi volumi. Variabile fondamentale, da non sottovalutare, è poi la psicologia della persona”.

L’intervento di Buttock Agumentation, quindi, si svolge dopo un’accurata visita dove viene definito il tipo di protesi più adatta al soggetto. Prima dell’operazione, viene somministrata l’anestesia peridurale accompagnata da sedazione. I segni della chirurgia non saranno quasi visibili perché l’inserimento della protesi avviene attraverso un’incisione di circa 7 cm praticata verticalmente tra le natiche. Gli impianti vengono posizionati in sede retromuscolare, dietro il grande gluteo, nella cavita’ compresa tra la spina iliaca e la testa del femore. Dopo l’intervento, che dura meno di un’ora, non è previsto un periodo di degenza in clinica, e il giorno successivo, una volta levato il drenaggio verrà applicato un bendaggio compressivo attorno ai fianchi, da sostituire dopo una settimana con uno più leggero. Poche sedute di linfodrenaggio manuale favoriranno il naturale riassorbimento dell’edema. Un importante accorgimento da tenere presente dopo l’intervento sarà l’uso delle calze elastiche per un mese. Elemento interessante di questa tecnica chirurgica è il conseguente effetto lifting di natura permanente. Come conseguenza del riempimento dei volumi, i tessuti risulteranno più tesi e tonici in tutta la natica. Inoltre, gli impianti essendo posizionati dietro i glutei, non rischiano migrazioni verso il basso”.

Ma a chi è consigliato questo tipo di tecnica?

Non esiste un’età specifica ideale per richiedere il rimodellamento dei glutei tramite protesi, assicura il dottor Pallaoro. “è indicato per chi ha un’insufficiente sporgenza glutea, cioè a coloro che hanno il fondoschiena troppo piatto o rilassato”. Non solo le donne, quindi, possono ricorrere al buttock agumentation: molti gli uomini che tengono all’aspetto di glutei sodi e alti, non più prerogativa solamente femminile. Da una recente indagine si è infatti visto che tra le caratteristiche principali di un uomo piacente le donne italiane mettono ai primi posti proprio un sedere scultoreo.

Il soggetto presentava un moderato rilassamento dei tessuti e uno svuotamento dei glutei.
L’elaborazione grafica centrale mostra la localizzazione delle protesi : inserite in sede retromuscolare nella parte alta del gluteo, le forme appaiono più turgide proprio dove prima si evidenziava uno svuotamento. L’immediata conseguenza (immagine a destra) è l’aspetto tonico e proittato del fondoschiena; in questo modo si è eliminato l’effetto a ” goccia d’olio ” che accorciava visibilmente le gambe.

In questo caso il chirurgo ha effettuato un duplice intervento. Oltre al Buttock agumentation, è stat praticata una liposcultura nella zona addominale e ai fianchi per rimodellare la silhouette ed il profilo d’insieme.

Approfondimento: Chirurgia estetica glutei