Prof. Marco Gasparotti docente di Chirurgia Estetica Univ. Tor Vergata Roma
La liposcultura superficiale è fra le ultime e più sofisticate tecniche per rimodellare il corpo ed eliminare inestetismi e accumuli localizzati di grasso o cellulite. Ce ne parla l’ideatore, uno fra i più conosciuti chirurghi plastici italiani
Una tecnica di liposcultura superficiale sta letteralmente rivoluzionando il concetto di rimodellamento corporeo totale degli inestetismi da accumuli localizzati di grasso o cellulite. Si tratta di una vera e propria scultura del corpo in 3D, cioè in maniera tridimensionale, che porta il chirurgo a un lavoro di ritocco di tutte le minime disarmonie del corpo, fino al raggiungimento di un’armonia di forme e di proporzioni difficilmente raggiungibili con le tecniche di lipoaspirazione finora proposte. Un ulteriore affinamento della tecnica di lipoaspirazione che, ricordiamo nasce in Francia nel 1978, ma che presentava lo svantaggio di poter essere utilizzata solo in persone di età inferiore ai 45 anni e con pelle elastica. Infatti il limite della liposuzione classica era rappresentato dalla capacità di retrazione della cute che, se sgrassata in un piano profondo, tendeva a rilasciarsi. Inoltre, le cannule aspiranti utilizzate nella liposuzione erano di un diametro compreso tra i 5 e i 10 millimetri, assai grossolane cioè, e questo porto’ a numerosi risultati insoddisfacenti, a causa delle irregolarita’ della superficie cutanea che si venivano a creare appunto a seguito di aspirazioni effettuate con cannule di tale diametro.
Insieme al brasiliano Luiz Toledo nel 1993, un chirurgo plastico italiano, il Prof. Marco Gasparotti, Docente di Chirurgia Estetica presso l’Università di Roma Tor Vergata contribui’ a migliorare la metodica rendendola molto più precisa con l’introduzione di cannule più sottili (2-3 mm), e soprattutto intervenendo nel grasso più superficiale, appena sotto il derma. Questo permise di attuare delle lipoaspirazioni assai più precise, meno traumatiche, e sfruttare al massimo la capacità di retrazione della pelle, si’ da rendere possibile l’intervento anche a pazienti oltre i 40-45 anni di età e con pelle rilasciata. Da due anni nei maggiori congressi internazionali il Prof. Gasparotti presenta questa ulteriore evoluzione della tecnica effettuata già in più di 5.000 casi.
Ecco di cosa si tratta.
Prof. Gasparotti che cos’è la liposcultura superficiale tridimensionale e che accoglienza ha avuto dalle maggiori Scuole di chirurgia estetica internazionali?
“La lipoaspirazione è stata per troppi anni considerata una semplice rimozione dei cuscinetti localizzati di grasso o cellulite presenti soprattutto ai lati delle cosce e dei fianchi, o a livello addominale, senza prendere in esame l’armonia globale del corpo femminile che è tipica della sua bellezza, e cioè quella continuità di convessità e concavità che rendono sinuosa la linea ideale della donna, proiettato il gluteo, lievemente scavato il fondoschiena e disegnato l’interno cosce con i famosi tre “triangoli di luce”: alla radice delle cosce, a metà dell’interno cosce, e al di sotto del ginocchio. Con le tecniche classiche si ottenevano si’ delle riduzioni di volume e di circonferenza del punto vita, dei fianchi e delle cosce, ma senza una armonizzazione globale delle figura e soprattutto senza una ristrutturazione corporea integrata e tridimensionale.
La liposcultura tridimensionale, guarda al concetto di rimodellamento completo di tutta la figura femminile, levando dove è necessario il grasso in eccesso, ma anche reintroducendolo con delle speciali siringhe dove manca, per esempio nei glutei, per ristrutturarli e farli più rotondi, più tonici, più aggressivi. Importante poi il concetto di accentuare molto il punto vita, creando cioè una concavità che accentui la convessità dei glutei, e approfondire leggermente la regione sacrale, cioè del fondoschiena, per slanciare la schiena e dare più risalto al gluteo stesso, renderlo più giovanile e proiettato.
Creare poi due leggere concavità ai lati delle cosce, permette di trasformare un gluteo poco definito, in un gluteo più rotondo e allungare letteralmente le cosce, (vedi foto).
Cambiamento totale di una silhouette corporea mediante intervento di liposcultura tridimensionale. Aspetto pre e post-operatorio.
- Linea arancione: il fianco da convesso diventa concavo.
- Linea viola: il fondoschiena diventa più incavato proiettando di più il gluteo, che da piatto diventa convesso (Linea azzurra)
- Linee verde scuro e blu: allungamento della schiena e accorciamento del gluteo con effetto di ringiovanimento
- Linea rosa: il gluteo andava verso il basso, ora ruota verso l’alto.
- Linea rossa: solco sottogluteo che da ottuso diventa più acuto e più alto
- Linea gialla: la coscia si slancia
- Linea verde chiaro: riduzione della circonferenza delle cosce.
Molta cura viene poi data al rimodellamento dell’interno cosce e delle ginocchia, aree spesso tralasciate dal chirurgo, ma assai importanti per la bellezza di una donna. La radice delle cosce deve essere leggermente scavata come la porzione centrale tra le due cosce, e la porzione al di sotto delle ginocchia: il chirurgo deve cioè riprodurre quelle tre aree di “luce” tra le gambe proprie di un corpo atletico. L’aspirazione in un piano superficiale, cioè appena sotto la pelle poi, permette infine una retrazione guidata dei tessuti con un sollevamento dei glutei e una loro rotazione verso l’alto.
Sembra che il chirurgo plastico si affidi sempre più a quei trucchi e dettagli di tecnica che hanno portato la liposcultura a livello di vera arte del Body Reshaping, come dicono gli americani, cioè del rimodellamento corporale. Ne consegue che diviene sempre più importante la scelta del chirurgo è vero. La tecnica si fa sempre più sofisticata e può essere effettuata solo da Specialisti in Chirurgia Plastica di grossa esperienza e manualità, che la abbiano imparato in centri di alta qualificazione.
Ricordiamoci inoltre che la Chirurgia Estetica deve essere affrontata con la serietà e la cautela necessarie per qualunque altro intervento chirurgico, e quindi, oltra alla scelta del chirurgo anche la selezione del paziente da operare deve essere assai meticolosa. La liposcultura, ma in genere la lipoaspirazione, non è una terapia dimagrante, ma è un modellamento corporeo di quegli accumuli di grasso o cellulite resistenti a ogni terapia fisica o regime dietetico. La paziente dovrà quindi essere il più possibile vicino al suo peso ideale e in buone condizioni fisiche. Fondamentali poi gli esami preoperatori che comprendono un check up del sangue (emocromo, coagulazione, elettroliti, proteine, azotemia, glicemia, transaminasi, ecc.) e dell’urina, un elettrocardiogramma, un Rx del torace, e un esame doppler delle vene degli arti inferiori per escludere problemi circolatori alle gambe.
Un intervento certamente non ambulatoriale. Che caratteristiche devono avere le strutture sanitarie dove effettuarla?
La chirurgia estetica e quindi la liposcultura dovrebbero essere effettuate preferibilmente in Cliniche dove ci sia una assistenza anestesiologica e una sala di terapia intensiva, anche per i casi più limitati, dove cioè si preveda l’intervento in anestesia locale.
Non sono interventi da proporre in “studi medici” non dotati di strutture idonee: apparecchi di anestesia, stanza di preparazione all’intervento e di degenza day hospital post – intervento. Troppo spesso si sente parlare di incidenti dopo interventi di Lipo, quasi sempre dovuti a carenze nell’attrezzatura dei centri in cui sono state effettuate.
Ci descriva l’intervento. Perché si chiama tridimensionale?
La liposcultura 3-D può essere effettuata in anestesia locale, e quindi in regime di Day Hospital o in anestesia generale o epidurale, nei casi di rimodellamenti più estesi, e prevedere quindi una notte di ricovero in clinica. Il chirurgo procede all’infiltrazione delle aree da trattare, con soluzione fisiologica e adrenalina, che permette di aspirare senza sanguinamento, mediante un sottile ago multiforo inserito attraverso una microincisione di 2,3 mm, che permette la distribuzione della soluzione acquosa e della anestesia locale in maniera uniforme e indolore. Dopo aver aspettato circa 10 minuti, tempo necessario alle sostanze per ottenere un effetto anestetizzante e vasocostrittore, si inizia l’intervento inserendo una sottile cannula di 2,5 mm immediatamente al di sotto della pelle, nel grasso sottodermico, e si praticano numerosi tunnel a scollare leggermente la pelle dal grasso sottostante. Quindi, con una speciale cannula di 3 millimetri collegata a una particolare siringa, si prelevano delle cellule di grasso che verranno poi utilizzate per riempire aree di rilasciamento cutaneo, o per ristrutturare glutei che hanno poca proiezione. Si passa così all’aspirazione delle aree che presentano i classici cuscinetti e a un vero e proprio rimodellamento manuale del grasso che rimane in sede. Come un vero scultore, da qui il termine di liposcultura, a plasmare e creare nuove curve e profili più armoniosi, ridistribuendo il tessuto adiposo residuo secondo concetti artistici, per una migliore definizione della silhouette femminile. Questo quindi il perché del nome “tridimensionale”: piccoli ritocchi ma effettuati in più aree del corpo così da ritoccare e migliorare per tutte le minime imperfezione che possano impedire un armonioso susseguirsi di curve e proiezioni. Il grasso così rimodellato viene poi fissato dove il chirurgo ritiene giusto mediante un bendaggio elastocompressivo, con un movimento di risollevamento dei tessuti verso l’alto. Il bendaggio viene mantenuto per 4 giorni.
Qual’è il decorso del post – intervento?
La paziente può tornare alle sue normali attività lavorative già il giorno successivo all’operazione, avvertendo solo un minimo indolenzimento alle gambe e ai glutei. Rimossi i bendaggi, le verrà fatta indossare una speciale guaina elastocompressiva a pantaloncino corto con speciali rinforzi a sollevare il gluteo verso l’alto e mantenere la forma esattamente come voluta dal chirurgo. La guaina andra’ indossata solo durante il giorno, per un periodo di 20 giorni ed effettuerà anche un micromassaggio connettivale che permetterà anche una ulteriore riduzione della circonferenza delle cosce e un miglioramento dell’aspetto a buccia d’arancia della pelle. Un collant modicamente compressivo sarà fatto indossare solo nei casi di Lipo 3-D alle ginocchia, polpacci o caviglie. Non sono necessari massaggi linfodrenanti, anche se, qualora effettuati possono velocizzare la scomparsa dei lievi gonfiori post intervento, nè particolari accortezze: il ritorno in palestra è consigliabile non prima di 15 giorni dall’intervento, e l’esposizione al sole non prima di 30 giorni. Il risultato definitivo si potra’ osservare circa un mese dopo, e le minuscole cicatrici che residueranno saranno praticamente invisibili. I risultati di una Liposcultura 3-D sono definitivi, in quanto il modellamento ottenuto è permanente perché le cellule adipose non si duplicano, cioè non si riformano. Se quindi la paziente dovesse in futuro aumentare di peso, lo farebbe senza ripresentare i difetti che lamentava prima dell’intervento.
Professore, come per ogni tecnica ci saranno vantaggi e svantaggi anche per la lipo 3-D.
I vantaggi sono quelli di una “remise en forme” generale, di uno snellimento e slanciamento della figura con la possibilità di creare un fisico armonioso e strutturato, enorme passo avanti rispetto alla semplice aspirazione localizzata di cuscinetti, tipica della liposuzione convenzionale. Nelle aree trattate e/o sottoposte a elastocompressione per mezzo della speciale guaina si assiste poi, nel tempo, a un notevole miglioramento dell’aspetto a buccia d’arancia della cellulite, se presente, a una riduzione circonferenziale delle cosce e al modellamento dei glutei. Unico svantaggio della Lipo 3-D può essere la maggior lunghezza dell’intervento (circa 1 ora in più della tecnica tradizionale) giustificato dal maggior numero di aree trattate simultaneamente e dal maggior grado di perfezione necessaria per un vero Total Body Reshaping. Una tecnica di liposcultura superficiale sta letteralmente rivoluzionando il concetto di rimodellamento corporeo totale degli inestetismi da accumuli localizzati di grasso o cellulite. Si tratta di una vera e propria scultura del corpo in 3D, cioè in maniera tridimensionale, che porta il chirurgo a un lavoro di ritocco di tutte le minime disarmonie del corpo, fino al raggiungimento di un’armonia di forme e di proporzioni difficilmente raggiungibili con le tecniche di lipoaspirazione finora proposte. Un ulteriore affinamento della tecnica di lipoaspirazione che, ricordiamo nasce in Francia nel 1978, ma che presentava lo svantaggio di poter essere utilizzata solo in persone di età inferiore ai 45 anni e con pelle elastica. Infatti il limite della liposuzione classica era rappresentato dalla capacità di retrazione della cute che, se sgrassata in un piano profondo, tendeva a rilasciarsi. Inoltre, le cannule aspiranti utilizzate nella liposuzione erano di un diametro compreso tra i 5 e i 10 millimetri, assai grossolane cioè, e questo porto’ a numerosi risultati insoddisfacenti, a causa delle irregolarità della superficie cutanea che si venivano a creare appunto a seguito di aspirazioni effettuate con cannule di tale diametro.
Insieme al brasiliano Luiz Toledo nel 1993, un chirurgo plastico italiano, il Prof. Marco Gasparotti, Docente di Chirurgia Estetica presso l’Università di Roma Tor Vergata contribui’ a migliorare la metodica rendendola molto più precisa con l’introduzione di cannule più sottili (2-3 mm), e soprattutto intervenendo nel grasso più superficiale, appena sotto il derma. Questo permise di attuare delle lipoaspirazioni assai più precise, meno traumatiche, e sfruttare al massimo la capacità di retrazione della pelle, si’ da rendere possibile l’intervento anche a pazienti oltre i 40-45 anni di età e con pelle rilasciata. Da due anni nei maggiori congressi internazionali il Prof. Gasparotti presenta questa ulteriore evoluzione della tecnica effettuata già in più di 5.000 casi. Ecco di cosa si tratta.
Prof. Gasparotti che cos’è la liposcultura superficiale tridimensionale e che accoglienza ha avuto dalle maggiori Scuole di chirurgia estetica internazionali?
“La lipoaspirazione è stata per troppi anni considerata una semplice rimozione dei cuscinetti localizzati di grasso o cellulite presenti soprattutto ai lati delle cosce e dei fianchi, o a livello addominale, senza prendere in esame l’armonia globale del corpo femminile che è tipica della sua bellezza, e cioè quella continuità di convessità e concavità che rendono sinuosa la linea ideale della donna, proiettato il gluteo, lievemente scavato il fondoschiena e disegnato l’interno cosce con i famosi tre “triangoli di luce”: alla radice delle cosce, a metà dell’interno cosce, e al di sotto del ginocchio. Con le tecniche classiche si ottenevano riduzioni di volume e di circonferenza del punto vita, dei fianchi e delle cosce, ma senza una armonizzazione globale delle figura e soprattutto senza una ristrutturazione corporea integrata e tridimensionale. La liposcultura tridimensionale, guarda al concetto di rimodellamento completo di tutta la figura femminile, levando dove è necessario il grasso in eccesso, ma anche reintroducendolo con delle speciali siringhe dove manca, per esempio nei glutei, per ristrutturarli e farli più rotondi, più tonici, più aggressivi. Importante poi il concetto di accentuare molto il punto vita, creando cioè una concavità che accentui la convessità dei glutei, e approfondire leggermente la regione sacrale, cioè del fondoschiena, per slanciare la schiena e dare più risalto al gluteo stesso, renderlo più giovanile e proiettato.
Creare poi due leggere concavità ai lati delle cosce, permette di trasformare un gluteo poco definito, in un gluteo più rotondo e allungare letteralmente le cosce.
Molta cura viene poi data al rimodellamento dell’interno cosce e delle ginocchia, aree spesso tralasciate dal chirurgo, ma assai importanti per la bellezza di una donna. La radice delle cosce deve essere leggermente scavata come la porzione centrale tra le due cosce, e la porzione al di sotto delle ginocchia: il chirurgo deve cioè riprodurre quelle tre aree di “luce” tra le gambe proprie di un corpo atletico. L’aspirazione in un piano superficiale, cioè appena sotto la pelle poi, permette infine una retrazione guidata dei tessuti con un sollevamento dei glutei e una loro rotazione verso l’alto.
Sembra che il chirurgo plastico si affidi sempre più a quei trucchi e dettagli di tecnica che hanno portato la liposcultura a livello di vera arte del Body Reshaping, come dicono gli americani, cioè del rimodellamento corporale. Ne consegue che diviene sempre più importante la scelta del chirurgo è vero. La tecnica si fa sempre più sofisticata e può essere effettuata solo da Specialisti in Chirurgia Plastica di grossa esperienza e manualità, che la abbiano imparato in centri di alta qualificazione. Ricordiamoci inoltre che la Chirurgia Estetica deve essere affrontata con la serietà e la cautela necessarie per qualunque altro intervento chirurgico, e quindi, oltra alla scelta del chirurgo anche la selezione del paziente da operare deve essere assai meticolosa. La liposcultura, ma in genere la lipoaspirazione, non è una terapia dimagrante, ma è un modellamento corporeo di quegli accumuli di grasso o cellulite resistenti a ogni terapia fisica o regime dietetico. La paziente dovra’ quindi essere il più possibile vicino al suo peso ideale e in buone condizioni fisiche. Fondamentali poi gli esami preoperatori che comprendono un check up del sangue (emocromo, coagulazione, elettroliti, proteine, azotemia, glicemia, transaminasi, ecc.) e dell’urina, un elettrocardiogramma, un Rx del torace, e un esame doppler delle vene degli arti inferiori per escludere problemi circolatori alle gambe.
La chirurgia estetica e quindi la liposcultura dovrebbero essere effettuate preferibilmente in Cliniche dove ci sia una assistenza anestesiologica e una sala di terapia intensiva, anche per i casi più limitati, dove cioè si preveda l’intervento in anestesia locale. Non sono interventi da proporre in “studi medici” non dotati di strutture idonee: apparecchi di anestesia, stanza di preparazione all’intervento e di degenza day hospital post – intervento. Troppo spesso si sente parlare di incidenti dopo interventi di Lipo, quasi sempre dovuti a carenze nell’attrezzatura dei centri in cui sono state effettuate.
Ci descriva l’intervento. Perchè si chiama tridimensionale?
La liposcultura 3-D può essere effettuata in anestesia locale, e quindi in regime di Day Hospital o in anestesia generale o epidurale, nei casi di rimodellamenti più estesi, e prevedere quindi una notte di ricovero in clinica. Il chirurgo procede all’infiltrazione delle aree da trattare, con soluzione fisiologica e adrenalina, che permette di aspirare senza sanguinamento, mediante un sottile ago multiforo inserito attraverso una microincisione di 2,3 mm, che permette la distribuzione della soluzione acquosa e della anestesia locale in maniera uniforme e indolore. Dopo aver aspettato circa 10 minuti, tempo necessario alle sostanze per ottenere un effetto anestetizzante e vasocostrittore, si inizia l’intervento inserendo una sottile cannula di 2,5 mm immediatamente al di sotto della pelle, nel grasso sottodermico, e si praticano numerosi tunnel a scollare leggermente la pelle dal grasso sottostante. Quindi, con una speciale cannula di 3 millimetri collegata a una particolare siringa, si prelevano delle cellule di grasso che verranno poi utilizzate per riempire aree di rilasciamento cutaneo, o per ristrutturare glutei che hanno poca proiezione. Si passa così all’aspirazione delle aree che presentano i classici cuscinetti e a un vero e proprio rimodellamento manuale del grasso che rimane in sede. Come un vero scultore, da qui il termine di liposcultura, a plasmare e creare nuove curve e profili più armoniosi, ridistribuendo il tessuto adiposo residuo secondo concetti artistici, per una migliore definizione della silhouette femminile. Questo quindi il perché del nome “tridimensionale”: piccoli ritocchi ma effettuati in più aree del corpo si’ da ritoccare e migliorare per tutte le minime imperfezione che possano impedire un armonioso susseguirsi di curve e proiezioni. Il grasso così rimodellato viene poi fissato dove il chirurgo ritiene giusto mediante un bendaggio elastocompressivo, con un movimento di risollevamento dei tessuti verso l’alto. Il bendaggio viene mantenuto per 4 giorni.
Qual’è il decorso del post – intervento?
La paziente può tornare alle sue normali attivita’ lavorative già il giorno successivo all’operazione, avvertendo solo un minimo indolenzimento alle gambe e ai glutei. Rimossi i bendaggi, le verra’ fatta indossare una speciale guaina elastocompressiva a pantaloncino corto con speciali rinforzi a sollevare il gluteo verso l’alto e mantenere la forma esattamente come voluta dal chirurgo. La guaina andra’ indossata solo durante il giorno, per un periodo di 20 giorni ed effettuera’ anche un micromassaggio connettivale che permettera’ anche una ulteriore riduzione della circonferenza delle cosce e un miglioramento dell’aspetto a buccia d’arancia della pelle. Un collant modicamente compressivo sara’ fatto indossare solo nei casi di Lipo 3-D alle ginocchia, polpacci o caviglie. Non sono necessari massaggi linfodrenanti, anche se, qualora effettuati possono velocizzare la scomparsa dei lievi gonfiori post intervento, nè particolari accortezze: il ritorno in palestra è consigliabile non prima di 15 giorni dall’intervento, e l’esposizione al sole non prima di 30 giorni. Il risultato definitivo si potra’ osservare circa un mese dopo, e le minuscole cicatrici che residueranno saranno praticamente invisibili. I risultati di una Liposcultura 3-D sono definitivi, in quanto il modellamento ottenuto è permanente perché le cellule adipose non si duplicano, cioè non si riformano. Se quindi la paziente dovesse in futuro aumentare di peso, lo farebbe senza ripresentare i difetti che lamentava prima dell’intervento.
Professore, come per ogni tecnica ci saranno vantaggi e svantaggi anche per la lipo 3-D.
I vantaggi sono quelli di una “remise en forme” generale, di uno snellimento e slanciamento della figura con la possibilità di creare un fisico armonioso e strutturato, enorme passo avanti rispetto alla semplice aspirazione localizzata di cuscinetti, tipica della liposuzione convenzionale. Nelle aree trattate e/o sottoposte a elastocompressione per mezzo della speciale guaina si assiste poi, nel tempo, a un notevole miglioramento dell’aspetto a buccia d’arancia della cellulite, se presente, a una riduzione circonferenziale delle cosce e al modellamento dei glutei. Unico svantaggio della Lipo 3-D può essere la maggior lunghezza dell’intervento (circa 1 ora in più della tecnica tradizionale) giustificato dal maggior numero di aree trattate simultaneamente e dal maggior grado di perfezione necessaria per un vero Total Body Reshaping.
Approfondimento: www.liposuzione.org