Dona volume e rotondità ad un seno piccolo, poco sviluppato o svuotato. I risultati della mastoplastica additiva sono belli da vedere ma anche da toccare: grazie alle nuove protesi, il seno appare infatti naturale anche al tatto.
Mastoplastica additiva: obiettivo
Restituire volume e plasticità’ ad un seno svuotato o eccessivamente piccolo. L’intervento si propone tre traguardi principali:
- Aumentare il volume del seno qualora ci sia un insufficiente sviluppo della ghiandola mammaria (ipoplasia);
- Dare forma e volume ad un seno inesistente o troppo piccolo;
- Intervenire su eventuali asimmetrie di forma e consistenza delle mammelle, per riequilibrarne forma e rotondità.
A quale età si può fare la mastoplastica additiva?
A partire dai 18 anni. Si consiglia comunque di attendere il completo sviluppo del seno per una visione più corretta del quadro clinico. Dal 2010 è vietato per legge l’intervento alle minori di 18 anni.
Visita preliminare
Il chirurgo estetico esamina le dimensioni del seno per stabilire l’entità della riarmonizzazione, senza tralasciare le motivazioni che spingono la paziente a questo intervento. Importante è che la paziente accetti l’intervento come affermazione di libertà, di gradimento psico-fisico estrinsecato nel piacersi.
Mastoplastica additiva: Fase pre operatoria
Vengono richiesti alcuni esami clinici (transaminasi, azotemia, emocromo, glicemia e velocità di sedimentazione, elettrocardiogramma) accertanti il buono stato generale di salute. Consigliati inoltre trattamenti estetici che portino la pelle del seno alle migliori condizioni di eutrofia (nutrimento), idratazione ed elasticità.
Mastoplastica additiva: Anestesia
Per questo intervento è consigliata l’anestesia locale più neuroleptoanalgesia. Vedi: mastoplastica additiva anestesia locale
Tecnica dell’ intervento
Viene inciso, mediante il laser ad anidride carbonica, il bordo inferiore dell’ areola e creata una cavità sotto la ghiandola mammaria in cui verrà inserita la protesi. Se la ghiandola è poco sviluppata e la pelle è particolarmente trasparente, la protesi viene inserita sotto al muscolo pettorale. Se invece la ghiandola è sufficientemente sviluppata, la protesi viene posta immediatamente sotto la ghiandola e prima del muscolo pettorale. Le protesi vengono ben tollerate dal tessuto del corpo che le isola con un involucro (capsula) che si crea per reazione, in cui non esiste circolazione e pertanto nessun componente della protesi può venire in contatto con l’organismo e interferire in alcun modo con la ghiandola. La durata dell’ intervento è di 60 minuti e viene realizzato in regime di Day Hospital (circa 6 ore).
Mastoplastica additiva: post operatorio
Vengono applicati dei drenaggi ed una fasciatura con bendaggi compressivi. Il giorno successivo all’ intervento di mastoplastica additiva, vengono tolti i bendaggi ed i punti di sutura vengono coperti con cerotti speciali. Il settimo giorno viene effettuata una visita di controllo e si sostituiscono i bendaggi compressivi. I punti di sutura vengono rimossi a 12 giorni dall’operazione. Viene consigliato l’uso di un reggiseno compressivo per almeno un mese.
Cicatrici della chirurgia estetica del seno
Risultano invisibili, poichè lungo il limite tra la zona areolare e quella del rivestimento cutaneo.
Ritorno al sociale
Immediato, pur se con qualche piccola limitazione come alzare le braccia o fare movimenti bruschi con le spalle, portare pesi consistenti per 15/20 giorni; praticare sport intensi come nuoto e tennis per 2 mesi.
Consigli
Massaggi linfodrenanti post-operatori e automassaggio, in modo da evitare l’indurimento del seno causato da un “imbozzolamento” del corpo estraneo. Questo inconveniente viene evitato anche grazie all’utilizzo di protesi testurizzate.
DA SAPERE
Il seno viene sostenuto da un unico muscolo longitudinale (il grande pettorale) mentre il rivestimento cutaneo che lo avvolge fa parte della fascia anteriore del torace: ecco perché la mastoplastica additiva prevede come terreno operatorio proprio il bordo inferiore dell’areola.