Eliminare i cuscinetti con la liposuzione

Di Paola Marchi

È il metodo chirurgico più noto per eliminare cuscinetti e adiposità localizzate e oggi l’intervento viene ”declinato’ su misura a seconda della zona da trattare. In relazione alla tipologia di adipe da eliminare

La liposuzione vanta una storia molto lunga, oltre trent’anni, in cui tecnica e strumenti sono stati notevolmente migliorati. La tecnica vanta una singolare quantità di sinonimi, spesso utilizzati in contesti differenti per puro effetto “scenografico”, ma in sostanza la liposuzione (o lipoaspirazione, liposcultura, lipocontouring…) è il trattamento chirurgico che permette di asportare tramite aspirazione parte dei depositi adiposi mediante l’inserimento sottocutaneo di cannule. Questa la sintesi estrema di un intervento che richiede un’approfondita conoscenza dell’anatomia e una lunga esperienza chirurgica per evitare spiacevoli esiti estetici (irregolarità del pannicolo adiposo) e soprattutto inutili rischi. “Mediante la liposuzione viene ridotto il patrimonio complessivo degli adipociti”, puntualizza il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova: “tali cellule, una volta che l’individuo ha completato la crescita, non si riformeranno. Questa informazione, erroneamente interpretata, ha portato i più a pensare che la liposuzione sia un metodo definitivamente risolutivo per le dismorfie legate all’eccesso di adipe. I pazienti devono infatti essere informati che solo un’adeguata educazione alimentare e un sano stile di vita contribuiscono a mantenere i risultati estetici della liposuzione. Molti ignorano che, anche se il numero degli adipociti è ridotto, questi hanno la capacità di accumulare grasso fino a moltiplicare anche di 60 volte il proprio volume. Ecco perché viene richiesto al paziente che raggiunga un peso stabile prima di sottoporsi alla liposuzione e abbia imparato uno stile alimentare coerente e adatto al proprio fabbisogno”.

Le donne hanno tendenza all’accumulo di grasso nella regione del tronco, del seno e delle gambe, mentre gli uomini vedono maggiormente i “rotolini” sul ventre e sul busto. Ma la liposuzione, opportunamente pianificata e realizzata, è adatta per tutti i tipi di adipe, anche localizzata su distretti corporei “non tipici”, ad esempio il viso o la nuca (la cosiddetta “gobba di bisonte”). Una precisazione: “Molte pazienti richiedono la liposuzione per cercare di rimodellare la propria silhouette – specifica il dottor Pallaoro – senza distinguere i depositi di adipe da quelli di cellulite, che merita un discorso a parte”. La visita preliminare con la paziente è la prima, fondamentale, tappa per una liposuzione eseguita in sicurezza. “Il chirurgo esamina attentamente il tipo di adipe e la modalità di accumulo da parte del soggetto. Quindi, insieme con la paziente, viene programmato l’intervento: a seconda dell’elasticità cutanea viene determinata la quantità di grasso da aspirare e conformemente al rimodellamento desiderato, si studia la combinazione tra più liposuzioni”. Infatti, continua il dottor Pallaoro, grazie all’utilizzo di vasocostrittori come l’adrenalina, è possibile limitare la perdita di liquidi con due grossi vantaggi: rendere meno traumatico l’intervento e aumentare il volume di materiale aspirato.

Quando è consigliata la liposuzione?

Fondamentale, come accennavamo, sarà l’elasticità del tessuto cutaneo: “bisogna considerare che una volta aspirate grosse quantità di adipe, la cute avrà una certa lassità. Se i tessuti non sono adeguatamente elastici per riadattarsi ai nuovi volumi, sarà necessario programmare un intervento di lifting alla parte, in modo da eliminare eventuali eccessi cutanei”. Il disegno dell’intervento, poi, è sempre differente da persona a persona.
“Verrà chiesto al paziente di restare in piedi e poi distesa per verificare quali siano davvero le rotondità di troppo”. In questa sede verrà anche deciso dove praticare le incisioni per l’inserimento delle cannule. “Il diametro delle nuove cannule è decisamente inferiore rispetto al passato, tuttavia – precisa il dottor Pallaoro – è bene studiare accuratamente dove saranno posizionate le incisioni. Generalmente, le piccole cicatrici che ne derivano sono camuffate dalle pieghe naturali del corpo, oppure vengono praticate in zone che risultano nascoste anche con abiti succinti”. La liposuzione viene eseguita in anestesia locale accompagnata da sedazione dopo aver somministrato infiltrazioni di vasocostrittori, seguendo le tracce-guida che il chirurgo ha tracciato con un pennarello sul corpo della paziente in piedi. “L’aspirazione del grasso in eccesso – spiega il dottor Pallaoro – avviene intervenendo in maniera delicata sui diversi piani del pannicolo adiposo, a seconda del risultato estetico che si desidera raggiungere”. Non è solo la “taglia” della liposuzione, ovvero la quantità di grasso aspirabile, a differenziare i diversi tipi di aspirazione possibili. “La zona di intervento determina fortemente anche la tecnica chirurgica utilizzata e la strumentazione, in particolare il diametro delle cannule e il tipo di punta, che varia a seconda della durezza dell’adipe”.

Liposuzione: zone del corpo

Gli interventi più richiesti riguardano liposuzione di fianchi e gambe, ma anche liposuzione addominale e liposuzione di modeste adiposità localizzate sull’interno coscia, in prossimità del ginocchio o sulle braccia. “Anche in questi casi, prima dell’intervento bisognerà valutare se l’inestetismo è costituito da grasso o cellulite, perché l’approccio è differente”. Un atto chirurgico come la liposuzione è estremamente duttile e adattabile alla zona d’intervento, tanto da essere consigliata anche a chi non è propriamente definibile “grasso”, ma soffre di piccole dismorfie dovute ad accumuli inopportuni e recidivi in zone dove neanche la ginnastica riesce a intervenire. Ecco allora la realizzazione ad hoc di liposuzione alle guance, per eliminare il doppiomento, liposuzioni alla nuca, al collo o alle caviglie.
Le cannule utilizzate in questi casi sono ancora più sottili e la tecnica è più accurata. Una volta terminata la fase di aspirazione mediante le cannule inserite sottocute, viene chiusa la piccola incisione con un punto di sutura. La zona sarà poi fasciata con un bendaggio compressivo che favorisce una guarigione più rapida evitando perdite di sangue, riducendo il gonfiore e aiutando i tessuti ad adeguarsi alle nuove forme. Già dopo un paio di settimane, per una liposuzione media, sarà possibile vedere un profilo più armonioso, ma per ammirare il risultato davvero definitivo bisognerà attendere il completo riassorbimento delle normali ecchimosi. “Per questo – prosegue il chirurgo – consigliamo un ciclo di linfodrenaggio manuale che aiuterà il corpo a drenare i ristagni di liquidi”. Al giorno d’oggi la liposuzione può considerarsi sicura, visti i decenni di sperimentazione alle spalle, a patto che vengano rispettate alcune norme basilari. Riguardo alle controindicazioni l’intervento è sconsigliato a chi soffre di diabete, disturbi cardiaci e renali. Anche problemi vascolari come flebite o capillari molto evidenti sono un freno al buon esito della liposuzione. La durata media dell’intervento è variabile a seconda dell’estensione della zona da trattare. Anche se la liposuzione avviene in anestesia locale, il paziente sarà monitorato e assistito per qualche ora durante il post-operatorio ed è necessaria almeno una settimana prima di poter riprendere gradualmente le proprie attività. Mentre per esporsi al sole dovrà essere trascorso un periodo di almeno 40/45 giorni.