HairMax laser per combattere la caduta dei capelli
Di Paola Marchi
La fotobiostimolazione contrasta e impedisce la morte del follicolo pilifero e può favorire l’attecchimento dopo un trapianto
La lotta alla calvizie si arricchisce di una nuova arma. Recentemente, infatti, la FDA, la severa autorità sanitaria americana, ha approvato un dispositivo non farmacologico, un laser anticaduta, come efficace per l’arresto della caduta dei capelli e la promozione della loro ricrescita. Lo strumento si chiama HairMax LaserCombe sfrutta l’efficacia della fotobiostimolazione LLLT. Come succede di prassi, nel documento che contiene il riconoscimento, si parte definendo i campi di utilizzo e il razionale oggetto dell’approvazione. Così, per calvizie comune l’FDA intende l’alopecia androgenetica, cruccio trasversale in uomini e donne dopo la maggiore e età. Le cause genetiche cui tali condizioni vengono imputate si riferiscono al diidrotestosterone (DHT), prodotto a opera dell’enzima 5 alfa reduttasi, che si lega con l’idrogeno che, captato dai recettori presenti nel follicolo (geneticamente predeterminati), inizia il processo di distruzione del follicolo pilifero. I capelli cominciano a crescere privi di pigmenti, sempre più sottili, miniaturizzati, creando il tipico aspetto simile a debole lanugine (vellus), con eventuale presenza di prurito, infiammazione e rossore della cute.
HairMax cos’è?
Ma vediamo in cosa consiste questo particolare tipo di laser defocalizzato, chiamato LLLT, ovvero Low Level Laser Therapy, che produce sui cuoio capelluto un effetto anticaduta paragonabile a quello dei farmaci impiegati comunemente contro la calvizie androgenetica. Il dispositivo HairMax condensa in uno strumento maneggevole e robusto l’efficacia della fototerapia. Gli studi clinici hanno evidenziato che il raggio laser freddo, alla potenza corretta e a una appropriata lunghezza d’onda (appunto la LLLT), ha la facoltà di migliorare nettamente la qualità dei capelli, anche nello stato precedente alla non vitalità del follicolo. Infatti è dimostrato che la fotobiostimolazione di HairMax aumenta la vascolarizzazione periferica e il metabolismo cellulare, favorendo l’aumento di adenosintrifosfato (ATP), mentre veicola altrove il nocivo DHT. Le ricerche e i test che sono sfociati nell’approvazione di HairMax LaserComb da parte della FDA, hanno dimostrato quindi che l’utilizzo costante del dispositivo stimola la ricrescita di capelli sani anche dai follicoli più indeboliti. I capelli crescono più robusti, di un diametro maggiore, più resistenti alle prove di trazione e di aspetto più sano; per il processo delle mitosi dei tessuti stimolati dalla LLLT, pure la cute appare migliorata.
Introdotto sul mercato, HairMax Laser Comb rappresenta una reale arricchimento del panorama delle terapie contro la calvizie, efficace e privo di controindicazioni. Il fatto che si tratti del primo prodotto non farmaceutico per la ricrescita dei capelli ad aver ottenuto l’approvazione dell’Agenzia americana che aveva rilasciato l’autorevole imprimatur solamente a due farmaci, Propecia e Minoxidil, da il segno dell’importante novità che è stata resa possibile solo da numerosi studi clinici. Le prove della efficacia di HairMax LaserComb nel trattamento dell’alopecia, sono state condotte secondo la modalità di uno studio multicentrico in doppio cieco controllo placebo. Lo studio, della durata di sei mesi, ha visto la partecipazione di volontari, tra i 26 e 76 anni di entrambi i sessi, che presentavano capelli assottigliati e problemi di diradamento.
Al termine della ricerca, il 94,4% dei partecipanti ha visto un miglioramento del quadro clinico. In particolare, l’84,2% di essi ha notato una rilevante ricrescita con un incremento medio del 45% del numero dei capelli. Tali dati hanno convinto che HairMax sia un metodo efficace su due fronti: nel controllo della perdita dei capelli e nella stimolazione dei follicoli da cui derivano nuovi capelli sani e visibilmente più forti. Le immagini dello studio mostrano una foto macro ingrandita di una porzione di cuoio capelluto del diametro di 1 cm, realizzata nelle zone più problematiche per la calvizie: le tempie e il vertice del capo. Molti chirurghi estetici americani hanno visto nella terapia laser contro la calvizie, una possibilità in più anche dopo il trapianto di capelli.
Cosa che è immediatamente stata riconosciuta anche in Italia dagli specialisti di HSD, la divisione tricologica che fa capo al Chirurgo padovano Carlo Alberto Pallaoro, che da anni opera nel campo della chirurgia plastica d’avanguardia. ”Il dispositivo laser HairMax – riferiscono gli specialisti – si è dimostrato utile anche a seguito dell’autotrapianto, che però resta l’unico modo per ripristinare un follicolo attivo in luogo di uno all’ultimo stadio di alopecia. L’impiego di HairMax dopo la chirurgia tricologica favorisce una guarigione più rapida della cute, limita l’effetto di shock loss e promuove la ricrescita delle unità follicolari trapiantati”. A questi effetti si aggiungono poi i benefici della LLLT sul cuoio capelluto, che risulta meno arrossato e si normalizza più velocemente.
Approfondimenti: www.pallaoro.it/calvizie/calvizie.htm