Cicatrici meno visibili
di Monica Alberti
Non solo tecniche chirurgiche sempre più perfezionate e strumentazioni di alta tecnologia: la moderna chirurgia estetica punta ora sulla minore visibilità degli esiti cicatriziali attraverso incisioni minime, posizionate prevalentemente lungo le pieghe naturali di viso e corpo, ed innovative procedure di sutura.
Il chirurgo estetico? Uno stilista del corpo umano! Nel suo lavoro di “taglia e cuci”, un pennarello dermografico sostituisce il gessetto da sartoria, bisturi e raggio laser soppiantano le classiche forbici, innovative graffette prendono il posto di ago e filo. Il tutto per creare o riportare “a misura” un vestito realizzato con un tessuto eccezionale: la nostra pelle. Come ogni capo di alta sartoria che si rispetti, anche il rimodellamento chirurgico dovrà presentare “cuciture” di squisita fattura, difficili da rilevare e non fastidiose da indossare. Solo così è possibile raggiungere una disinvoltura nell’apparire, che è sinonimo di armonia estetica.
Cicatrici e chirurgia
In alcune culture tribali le cicatrici hanno valenza iniziatica od ornamentale (pensiamo al rito della scarificazione, riproposto dalla cultura metropolitana attraverso tatuaggi e piercing). In generale, la cicatrice è la traccia del nostro vissuto: ogni solco della nostra pelle è inesorabilmente collegato ad un piccolo o grande trauma del passato. Per tale motivo, nella nostra società occidentale, rifiutiamo doppiamente le cicatrici: perché scalfiscono l’armonia estetica della pelle e perché ricordano costantemente un evento che vorremmo non fosse mai avvenuto o quanto meno desidereremmo dimenticare. La paura della visibilità delle cicatrici è una costante anche in chirurgia estetica. “La domanda più frequente che mi pongono i pazienti – riferisce il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in Chirurgia Plastica a Padova – è se e quanto l’esito cicatriziale penalizzerà il risultato estetico dell’intervento. L’ansia legata a questa domanda è talmente forte da oscurare in alcuni casi il chiarimento di altre questioni legate all’intervento, come la sicurezza chirurgica, il tipo di anestesia, le modalità del post operatorio”. Sul versante opposto, vi sono invece pazienti che sembrano ignorare il fatto che anche la chirurgia estetica può lasciare dei segni più o meno estesi: sono quelli che, a rimodellamento ottenuto, incorrono maggiormente nel rischio di delusione proprio per non aver messo in conto anche gli inevitabili risvolti delle incisioni. “Allora occorre fare più chiarezza – ribadisce il dottor Pallaoro – e dedicare nel corso della visita preliminare un piccolo excursus sulle cicatrici che causerà l’intervento ed eventualmente sulle possibilità di farvi fronte”. Rispetto al passato, le cicatrici post chirurgia estetica risultano ad ogni modo più ridotti, sottili e spostati leggermente rispetto alla sede “tradizionale” in modo da farli combaciare nell’ambito del possibile con le pieghe della pelle. Piccoli accorgimenti che rendono il rimodellamento esteticamente più apprezzabile proprio per il suo risultato naturale. Giusto come diceva Antoine de Saint-Exupèry: “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Cicatrici da chirurgia risultati
L’evoluzione delle tecniche chirurgiche si è concentrata su incisioni minimaliste, praticate per lo più su punti nascosti. Tali incisioni danno luogo a cicatrici, per la maggior parte, esteticamente non rilevanti o comunque trattabili con la microchirurgia a due mesi dall’atto chirurgico. Ecco, in sintesi, gli apporti che hanno consentito il ridimensionamento ai minimi termini degli esiti cicatriziali in chirurgia estetica:
Laser Co2 pulsato
Il suo precisissimo raggio consente incisioni sottilissime con riduzione al minimo del sanguinamento.
Punti d’incisione
Ove possibile, le incisioni vengono spostate – rispetto alla procedura tradizionale – in modo da essere nascoste alla vista o comunque dirottate in un punto più accessibile per la successiva asportazione delle cicatrici provocate.
Skin Stapplers
Per cicatrici di buona fattura, in luogo del tradizionale filo di sutura, si ricorre alle skin stapplers, innovative graffette che procurano un adeguato avvicinamento dei lembi contrapposti, evitando così un raggrinzimento della cicatrice.
Cicatrici: microchirurgia
In caso di rilassamenti contenuti, viene preferito al lifting tradizionale il lifting microchirurgico ideato dal dottor Carlo Alberto Pallaoro e realizzato con un innovativo drill, Trilix, in grado di praticare microasportazioni di derma senza lasciare segni esteticamente rilevanti. Il Trilix viene impiegato anche nel post chirurgia, per un’asportazione degli esiti cicatriziali (Micro chirurgia estetica delle cicatrici).
Tipi di cicatrici
Cicatrici lifting viso
Il ringiovanimento del viso viene oggi realizzato con un maggiore rispetto per l’estetica dei risultati. Le incisioni sono di precisa lunghezza e con un’inclinazione più accentuata nella zona temporale per una maggiore trazione (risollevamento) ed una minore visibilità cicatriziale. Il risollevamento muscolo-cutaneo avviene inoltre seguendo un adeguato vettore. L’incisione della regione temporale è praticamente nascosta dai capelli, mentre quella praticata in sede anteroauricolare – l’unica visibile – è comunque trascurabile in quanto segue perfettamente il margine dell’orecchio. Una novità riguarda anche l’incisione dietro l’orecchio: segue perfettamente la piega retroauricolare e raggiunge la nuca rimanendo strategicamente nascosta tra i capelli.
Cicatrici lifting del seno
La mastopessi (ovvero il risollevamento chirurgico del seno) lascia una cicatrice a forma di “T” rovesciata. Se quella circolare si confonde benissimo con il contorno dell’areola e quella orizzontale coincide perfettamente con la piega sottomammaria, l’unica cicatrice in bella vista risulta essere quella verticale (dall’areola al solco sottomammario). Si tratta di una cicatrice destinata ad attenuarsi con il tempo e comunque asportabile – a due mesi dalla mastopessi – con la microchirurgia estetica. Al riguardo va precisato che adeguate misurazioni del grado di ptosi consentono di ridurre la lunghezza delle incisioni e, di conseguenza, la visibilità degli esiti cicatriziali.
Cicatrici addominoplastica
L’incisione della dermolipectomia addominale risulta oggi discreta, al punto da poter essere nascosta anche da uno slip di ridotte dimensioni. Adeguate valutazioni del rilassamento addominale consentono di poter stabilire la sede ideale delle incisioni: a livello pubico, in caso di ptosi modesta; lungo la piega addominale, in caso invece di ptosi più marcata. La considerazione del sistema superficiale di fasce ed il risollevamento trasversale dei fianchi favoriscono ora una buona qualità cicatriziale, che si traduce in un miglioramento estetico del rassodamento addominale. Anche dopo la dermolipectomia è possibile intervenire con la microchirurgia estetica per l’asportazione della cicatrice, sottilissima ma comunque piuttosto estesa.
Cicatrici lifting seno
La mastopessi (ovvero il risollevamento chirurgico del seno) lascia una cicatrice a forma di “T” rovesciata. Se quella circolare si confonde benissimo con il contorno dell’areola e quella orizzontale coincide perfettamente con la piega sottomammaria, l’unica cicatrice in bella vista risulta essere quella verticale (dall’areola al solco sottomammario). Si tratta di una cicatrice destinata ad attenuarsi con il tempo e comunque asportabile – a due mesi dalla mastopessi – con la microchirurgia estetica.
Al riguardo va precisato che adeguate misurazioni del grado di ptosi consentono di ridurre la lunghezza delle incisioni e, di conseguenza, la visibilità degli esiti cicatriziali.
Cicatrici lifting glutei
Anche il risollevamento dei glutei richiede un’incisione piuttosto estesa, migliorata comunque negli ultimi tempi sia in termini di posizione (rientra nel bordo di uno slip) che di dimensioni. L’incisione tradizionale è stata sostituita da un’incisione “a farfalla”, che tiene conto delle differenziate possibilità di trazione, favorendo di conseguenza una più dolce guarigione ed una cicatrice più sottile e lineare. La moderna torsoplastica risulta decisamente meno invasiva e deturpante rispetto al passato, tanto più che con la microchirurgia estetica oggi è possibile ottenere un rassodamento dei glutei privo di esiti esteticamente rilevanti sia in sede chirurgica (ricorrendo al lifting microchirurgico, possibile in caso di rilassamento contenuto), sia in sede post operatoria (ricorrendo al Trilix per la microasportazione degli esiti cicatriziali).
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