Chirurgia estetica gratificante e sicura

Dottor Fabio Massimo Abenavoli

La Chirurgia Plastica Estetica e’ a tutti gli effetti una branca chirurgica che presuppone, per il singolo caso clinico che si presenta, una scelta ed una applicazione perfetta della tecnica chirurgica più adatta. L’ovvietà di tale assunto viene meno quando, da alcune parti si commenta o si vuole trasmettere, che gli interventi di chirurgia estetica siano meno rilevanti rispetto ad interventi di chirurgia generale o altra chirurgia al fine di ridurre la preoccupazione dei potenziali pazienti. I risultati poi sono poco gratificanti per il medico e per i pazienti che una volta operati, non essendo stati ben preparati ed informati precedentemente, avranno una memoria dell’intervento subito spesso negativa . Gli stessi risultati quindi saranno limitati in termini di soddisfazione per il paziente che, sentendosi ingannato una volta, immaginerà che lo stesso risultato ottenuto sia insufficiente.
A questo problema si ovvia con una corretta informazione del paziente nel preoperatorio ed utilizzando delle tecniche e procedure che realmente siano poco traumatizzanti e che al contempo consentano di ottenere risultati gratificanti. Per esempio se noi consideriamo quale e’ la preoccupazione maggiore per un paziente o parente di paziente che desidera sottoporsi ad un intervento di lipoaspirazione sappiamo subito che due sono i timori e cioè: il tipo di anestesia scelta ed il pericolo, per il proprio benessere, insito nella stessa tecnica di lipoaspirazione. Quanto all’anestesia, attualmente, possiamo tranquillizzare il paziente poiché è possibile effettuare la lipoaspirazione, cosi’ come la maggioranza degli interventi di Chirurgia Plastica Estetica, con utilizzo di anestesia locale e sedazione. Il paziente cioe’, dopo essere stato monitorizzato con apparecchi che verificano la frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue e pressione arteriosa, viene sottoposto, da parte dell’ anestesista ad una sedazione che, attraverso dei farmaci specifici consente al paziente di eliminare l’ansia per l’intervento che sta per subire e di sentirsi a proprio agio anche in sala operatoria. L’utilizzo poi dell’anestesia locale, infiltrata tramite appositi aghi, consente di non avvertire dolore durante l’intervento stesso. A conclusione dell’intervento il paziente viene portato in camera e dopo alcune ore ( Day Hospital) o al mattino successivo torna alla propria abitazione. Con questa metodologia e’ quindi possibile effettuare quasi tutti gli interventi chirurgici senza necessità di ricorrere all’ anestesia generale che, per quanto sicurissima, e’ sempre fonte di preoccupazione per i pazienti. E’ tipico infatti sentir dire: io vorrei operarmi al ….. ma la paura dell’anestesia generale mi impedisce di farlo.Quanto poi al pericolo della stessa lipoaspirazione va detto che i rischi sono estremamente bassi. Infatti, attualmente si utilizzano cannule da aspirazione di piccolo diametro che riducono quasi a zero il rischio di produrre e mandare in circolo emboli “grassi”. L’osservanza poi di alcune regole, offrirà ulteriori garanzie di riuscita. Trattandosi infatti sempre di un intervento chirurgico, va effettuata in una sala operatoria “vera”, sterilmente e con l’anestesista sempre presente. Il volume di tessuto adiposo da aspirare non dovrebbe essere superiore al 5% del peso corporeo del paziente ed anche se alcuni Colleghi asportano numerosi litri di grasso, tali trattamenti dovrebbero essere episodici non essendo la lipoaspirazione nata e sviluppatasi come una tecnica di dimagrimento ma come chirurgia di rimodellamento abbinata quindi all’ impegno della paziente, dopo l’intervento chirurgico, di sottoporsi ad un regime alimentare bilanciato ed ad attività fisica.

Anche il postoperatorio e’ importante, il programmare, nei giorni immediatamente successivi all’ intervento chirurgico, una dieta apposita, ricca di calorie, sali minerale e proteine, consentirà un recupero rapido con un ritorno quasi immediato alle proprie attività lavorative.

Anche gli interventi di rimodellamento del seno, o dell’addome possono essere effettuati con tale tipo di approccio chirurgico. E’ infatti solo necessario, da parte del Paziente, una certa collaborazione durante le varie fasi della chirurgia, da parte del Chirurgo una certa pazienza ed una conoscenza esatta dell’anatomia in modo da anestetizzare correttamente le aree da operare insieme ad una perfetta armonia con l’Anestesista in modo da creare una vera Equipe con spirito ed obbiettivi comuni.

Quanto infine alla tecnica da utilizzare, anche in questo caso e’ necessario avere una perfetta intesa con il paziente. E’ infatti perfettamente inutile ed illogico parlare di nuove e miracolose tecniche se le condizioni locali del paziente stesso e le sue esigenze sono diverse da quelle ottenibili con tali tecniche. Non esiste infatti una tecnica per tutti i casi ma esistono le tecniche piu’ appropriate per i singoli casi che, quando ben eseguite, gratificano il Paziente ed il Chirurgo. Si parla, per esempio, di “piccola” cicatrice per il rimodellamento del seno senza tenere conto che una piccola cicatrice va bene per un seno piccolo e poco sceso o per un seno che necessità unicamente di collocazione di protesi mammarie per aumentarne il volume. In questi casi infatti e’ facile ottenere un magnifico risultato con una cicatrice di 3-4 centimetri nascosta nell’ascella o sull’areola.
Quando pero’ incontriamo una signora con un seno troppo prosperoso e molto sceso che, giustamente, desidera ridurlo e sollevarlo, promettere la stessa cicatrice e’ ingannevole.

Chirurgia Estetica quindi sicura, informata e gratificante per il Chirurgo e per il Paziente quando le regole che si seguono sono quelle seguite in qualsiasi tipo di Chirurgia e quando si informa il Paziente correttamente dei pro e contro anche a rischio di non operarlo.

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