La chirurgia estetica genitale ovvero della vagina

La chirurgia estetica amplia la sua azione fino all’intimità. Interventi di chirurgia vaginale possono risolvere piccoli ma imbarazzanti problemi facendo ritrovare il piacere di un rapporto vissuto con serenità. A tutte le età

Perchè una donna dovrebbe pensare ad un rimodellamento estetico di una zona così intima e non esposta come l’area genitale? Negli ultimi tempi le richieste di questo tipo sono crescenti e a testimoniare la cosa è il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova: “Le motivazioni che spingono una donna a chiedere il rimodellamento estetico della vagina sono soprattutto di tipo psicologico. Come si può intuire – riferisce il dott. Pallaoro – se una persona prova un grande imbarazzo nei confronti del proprio corpo o di una specifica parte di questo, tenderà a non esporla mai, a nasconderla e nascondersi, con conseguenza negative sulla psiche e relative inibizioni eccessive nel comportamento sociale.

Lo stesso vale per la zona vaginale: la donna può soffrire anche molto per alcune dismorfie che causano ripercussioni pesanti sul rapporto con sè e, ancor più, con il partner, anche in ambito coniugale. Inoltre, molto difficilmente ci si rivolge al proprio medico di famiglia per discutere e per risolvere la cosa e in genere una donna ha difficoltà a trovare una soluzione, con il solo esito – negativo – di mantenere in silenzio il proprio imbarazzo”. Un rimedio può oggi venire dalla chirurgia estetica in maniera rapida e discreta, in giornata e senza ricovero ospedaliero. Queste le diverse possibilità. La vaginoplastica è l’intervento (o la combinazione di mini interventi) studiato per eliminare alcune dismorfie congenite, acquisite o che fanno seguito a interventi chirurgici alla zona (il più frequente è l’episiotomia) o ad eventi come il parto naturale. A richiedere questa particolare tecnica sono donne, anche giovani, che desiderano recuperare fiducia nel proprio corpo sentendosi “normali” e a posto anche nella zona più intima.

Il primo fattore che deteriora l’integrità e l’aspetto originario dei tessuti resta comunque l’età, che rilassa la cute e la parte mucosa che, di conseguenza, appare flaccida e in eccedenza. Altra causa che provoca il cambiamento dell’aspetto genitale è senza dubbio il parto, che può lasciare asimmetrie nelle piccole labbra, irregolarità nella loro forma e nell’orifizio vaginale. Molto spesso poi, per facilitare il parto, viene praticata l’episiotomia, un’incisione chirurgica nella zona che può residuare una cicatrice non lineare, ipertrofica o fastidiosa. La vaginoplastica comprende anche l’eventuale rimozione del tessuto cicatriziale. Anche leggere imperfezioni estetiche di altro genere possono minare la serenità del rapporto con la propria genitalità. “è il caso di inestetismi come l’eccessiva prominenza della regione pubica data da un particolare accumulo adiposo nella zona, fatto rapidamente risolvibile con una micro liposuzione che modella ad hoc senza lasciare segni evidenti – aggiunge il dott. Pallaoro – ma può verificarsi anche il caso opposto: con l’età alcuni volumi si svuotano, compresi quelli esteticamente apprezzabili, come il monte di Venere, cioè il pube. Un lipofilling studiato con attenzione rimodella e restituisce il turgore e la compattezza perduti”.

La chirurgia estetica vaginale:

Il ringiovanimento

Come tutti i tessuti del corpo, anche quelli vaginali – struttura muscolare, cutanea e mucosa – sono destinati a perdere tonicità e compattezza con l’avanzare dell’età. La particolarità della procedura laser per il ringiovanimento vaginale è la percentuale di successo dell’intervento. Molte donne desiderano un intervento che risolva i piccoli problemi legati all’invecchiamento di questi tessuti: condizioni d’incontinenza in particolari situazioni (sotto sforzo, starnutendo, ridendo…), ma anche calo del piacere durante un rapporto sessuale. In capo a meno di un’ora l’intervento può tonificare la struttura vaginale interna ed esterna”.

Pube “grassotello”

Per una questione fisiologica, il grasso può concentrarsi nella regione pubica creando un evidente dislivello. In questo caso si può provvedere ad una lipoaspirazione localizzata, realizzata in anestesia locale, attraverso un’incisione di un paio di millimetri. Rimosso il grasso in eccesso che sormonta il monte di Venere, il pube ritroverà un profilo più armonioso e sensuale. Spesso tale accorgimento viene realizzato simultaneamente alla lipoaspirazione dell’addome

.…o eccessivamente “ossuto”

Con l’avanzare dell’età, molti depositi adiposi vengono riassorbiti e perdono rotondita’. è anche il caso del pube, che senza l’adeguata percentuale di grasso sopra il monte di Venere, non ha più l’aspetto turgido di quello di una ragazza. “In questo caso – chiarisce il dottor Pallaoro – l’intervento consigliato è il lipofilling della zona. In anestesia locale viene prelevata una certa quantità di grasso dalla paziente stessa in un punto nascosto. Successivamente, lo stesso grasso prelevato e purificato, viene riposizionato sul pube, conferendo una nuova discreta rotondita’”. Trattandosi di materiale autologo, cioè proveniente dal soggetto stesso, l’adipe iniettata non subira’ rigetto. Anche questo intervento è breve e avviene in regime di day surgery.

Simmetria e giusta proporzione

Si sente parlare di “sex design”, quasi la chirurgia estetica dei genitali sia un intervento che riguarda esclusivamente la qualità di una prestazione sessuale. Ma non è sempre cosi’. Ci sono fattori che nel corpo umano sono canoni assodati e universali, come la simmetria. Il concetto vale anche per gli organi genitali: le donne sono molto sensibili in questo senso, avvertono che c’è qualcosa di sbagliato se notano una asimmetria. In genere l’intervento richiesto riguarda le piccole labbra, che vengono rese simmetriche grazie a una precisa incisione laser. Il ritorno a casa avviene poco dopo l’intervento. L’unico accorgimento sarà quello di evitare movimenti delle gambe (ginnastica) e una particolare attenzione all’igiene per favorire la cicatrizzazione senza rischio di infezioni, considerando l’umidita’ costante della zona. Anche la dimensione stessa delle piccole labbra può dare fastidio “e non solo esteticamente – conclude il chirurgo – se queste sono troppo lunghe e pendenti, infatti, oltre che imbarazzare in presenza di un partner, possono rendere doloroso o fastidioso il rapporto sessuale. Anche molte attività possono diventare scomode con questo piccolo grande difetto, come andare in bicicletta. L’intervento di riduzione è semplice e molto rapido grazie all’impiego del laser. Si risolve in pochi minuti dopo un’anestesia locale e una piccola incisione che guarira’ in breve senza lasciare tracce. Dopo il parto in Italia, al momento del parto, la maggioranza delle donne vengono sottoposte a episiotomia, circa il 60-70%. L’episiotomia è l’incisione chirurgica della pelle e dei muscoli del perineo nella parte posteriore della vagina e viene praticata quasi di routine durante il primo parto, per prevenire danni al neonato e lacerazioni maggiori che sarebbero difficili da suturare. La chirurgia estetica può intervenire anche in questo caso, correggendo sia la cicatrice (asportando il tessuto danneggiato) sia per riportare a condizioni normali l’apertura della vagina. Molto spesso, infatti, in seguito al parto e all’episiotomia (ma anche all’età), l’apertura può risultare ingrandita o asimmetrica.