La storia della sanità a Verona è piuttosto antica. Già prima dell’anno mille erano diversi gli ospizi cittadini in cui trovavano ospitalità i malati, tutti gestiti da ordini religiosi. Bisognerà aspettare però il 1914, per l’inaugurazione dell’ospedale Alessandri, la prima vera struttura ospedaliera pubblica. Terminata la prima guerra mondiale, si rese necessario adottare una nuova struttura, capace di accogliere una maggiore mole di malati e fu scelto per la sua edificazione il terreno attiguo all’Alessandri, che si chiamò Borgo Trento, prendendo il nome dall’area in cui fu costruito. Inaugurato il 13 settembre 1942 da Benito Mussolini, l’anno successivo il nosocomio fu requisito dai tedeschi e i pazienti furono trasferiti in Via Moschini dove vi era la “maternità” e nell’Ospedale Militare di Santo Spirito. Risale agli anni ‘60 l’edificazione del nuovo Policlinico in Borgo Roma dove venne collocata anche la Clinica Universitaria. Nel 2008 nacque l’“Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona”, una realtà di riferimento per tutta la regione Veneto, riconosciuta quale Centro sanitario di livello nazionale di alta specializzazione per le attività che vengono svolte in diversi settori della ricerca, dell’assistenza e della formazione. Al suo interno vi operano oltre 5.000 dipendenti tra medici ospedalieri e universitari, infermieri, operatori sanitari, personale tecnico/professionale e addetti al settore amministrativo, dislocati tra le due sedi che la compongono ossia quella di Borgo Roma e quella storica di Borgo Trento. Ed è proprio qui che nel 1968 che fu fondata la Clinica Dermatologica oggi diretta dal Prof. Giampiero Girolomoni cui abbiamo rivolto alcune domande.

Girolomoni,
Direttore Clinica Dermatologica,
Verona
Da quando dirige la Clinica Dermatologica e quali sono i punti di forza del reparto?
Sono ormai 12 anni, dal 2004. Il centro è ad alta specializzazione soprattutto per le malattie infiammatrie e immunologiche, tanto che accogliano ogni anno almeno 80.000 pazienti.
Quanti sono quelli affetti da psoriasi che visitate annualmente?
Diciamo che ogni anno vediamo all’incirca 3.000 persone affette da psoriasi ma la stima è approssimativa, anche perché comunque seguiamo il paziente durante tutto il suo ciclo di cure. Dell’intera popolazione di malati almeno la metà è composta da pazienti in regolare follow up , che vengono visitati ogni 3-6 mesi.
Quali sono i tipi di psoriasi riscontrati più frequentemente?
Prevalgono certamente la psoriasi a placche di media o alta gravità. Circa il 40% dei pazienti che visitiamo è affetto da artropatia.
Ha notato un incremento nel numero dei pazienti in questi anni e se sì a cosa crede che sia dovuto?
Sì, un incremento c’è stato. Le cause sono secondo me diverse: un maggior passaparola tra i pazienti, l’indirizzamento verso la nostra struttura da parte dei medici di base che collaborano assiduamente e in continuità con noi e probabilmente anche una maggiore informazione mediatica sulla malattia.
A proposito del rapporto con gli altri medici…
Come detto è ottimo con il medico di famiglia che indirizza verso di noi, naturalmente, i casi più gravi di psoriasi. Sono molto profiqui anche con i professionisti delle altre branche della medicina con cui abbiamo una linea diretta. In particolare con i reumatologi, con cui facciamo ambulatorio congiunto per i pazienti con artrite e con gli endocrinologi per i diabetici. Ma anche con i gastroenterologi per i pazienti con epatite virale. Vede, cerchiamo di alleviare le problematiche inerenti la gestione della malattia per i nostri pazienti in tutti i modi. Per questo abbiamo dei canali diretti con ogni altro specialista (ematologo, chirurgo plastico, radioterapista) e quando occorrono approfondimenti siamo noi che indirizziamo i pazienti dal collega di riferimento fissandogli un appuntamento.
Quali cure effettuate nel centro?
Tutti tipi di cura disponibili in Italia, inclusa terapia medica con farmaci biologici e la fototerapia. Ma, ci tengo a precisare, che questo vale per tutte le patologie dermatologiche che ci si presentano.
Come si accede alla Clinica?
La clinica è collocata fisicamente presso il padiglione geriatrico al V piano lato mameli, dell’Ospedale di Borgo Trento. Per poter accedere alle visite bastano un’impegnativa del medico curante e la prenotazione. L’appuntamento si può prendere fisicamente, telefonicamente, via fax ma anche via mail (più del 20% delle visite vengono prenotate con questa modalità) e così il paziente risparmia tempo.
Da quanti medici è composta l’equipe della clinica?
Abbiamo un’ottima squadra composta da 4 universitari (1 prof. ordinario, 1 prof. associato e 2 ricercatori), 3 ospedalieri; più 4 gettonisti e 14 specializzandi.
Da quanti ambienti è formata la clinica?
Ci sono 12 ambulatori, una sala infusione, un ambulatorio chirurgico e una sala chirurgica, due unità di fototerapia servizio di allergologia, ambulatorio malattie sessualmente trasmesse, oncologia ecc….
Che rapporti ci sono con le associazioni dei malati e dei familiari?
Principalmente con l’ADIPSO, con cui esistono rapporti di collaborazione da almeno 15 anni e direi che sono ottimi.
Per quanto riguarda l’aggiornamento?
È un aspetto che curiamo molto e infatti costantemente organizziamo corsi e convegni locali nazionali e internazionali, formazione per medici di famiglia, pediatri, dermatologi etc. A volte si svolgono in clinica altre nel quartiere fieristico o in albergo.
CUP AOUI Verona
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Visite:
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sabato dalle ore 8.00 alle 13.00
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