di Giorgio Maggiore

Aldo D’Amore, Bruno Brunetti, Annamaria
Cataldo e Francesco Musumeci
Questa volta il nostro viaggio nelle strutture di eccellenza per la cura della psoriasi presenti sul territorio nazionale ci ha portato all’Ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. Il reparto di dermatologia è diretto dai dottori Bruno Brunetti e Francesco Musumeci, specialisti in dermatologia e venereologia ai quali abbiamo posto alcune domande.
Potete dirci da quando è attivo il vostro reparto?
Il reparto di Dermatologia a Battipaglia è attivo sin dai primi anni ‘80. Un periodo piuttosto lungo in cui siamo orgogliosi di dire che abbiamo portato all’eccellenza il nostro reparto, grazie anche alle ottime collaborazioni con altri settori della medicina e all’interessamento della ASL che ha favorito in molti modi la preparazione professionale del personale dedicato. Negli anni ci siamo quindi specializzati in tumori cutanei, malattie a trasmissione sessuale psoriasi e allergologia cutanea professionale. Oggi il reparto conta oltre a noi due responsabili, anche sull’infermiera Annamaria Cataldo, vero punto di riferimento della struttura, l’infermiere Pietro De Luca, l’OSS Concetta Del Regno e altri collaboratori esterni che partecipano quando ve ne è bisogno e sono coinvolti.
Parlate di collaborazioni, potreste chiarire il concetto?
Certamente. Il nostro reparto collabora attivamente da circa 12 anni con quello di chirurgia, ma né è attiva una anche con quelli di reumatologia e di rianimazione, cardiologia, ecc. Insomma una rete di professionisti che ha come uno dei punti di riferimento il medico di base che oltre a indirizzare il paziente affetto da patologie dermatologiche verso il nostro centro, svolge anche l’insostituibile ruolo di monitorare per quanto possibile lo sviluppo della patologia.
Qual è il percorso di un paziente affetto da psoriasi che si rivolge a voi?
Si tratta di un percorso protetto che inizia quando il paziente effettua i primi esami. Il reparto è aperto due giorni alla settimana e non vi è lista di attesa. Solitamente la mattina ci si occupa dei nuovi pazienti e si visionano i progressi di quelli in terapia. Una volta fatta la diagnosi il paziente viene seguito in un ambulatorio specializzato o attraverso l’ambulatorio di dermatologia generale. Appena fatti tutti gli accertamenti del caso si inizia con la cura che segue l’iter previsto a livello regionale, ovvero l’applicazione di formulazioni topiche, la fototerapia sino alle prime infusioni dei farmaci sistemici che di solito vengono eseguite nel reparto di rianimazione per consentire un monitoraggio costante del paziente, dall’inizio della somministrazione del biologico sino al periodo immediatamente successivo. Un accorgimento che ci rende forse unici sul panorama nazionale. In particolare il personale del reparto di rianimazione oltre a essere stato informato delle diverse procedure di somministrazione, è sottoposto anche a corsi di aggiornamento professionale in modo da garantire la massima attenzione e prestazioni adeguate ai malati. Ogni tre o quattro mesi, invece, si rifanno gli esami per controllare gli esiti delle cure e magari correggere eventualmente il tiro.
Quanti pazienti affetti da psoriasi avete assistito in questi anni e quanti ne seguite ogni anno?
è davvero complicato fare una stima. Diciamo che ogni anno seguiamo circa 500 pazienti. Difficile anche fare delle statistiche sulle tipologie di pazienti. Diciamo che si rivolgono a noi pazienti di qualsiasi età e sesso, affetti da forme elementari di psoriasi sino a quelle più gravi e complesse.
Avete notato un incremento di tali numeri negli ultimi anni e se sì da cosa credete che dipenda?
Un incremento c’è stato e non dipende solo dalla maggiore consapevolezze della malattia e la maggiore informazione sulle cure disponibili e sui centri specializzati. Credo che l’aumento della patologia psoriasica sia dovuto in primis alla decadenza dei tempi. Vi è di fondo una problematica ambientale, ovvero il maggiore inquinamento, le crescenti allergie ecc., e una di tipo sociale, le cui cause vanno rintracciate in un aumento dello stress, ritmi più veloci che spesso si traducono in una minore soddisfazione personale e quindi maggiore instabilità psicologica.
A proposito di psicologia, che tipo di supporto date al paziente e in che modo quest’ultimo vive la sua malattia?
La psoriasi è naturalmente un tipo di patologia fortemente limitante, soprattutto a livello sociale visto che coinvolge l’estetica dell’individuo. Nel nostro piccolo oltre a cercare di individuare le cause dell’insorgenza del fenomeno e cercare di limitarne le evidenze applicando terapie personalizzate, tentiamo anche di instaurare un rapporto amicale con il paziente, dimostrando comprensione e offrendo tutta l’assistenza di cui necessita. Il medico non deve essere visto come un operatore freddo ma come una figura con cui è possibile confidarsi e assolutamente di cui non si deve avere timore in quanto il suo ruolo principale è quello di aiutare chi soffre.
Tuttavia non sempre il dermatologo è a disposizione 24 ore su 24 del paziente, in che modo allora il medico di base può aiutare il professionista?
La specialistica ambulatoriale qui funziona molto bene, fortunatamente, e ritengo che il medico di base costituisca la prima sentinella sul territorio capace d individuare il problema e indirizzare da noi il paziente che abbisogna di cure specialistiche. La rete di professionalità cui accennavo prima, si attiva proprio nel momento in cui ci si rivolge al proprio medico di fiducia. Certo affinché tutto vada per il meglio c’è bisogno anche di una formazione e informazione di base adeguata. Per questo siamo attivi nell’organizzazione di congressi e incontri tra le diverse figure professionali, come quello che stiamo organizzando per settembre e che vedrà coinvolti reumatologi, internisti e medici di base. Infine il medico di base è indispensabile anche per il controllo a lungo termine del decorso sella patologia.
C’è un’unica filosofia di lavoro nel vostro gruppo?
Si, fortunatamente, si. L’aver coinvolto anche altri reparti come quelli di rianimazione e il supporto costante della Asl ha reso il nostro centro per la cura della psoriasi sicuramente molto efficiente a favore di un miglior approccio alla patologia e quindi un migliore servizio verso i pazienti.
Ospedale S. Maria della Speranza
Via Fiorignano, 1 – Battipaglia
Unità Operativa Dermatologica
Direttori: Dott. Francesco Musumeci – Dott. Bruno Brunetti
Tel. 0828.674383 – 0828.674204
Giorni di visita per pazienti psoriasici: martedì e giovedì dalle ore 08:00 alle ore 12:00