Check-up cutaneo in estetica

Il check up cutaneo controlla lo stato della pelle per prevenirne l’invecchiamento e per mantenerla piacevole e sana

i racconta che un famoso pittore del Settecento si vide rifiutato un quadro, e il relativo compenso, perché nel ritratto aveva colpevolmente dimenticato di spianare una ruga dal volto della nobildonna che glielo aveva commissionato. Per i maligni non si era trattato di una semplice dimenticanza, ma del mezzo con cui l’artista aveva voluto mostrare tutto il suo disprezzo nei riguardi di una donna che lo aveva rifiutato. Disegnando quella ruga, l’aveva consegnata per sempre alla storia come meno bella, non più giovane e corrucciata dai pensieri. Un insulto alla sua bellezza e giovinezza, secondo il noto principio per cui la pelle è lo specchio dell’anima e, aggiungiamo noi, dell’età anagrafica. Ancor oggi, per l’86% delle donne il volto è la parte più importante del corpo, in cui si rispecchia l’equilibrio emotivo e l’essenza stessa della femminilità. Molti sociologi si sono interrogati sul perché si ricorra a un intervento estetico o cosmetico e, fra le risposte più frequenti, prevalgono quelle che mostrano il bisogno di una maggiore sicurezza. è questo il motivo per cui molte estetiste, di fronte al cambiamento dei desideri delle proprie clienti, sono sempre più attente alla salute della loro cute e offrono, per le sue positive ricadute psicologiche, più che un trucco estetico, una cosmesi fisiologica e un trucco correttivo. E la scelta sembra premiarle perché poggia sulla diffusa convinzione che la prima immagine che gli altri si fanno di noi passa proprio dall’aspetto della pelle del viso.

Check-up cutaneo fatto dall’estetista professionista

Ma per poter dare risposte professionali, precise ed efficaci, bisogna che si parta dalla costatazione che la cute non è un semplice rivestimento del nostro corpo, ma una struttura complessa dotata di funzioni importanti e ben precise (termoregolazione, mantenimento dell’equilibrio idrico, ricezione di stimoli sensoriali ecc.), e che perché queste funzioni siano efficienti è necessario che essa si trovi sempre nelle migliori condizioni e livelli di composizione (70% di acqua, 25% di proteine, 2% di grassi, 0,5% di minerali e 2,5% di altre sostanze). In Istituto, una estetista qualificata può valutare con semplicità l’equilibrio fisiologico della pelle sana, effettuando un vero check up estetico cutaneo che, in analogia con quanto succede nelle migliori officine automobilistiche, sta alla base della manutenzione e degli interventi correttivi che possono prolungarne lo stato di benessere e l’efficienza delle funzioni.

Il check up, che per questo potremmo chiamare anche tagliando estetico, è un esame indispensabile per poter impostare i protocolli cosmetici più appropriati alle varie fasi della vita. Le misurazioni di controllo permettono infatti di valutare nel tempo l’efficacia dei trattamenti e attuare, di conseguenza, un’azione cosmetica compensatrice.

Check-up cutaneo: Misurare i parametri della pelle

Il punto di partenza è semplice e si fonda sulla misurazione di alcuni parametri (pH, sebo, idratazione) da cui si deducono le condizioni del film idrolipidico, che rappresenta l’involucro e la barriera protettiva che avvolge tutto il corpo, assicurando allo strato corneo la giusta idratazione ed elasticità. Esso è costituito dai lipidi secreti dalle ghiandole sebacee, principalmente trigliceridi, e da quelli derivati dall’epidermide, soprattutto acidi grassi e colesterolo, emulsionati insieme al sudore e all’acqua transepidermica. La sua particolare costituzione chimica aiuta a mantenere acido il pH cutaneo (sotto 7), prevenendo così la colonizzazione di microrganismi dannosi. Sapendo che i valori normali di pH nelle varie aree del viso, sono compresi fra 4.7 e 5.5, sarà, per esempio, più facile tenere sotto controllo una pelle grassa in cui il pH ha la tendenza ad elevarsi verso la basicità, ricorrendo poi a cosmetici “ph regolatori”.

Con l’esame fotolipometrico del sebo, si può invece misurare la quantità di lipidi presenti sulla superficie epidermica, la cui carenza rende la pelle più vulnerabile all’aggressione di fattori esterni, favorendo irritazioni ed invecchiamento precoce. L’equilibrio idrico della pelle è poi di fondamentale importanza per il suo corretto funzionamento. Sapere che può variare per molteplici cause endogene ed esogene, e poterne tenere sotto controllo i valori ricorrendo a giusti interventi cosmetici, permette all’estetista di riaffermare il suo ruolo sia nell’ambito dell’invecchiamento naturale che in quello legato alla prolungata esposizioni ai raggi UV, a fattori ambientali o a una scorretta alimentazione. Nel corso del check up non può infine mancare la determinazione del fototipo, indispensabile alla cliente per potersi esporre al sole, per il giusto tempo senza rischi di scottature ed eritemi, potendo scegliere con sicurezza i prodotti solari più adatti, prevenendo un precoce invecchiamento cutaneo.

Check-up cutaneo e gli inestetismi del viso

Ma nei riguardi della melanina l’esame dermico può essere ancor più approfondito e, attraverso il test alla luce ultravioletta di Wood, si può evidenziare la presenza di comedoni, di colore arancione o giallo a seconda del grado di ossidazione del sebo; di iperpigmentazioni epidermiche non riscontrabili ad occhio nudo, ma anche desquamazioni, cicatrici acneiche, rughe, couperose, follicoli dilatati, microcisti, teleangectasie localizzate ecc. In conclusione, la tecnologia offre alle estetiste la possibilità di fare quel salto di qualità che è alla base di un nuovo modo d’interpretare la professione, aumentandone la credibilità e la capacità prescrittiva. Sarebbe un errore non approfittarne.