Caviale ed omega tre aiutano la pelle sensibile

Foto Busalacchidel Prof. Andrea Busalacchi, docente di Cosmetologia e Integrazione Nutrizionale presso l’Università Bicocca di Milano, Unicam di Camerino e Unict di Catania

Utilizzati da anni nella lotta contro l’invecchiamento, gli omega 3 sono oggi considerati utilissimi per contrastare e prevenire i disagi della pelle sensibile

Tante volte da queste pagine abbiamo parlato del fenomeno della “pelle sensibile”. Una problematica molto presente nella nostra società, che colpisce ogni anno sempre più persone, e che può  manifestarsi in qualsiasi momento della propria vita. Purtroppo, il motivo scatenante alla base di questo fenomeno, non è classificabile in un’unica causa, ma piuttosto in una serie di concause che con il tempo sortiscono un effetto sinergico. Sappiamo che sicuramente il sole, il vento, gli sbalzi termici e l’uso di prodotti cosmetici non idonei può accentuare la problematica e che la pelle sensibile ha bisogno di particolari accortezze e cure specifiche.  La difficoltà sta nel fatto che spesso le manifestazioni cutanee sono diverse e non sempre patologiche. Tra queste: arrossamenti, desquamazione, disidratazione, prurito, allergie, bruciori, precoce formazione di rughe. Questo ci porta a dover intervenire in maniera adeguata e tempestiva, agendo proprio sui sintomi nel tentativo di ridurli quanto possibile. La prima regola alla base di ogni trattamento cutaneo è l’idratazione, l’acqua è l’unico elemento senza il quale nessun processo fisiologico è in grado di funzionare, una sua carenza porta a disfunzioni elementari che si possono tradurre in un rallentamento dei processi riparatori endogeni. Basti pensare che una disidratazione del solo il 10% è in grado di causare importanti disturbi a livello dell’elasticità e della plasticità cutanea, compromettendo di conseguenza la capacità di adattamento cutanea. A questo si può ovviare, introducendo nella dieta circa 1,5/2 litri di acqua fuori dai pasti, consumando frutta e verdura di stagione e utilizzando dei buoni prodotti cosmetici, facendo attenzione a scegliere fra occlusivi e non occlusivi. La differenza consiste nella capacità o meno del prodotto cosmetico di bloccare la normale traspirazione di acqua attraverso la pelle, favorendo il suo accumulo all’interno (fenomeno occlusivo), rispetto alla capacità di facilitare il legame dell’acqua alla superficie epidermica tramite l’aiuto di Alfa idrossiacidi a bassa concentrazione o particolari zuccheri come il Trealosio (fenomeno non occlusivo). Generalmente la scelta dovrebbe essere fatta in base al grado di disidratazione e dall’età della nostra pelle, una pelle più giovane potrebbe non necessitare di un effetto occlusivo.

a_linoleic_moleculeGli Omega-3, sono una categoria di acidi grassi essenziali indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Il loro potere antinfiammatorio può essere di aiuto nei casi di pelle sensibileMa la sola idratazione a volte non basta, soprattutto quando ad accompagnare il fenomeno della pelle sensibile vi sono delle manifestazioni patologiche come la psoriasi, la dermatite allergica o seborroica, o anomalie nella cheratinizzazione; in questi casi oltre le tradizionali cure mediche appropriate, vi sono delle sostanze naturali che se inserite all’interno di prodotti farmaceutici o cosmetici per uso topico, possono alleviarne i sintomi. Di recente introduzione in campo cosmetico vi è l’estratto di caviale, che grazie alla sua alta concentrazione in Omega 3, aiuta le cellule della nostra pelle a essere più resistenti ed elastiche, contribuendo in tal modo, a migliorare la naturale funzione barriera della cute. Questa azione potrebbe essere accompagnata a un buon effetto antinfiammatorio naturale, esercitato per esempio da un estratto di liquirizia, il quale a livello topico, è in grado di prolungare la risposta antinfiammatoria del nostro organismo, rallentando la degradazione del cortisolo endogeno (un ormone prodotto dal nostro corpo, ad azione antinfiammatoria). Intervenendo così, in modo naturale, si riduce di molto una possibile reazione del nostro organismo denominata effetto rebound o effetto rimbalzo, cioè una risposta sistemica capace di compensare o annullare gli effetti benefici indotti artificialmente; questa situazione si può presentare, a esempio, quando si utilizzano in modo eccessivo creme a base cortisonica. In ultimo, si consiglia l’utilizzo di detergenti delicati, che facciano una schiuma poco persistente e che rispettino il pH fisiologico, il tutto al fine di preservare parte del film idrolipidico cutaneo (strato esterno che si forma sopra la pelle) indispensabile per il mantenimento di una pelle in salute.