Caterina:un punto di riferimento

Capita sempre più spesso di essere informati della improvvisa scomparsa di un rappresentante della comunità dermatologica italiana, e il nostro giornale diventa lo strumento per condividere la notizia ma soprattutto per esprimere il cordoglio e il dispiacere per la perdita di un altro protagonista della recente storia della dermatologia, non solo italiana. La Professoressa Caterina Catricalà è stata fra le prime a contribuire con suoi articoli e interviste alla crescita e diffusione de La Pelle, e non ha mai fatto mancare i suoi suggerimenti e le sue critiche di cui abbiamo fatto sempre tesoro. Ma per provare a raccontarla, abbiamo chiesto alla dott.ssa Paola De Simone Marrocco, sua storica e affezionata allieva di scrivere un breve e sentito necrologio. (G.B.)

Una morte improvvisa e prematura quella della dottoressa Caterina Catricalà, dermatologa ed esperta di melanoma. Caterina è stata una pioniera della prevenzione primaria e secondaria del melanoma cutaneo e della diagnosi dei non melanoma “skin cancer”. Tutta la sua vita è stata un esempio di impegno, concretezza, spirito d’iniziativa, capacità di ascolto, sostegno e rigore. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia a soli 23 anni, Catricalà si era specializzata in Dermatologia e poi in Oncologia, divenendo prestissimo, spinta dal lavoro sul campo, dal suo rigore e dalla sua scrupolosità professionale uniti alla passione per la medicina, uno dei massimi punti di riferimento della Dermatologia Oncologica. Ha iniziato e poi svolto la sua intera carriera presso l’Istituto Dermatologico San Gallicano, dove ha ricoperto l’incarico di Direttore della Struttura Complessa di Dermatologia Oncologica e di Direttore del Dipartimento Clinico-Sperimentale fino al 2014. Nell’istituto da lei diretto, Catricalà ha formato una scuola di eccellenza dermatologica e oncologica, che ha consentito alla struttura e ai professionisti che vi lavorano di essere uno dei principali centri di riferimento per la diagnosi e la cura dei tumori cutanei. Grazie all’impegno della dottoressa nel suo lavoro, i pazienti affetti da tumori cutanei hanno potuto beneficiare di diagnosi sempre più tempestive e di trattamenti sempre più innovativi. Noto e molto apprezzato anche il suo impegno nella ricerca scientifica, che l’ha vista responsabile di progetti di ricerca finanziati dal Ministero della salute, dall’ Istituto Superiore di Sanità e da altri Enti Pubblici e Privati. Tra i suoi principali filoni di studio il melanoma familiare e i fattori di rischio clinici, biologici, ambientali e comportamentali relativi ai tumori cutanei, nonché lo studio di innovative tecniche diagnostiche non invasive e strategie terapeutiche. I suoi studi, pubblicati sulle più importanti riviste nazionali e internazionali, inoltre, le hanno consentito di collaborare con alcune delle più prestigiose istituzioni in tutto il mondo. Caterina è stata non solo un riferimento per la comunità scientifica, ma anche per i suoi colleghi e per i suoi pazienti a cui è sempre stata vicina. È stata una persona di rara empatia, generosità e passione, che non ha mai mancato di stimolare allievi e colleghi a fare sempre più e meglio per i pazienti e le loro cure. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella comunità medica e nel campo della dermatologia oncologica, ma il suo lavoro e il suo impegno continueranno a essere uno stimolo per tutti coloro che si dedicano alla lotta contro i tumori della pelle. La sua eredità professionale e umana, non verrà dispersa e continuerà a ispirare sicuramente tante nuove generazioni di medici e di ricercatori. Ciao Caterina.