Se i capelli cadono in età infantile

della Dr.ssa Bianca Maria Piraccini, Ricercatore Universitario Dirigente Medico
Resp. ambulatorio allergologia degli anniessi cutanei,
Resp. laboratorio micrologia e parassitologia – Dermatologia Univ. Bologna

Anche i bambini possono soffrire di problemi tricologici gravi che necessitano di una diagnosi accurata e di trattamenti specifici.

Le patologie dei capelli colpiscono anche neonati e bambini? La domanda nasce dal fatto che molti pensano che fenomeni quali l’alopecia e le malattie che riguardano la salute del capello interessino maggiormente uomini e donne di una certa età, o al massimo l’adolescenza. In realtà gli specialisti sanno che sono molto frequenti anche fenomeni di questo tipo nel bambino, anche in età molto precoce. Secondo uno studio da noi condotto presso la Dermatologia del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale (DIMES) dell’Università di Bologna, ben il 23% dei neonati presenta la cosiddetta Alopecia transitoria del neonato le cui tipologie più frequenti sono: l’Alopecia fisiologica del neonato, la Halo scalp ring e l’Alopecia occipitale del neonato. Il fenomeno fa, di norma, la sua comparsa nei neonati di 2-3 mesi, con un’incidenza di circa il 10%. Per anni si è creduto che la forma occipitale fosse provocata dalla frizione sul cuscino della regione posteriore della testa in posizione supina. Tuttavia a seguito della campagna contro il soffocamento dei bambini “Back to sleep”, promossa dall’AAP (American Academy of Pediatrics), durante la quale si suggeriva alle mamme di far dormire i bambini con la pancia in giù, è stato evidenziato come l’incidenza di alopecia neonatale transitoria non cambiava anche se i neonati dormivano sul fianco. Per comprendere alcune delle condizioni che possono caratterizzare la salute dei capelli di neonati e bambini è forse opportuno ricordare che il normale ciclo del capello è costituito da una fase di crescita attiva (anagen), da una fase di transizione o di involuzione della durata di tre settimane durante la quale cessa la crescita (catagen), e infine da una fase di riposo o di quiescenza (telogen) in cui il capello resta ancora attaccato per due-tre mesi, prima di cadere. Da tempo è stato dimostrato che lo sviluppo dei follicoli del capo ha inizio attorno alle 9-12 settimane di vita embrionale e che la copertura totale della testa avviene attorno alle 18-20 settimane. In particolare si è accertato che i follicoli della regione occipitale rimangono in anagen per tutta la durata della gravidanza, andando in telogen in prossimità del parto. I capelli di questa zona cadono attorno alle 8/12 settimane dopo la nascita e la frizione della regione occipitale favorirebbe quindi solo la rottura dei fusti più fragili. Passiamo ora a parlare della chioma nell’infanzia, quando essa assume più o meno rapidamente le caratteristiche che avrà nell’adulto. I capelli possono rimanere sottili e con anagen breve anche per diversi anni, ma raramente cadono in numero eccessivo, perché il telogen effluvium è raro nel bambino. Una delle cause di caduta più frequenti è invece costituita dai traumi e in particolare dalla tricotillomania, ovvero dall’abitudine a tirarsi e torcersi i capelli (paragonabile a quella di mangiarsi le unghie).
Caduta capelli bambiniQuesto comportamento abnorme provoca la formazione di chiazze irregolari di alopecia, in cui si riscontrano capelli corti e spezzati a distanza variabile dalla superficie del cuoio capelluto, che però appare di aspetto normale. Il fenomeno può essere indicativo di problematiche psicologiche, ma per fortuna tende a risolversi spontaneamente con il tempo. Sempre secondo la nostra esperienza, anche le acconciature che provocano un’eccessiva tensione sul capello per periodi prolungati, come le code di cavallo o le trecce, possono provocare una alopecia da trazione. Un’altra causa frequente di perdita di capelli nell’infanzia è costituita dalle infezioni micotiche del cuoio capelluto, conosciute come tinea capitis, che possono provocare la formazione di chiazze di alopecia di dimensioni variabili, accompagnandosi a capelli spezzati e a lieve desquamazione del cuoio capelluto. La più comune forma di caduta di capelli nel bambino è l’alopecia areata, malattia autoimmune che ha frequente esordio nell’infanzia, e che provoca la rapida comparsa di una o più chiazze rotondeggianti completamente prive di capelli. A volte la caduta progredisce fino a completa perdita di tutti i capelli (alopecia areata totale) o di capelli e peli del corpo (alopecia universale). Se osservate con lente di ingrandimento o col dermatoscopio, le chiazze glabre mostrano punti neri, corrispondenti ai capelli caduti acutamente con radice rimasta nel cuoio capelluto e capelli a punto esclamativo, cosiddetti poiché il fusto del capello si assottiglia poco prima del punto di ingresso nel follicolo. Il decorso dell’alopecia areata è imprevedibile, e la cura difficile, soprattutto nell’infanzia. Molto meno comune è il telogen effluvium dovuto a cause sistemiche, tipo una malattia infettiva, una febbre alta, un intervento chirurgico o l’assunzione di alcuni farmaci, che inducono il passaggio alla fase telogen di un elevato numero di capelli che si trovano in fase anagen. Questo fenomeno viene seguito, dopo tre – quattro mesi, dalla perdita improvvisa e profusa di capelli in fase telogen. Questa forma di alopecia è però temporanea poiché la perdita di capelli segna la fine del processo, dal momento che nuovi capelli in anagen sostituiscono quelli persi. La prognosi è ottima e e la ricrescita completa dei capelli (che è opportuno ricordare avviene al ritmo di circa un cm al mese) porta a un recupero integrale e non sono necessarie terapie né indagini di laboratorio.