Acqua sana ma soprattutto dermocompatibile. Le nuove frontiere del benessere
di Lawrence Bartolomucci
Acqua del rubinetto o di qualita’? Questo il titolo dell’incontro durante il Wellness Congress di Milano, ideato dalla dermatologa Adele Sparavigna, la quale ha aperto i lavori mettendo in evidenza come l’acqua, nella maggior parte delle volte proveniente dall’acquedotto, sia un elemento costitutivo delle terapie SPA, ma anche ingrediente essenziale di tanti prodotti dermocosmetici e componente vitale del nostro organismo per il ruolo biologico svolto in tutti gli organi e tessuti, non ultima la pelle. Alcune ricerche internazionali, pero’, avrebbero recentemente messo in relazione alcune malattie cutanee con l’utilizzo dell’acqua del rubinetto per lavarsi, per fare il bagno o la doccia. In particolare l’incidenza della dermatite atopica fra i bambini (oltre il 20% della popolazione infantile) sarebbe correlabile alla durezza dell’acqua, mentre uno studio condotto in Giappone – ha aggiunto la Sparavigna – avrebbe dimostrato che già il primo bagno del neonato con acqua corrente del rubinetto, seppur ottima da bere, sarebbe sufficiente a compromettere la funzionalita’ della barriera cutanea in formazione. In altre parole è meglio berla che farsela scorrere sulla pelle, perché ciò che è compatibile con il nostro sistema gastrointestinale potrebbe non esserlo con la pelle che ha tutt’un altro ecosistema. “Prendiamo a esempio il Ph – ha detto la Sparavigna – quello dell’acqua potabile è rigidamente e giustamente fissato a 7, Cioè è neutro, ma il pH della pelle è acido, intorno a 5,5: ecco perché l’acqua corrente è inadeguata a fini dermatologici. Il problema appare maggiore nei Centri Benessere dove spesso si resta a contatto con dell’acqua non termale molto più a lungo. Chi si ricorda che esistono anche delle dermatiti da idromassaggio?” Nel corso dei lavori sono state anche illustrate le differenze tra gli acquedotti della diverse regioni italiane mentre l’ing. Michele Setaro della Derming, ha presentato in anteprima Epidaqua, un congegno che può trasformare l’acqua corrente conferendole proprietà di maggiore epidermocompatibilità.