Liposuzione: mini è meglio

di Paola Marchi

Venti minuti d’intervento, due medicazioni, sette giorni di riposo e dopo quaranta si può tornare al sole

Parlare di liposuzione come di un unico intervento che riduce le circonferenze è ormai un modo obsoleto. A seconda della zona da trattare, infatti, si può quasi creare una procedura “su misura”. Meglio parlare allora di liposuzioni, e di interventi sempre più mirati e sempre più in formato mini.

Probabilmente tutte le estetiste hanno un’idea almeno approssimativa di che cosa sia la liposuzione e come venga eseguita. Eppure, proprio a causa dei termini generici o quasi di fantasia con cui viene trattato questo argomento anche dalla stampa, non tutte conoscono davvero le possibilità del metodo più noto per eliminare le adiposità localizzate. Nell’immaginario collettivo, spesso la liposuzione è il prodigioso intervento che consente di rimediare ai danni dei peccatucci di gola o dell’assenteismo in palestra. Ma la tecnica di liposuzione, con gli anni perfezionata a livello di esecuzione e di strumentazione, oggi non viene utilizzata solamente per ridurre grandi masse adipose, ma viene resa versatile per assottigliare e slanciare distretti corporei non così scontati, per esempio gambe e glutei. Con la guida del dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova, analizziamo quindi quegli inestetismi di piccola dimensione che rendono tozza e sgraziata la nostra figura.

Gli inestetismi più comuni dal ginocchio in giù

Gambe, cruccio e delizia! La bellezza delle gambe va valutata per intero: spesso grasso localizzato e cellulite disdegnano la parte superiore per concentrarsi subdolamente in punti che si pensano nascosti, come ginocchia, polpacci e caviglie. La seconda metà degli arti inferiori è invece strategica per l’estetica della gamba e può essere migliorata con alcune piccole attenzioni. Ci sono donne che, pur non avendo il problema di cosce importanti e bacino largo, si trovano in grande disagio nella propria pelle a causa di gonfiori e grasso che si accumula in zone che sembrano inusuali, come l’interno delle ginocchia e le caviglie. La seconda metà degli arti inferiori può essere facile bersaglio di adiposità localizzata, ma la soluzione chirurgica può essere rapida e mini invasiva. Per valorizzare la silhouette della gamba sara’ sufficiente intervenire sull’antiestetico accumulo adiposo, attraverso una mini liposuzione. Il grasso in eccesso viene asportato per mezzo di una sottile cannula introdotta sottocute dopo aver praticato un’incisione di pochi millimetri. “L’incisione – spiega il dottor Carlo Alberto Pallaoro – è di ridottissime dimensioni e sara’ pertanto esteticamente trascurabile”. La liposuzione di ginocchia, polpacci e caviglie viene realizzata allo scopo di rendere più affusolata e slanciata la parte inferiore delle gambe. L’intervento richiede pochi minuti e il ricorso alla semplice anestesia locale accompagnata da sedazione.

Se c’è il problema è la cellulite

Interno ginocchia, polpacci e caviglie possono essere colpiti anche dalla cellulite, che in tali punti può presentarsi da sola oppure assieme all’adiposità localizzata. Di fronte a questo duplice intestetismo si rivela efficace la terapia clinico-chirurgica messa a punto dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, chiamata Wet Lipo Lift,. Anche in questo caso si interviene in anestesia locale accompagnata da sedazione. La terapia clinico-chirurgica si avvale di una doppia cannula: una per la lipoaspirazione del grasso in eccesso, l’altra per l’erogazione simultanea di un cocktail di farmaci anticellulite, per affrontare il problema sia dal punto di vista estetico che clinico. Eseguito il rimodellamento chirurgico – attraverso la liposuzione o la terapia clinico-chirurgica – il chirurgo chiude con un punto di sutura le minuscole incisioni praticate per consentire l’inserimento della cannula chirurgica e applica sulle parti trattate un bendaggio elastico. Punti e fasciatura verranno rimossi a distanza di una settimana, mentre per almeno un mese la paziente dovrà indossare delle calze mediamente elastiche per favorire il riassestamento dei tessuti. Il trattamento chirurgico di queste aree circoscritte non comporta rilevanti ecchimosi o gonfiori, ma un ciclo di linfodrenaggio manuale aiuterà in ogni caso a dare maggiore sollievo alle gambe. Come per qualsiasi altro intervento di chirurgia estetica, viene raccomandato anche in questo caso il divieto per qualche settimana di esporsi al sole o ai raggi delle lampade abbronzanti, in modo da non contrastare il normale processo di guarigione.
Subito dopo il rimodellamento degli arti inferiori è possibile riprendere a camminare, ovviamente per quanto consentito dal bendaggio e dal normale edema. Nei primi giorni, i movimenti saranno impediti dalla fasciatura compressiva ma, una volta rimossa, si riacquisterà la piena liberta’ di movimento e si potrà riprendere gradualmente l’attività sportiva.

Viso pieno e doppiomento

Accumuli di adipe localizzati non solo appesantiscono l’ovale del viso, ma possono alterare i lineamenti conferendo al volto un aspetto vecchio e sciupato. Non è infrequente notare un viso troppo rotondeggiante anche in una persona magra. La liposuzione mini al viso è indicata per dare più risalto a lineamenti appesantiti e resi tozzi dall’eccesso di grasso. Sul viso, può essere praticata sulle guance, ma anche a livello della mandibola, sotto il mento (in caso di doppiomento), sul collo collo e sotto la nuca. “Risultati apprezzabili – spiega il chirurgo – si hanno quando vi è un adeguato grado di elasticità cutanea, requisito che consente alla cute di riadattarsi al meglio ai nuovi volumi del viso”. L’intervento chirurgico è un’ottima soluzione per colpire direttamente le rotondita’ del viso, soprattutto se la persona dalle guance paffutelle o dal doppiomento è normopeso. Un dimagrimento in questo caso non sarebbe raccomandato e in ogni caso sarebbe vano: difficilmente purtroppo riesce un dimagrimento mirato esclusivamente alla zona del viso. Anche in questo caso, l’aspirazione del grasso in eccesso avviene attraverso l’inserimento sottocute di una microcannula del diametro adeguato alla delicata zona d’intervento. Per consentire il suo accesso, vengono praticate delle incisioni di pochi millimetri che, a guarigione avvenuta, non risulteranno visibili perché abilmente praticate in punti nascosti. Dopo la chirurgia e dopo aver suturato, il chirurgo applica un bendaggio compressivo, sostituito al terzo giorno con alcuni cerotti (da rimuoversi a distanza di sette giorni dall’intervento). Anche in questi casi il linfodrenaggio manuale viene consigliato per affrettare il processo di guarigione e favorire il riassorbimento del normale gonfiore.

Sul collo è funzionale

I depositi di adipe sul collo (doppiomento) ostacolano una corretta respirazione e possono essere responsabili di diversi disturbi, come a esempio le apnee ostruttive notturne: cefalee ricorrenti, disturbi di ipertensione arteriosa, cardiopatie, problemi cerebrovascolari. In questo caso, la liposuzione consente il raggiungimento non solo di benefici estetici, ma anche funzionali: ripristina la respirazione, migliorando il benessere psicofisico del soggetto e, di conseguenza, anche la qualità di vita.