Cambiamenti e ricostruzioni

di Gualandi Valeria

Tecnica e strumenti del tatuaggio semi permanente sono cambiati negli anni ampliando la gamma degli interventi 

La mia carriera nel campo dell’estetica è iniziata molti anni fa e mi ha portata ben presto a confrontare con le reali esigenze delle clienti, con la moda e con la mia personale voglia di crescere. Ho dedicato molto tempo a questa professione che mi ha ripagato fornendomi l’esperienza necessaria per intraprendere la via dell’insegnamento. Di una tecnica che fino a pochi anni orsono era quasi sconosciuta alle estetiste italiane, ma che a tutt’oggi ha seguito un tale sviluppo da dimostrare una sua più ampia ed estesa applicabilita’. Pensate che nel 1990 il Trucco Semi Permanente si applicava solo ed esclusivamente all’arcata sopraccigliare, in modo completamente manuale in quanto non esistevano macchinari, con tempi di applicazione lunghissimi e senza un vero e proprio controllo sul posizionamento del pigmento se non a livello dermico. Oggi invece, utilizzando macchinari dedicati, siamo in grado di stabilire con precisione come i moderni pigmenti micro incapsulati vanno a posizionarsi negli strati più superficiali dell’epidermide, sapendo che in un tempo massimo di circa 3/4 anni essi verranno rilasciati con il ricambio cellulare naturale della pelle, fino alla loro totale espulsione e quindi scomparsa.

Conquista importantissima questa, poichè, a differenza dei primi lavori, che anche dopo decenni risultavano evidenti, oggi possiamo sicuramente modificare linee e colorazioni sapendo che nel trucco semi permanente c’è bisogno di una necessaria flessibilita’, arma importante per accompagnare e migliorare le modifiche strutturali che il tempo determina sul viso di ognuno di noi. è infatti importantissimo avere la possibilità di intervenire su questi cambiamenti con un trucco ogni volta adeguato, perché il trucco semi permanente può e deve essere considerato un supporto importante nell’estetica professionale del viso e non una pratica che la cliente vive come un costante e ripetuto trattamento, quasi obbligatorio. Invece, proprio rispettando e raccogliendo le esigenze della nostra cliente le si potranno proporre cambiamenti e rivisitazioni appropriate alle condizioni del momento. Per esempio, ridefinire un contorno labbra, ricolorare una mucosa labiale, correggere la forma dell’occhio, ricostruire con la tecnica del peletto una sopracciglia e, udite udite, ricreare completamente un’areola mammaria. Non si tratta di un capriccio della modella di turno, ma un intervento di notevole valenza umana e sociale che ancora pochissime colleghe propongono e che andrebbe inserito nel nascente capitolo del trucco semi permanente ricostruttivo – post operatorio.

In realta’ è fra le più recenti applicazioni, nata quasi in sordina dietro richiesta del settore medico, ma che sta riscontrando un grande successo proprio grazie all’ausilio, specie dal punto di vista psicologico, che è in grado di fornire a tutte le donne che hanno purtroppo subito una mastectomia totale o parziale e anche a chi si è sottoposto ad operazione di plastica al seno. Per concludere, un futuro roseo si apre davanti a chi sapra’ approfittare della crescita di consensi intorno al trucco semi permanente, ma ciò mi costringe a toccare un tasto dolente e a parlare del bisogno di formazione visti i tanti (meglio: troppi!) improvvisati che continuano a proporre corsi della durata di 3/4 giornate sottovalutando agli occhi delle estetiste la pericolosita’ che deriva dalla scarsa preparazione e conoscenza di questa metodologia, anteponendo il proprio guadagno momentaneo alla professionalita’, senza valutare il possibile danno che queste incaute colleghe possono arrecare alla loro cliente. Piu’ volte mi è stato chiesto: chi dovrebbe eseguire un trucco semi permanente? La mia risposta è sempre la stessa: operatori specializzati che ne conoscano anche i limiti, e siano preparati a operare anche su vecchi lavori, eventualmente per correggerli. Le vere professioniste della bellezza non si devono lasciar incantare dai facili guadagni ma investire le vostre energie per affrontare questo che è il lavoro più bello del mondo, con umilta’, coscienza e professionalita’.