Benchmarking: come confrontarsi coni risultati degli altri

di Tiziano Zabrini

…migliorare la propria organizzazione per mantenere il passo con la concorrenza…

Chi ha assistito a uno dei miei corsi di management sa che a un certo punto inizio a parlare di Benchmarking. In particolare di come questa tecnica che si basa sull’analisi della concorrenza e della propria organizzazione interna, possa servire anche a migliorare l’attivita’ dei centri estetici e benessere alle prese con un contesto sempre più competitivo, specializzato e caratterizzato da livelli di servizio e strutture gestionali molto differenti (centri benessere, istituti di estetica, solarium, centri massaggio, palestre ecc.). L’obiettivo è mettere a disposizione delle estetiste un moderno strumento per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti solo attraverso la continua crescita di competenze. Offrire infatti una sempre maggiore gamma di trattamenti estetici per il viso e per il corpo, tecnologie all’avanguardia e servizi capaci di rispondere a tutte le esigenze della clientela necessita anche di una capacità d’innovazione sia nella gestione che nel confronto con i concorrenti e le nuove tendenze. Alcuni fanno risalire l’origine della tecnica del benchmarking ai giapponesi che, smontando e rimontando i prodotti che arrivavano dall’Europa e dall’America, piano piano guadagnarono i vari mercati. Non si tratta pero’ di una semplice imitazione, ma di un’attenta valutazione di tutto ciò che può servire al successo, cercando di identificare difetti e punti deboli, trovando i miglioramenti e modificando la propria strategia di fondo. In altre parole si suggerisce un percorso diagnostico che supporta l’individuazione delle aree di criticita’/eccellenza sul versante organizzativo ed economico, segnalando le conseguenti e coerenti attivita’ di ottimizzazione necessarie all’interno di ogni Centro. Quelle strutture, infatti, che riescono ad applicare i principi del benchmarking ottengono più facilmente miglioramenti di redditivita’ perché riescono a comprendere i propri punti di forza e le aree di miglioramento.

Questi i primi quesiti cui bisogna rispondere: cosa fanno gli altri? Cosa c’è di buono che si può trasferire nella mia azienda? I nostri corsi sono l’occasione per un confronto, per la discussione e lo scambio di informazioni che permettono di allargare la propria visione aziendale, fornendo spunti di riflessione e aumentando la possibilità di creare nuovi contatti e collaborazioni con colleghe che condividono le stesse problematiche. Attraverso un’analisi dei casi, viene messa in evidenza la migliore pratica e valutata per individuarne i punti di forza. Dal confronto tra la propria performance, prende le mosse il piano d’azione per modificare la propria attivita’ quotidiana e l’estetista è chiamata a guardare fuori del proprio Istituto per ricercare l’ec­cellenza, con modelli organizzativi e operativi che possano garantire prestazioni e risultati superiore. Dalla modalita’ di gestione degli appuntamenti all’accoglienza, dal sistema di vendita dei cosmetici a quello degli acquisti e del magazzino, dalla registrazione dei dati alla modalita’ di erogazione del servizio, dalla capacità di proporre sempre nuovi servizi fino al monitoraggio dei costi e dei risultati aziendali. Inoltre con il benchmarking si può avviare un confronto fra i margini di contribuzione e sull’ andamento dei costi che maggiormente li influenzano per misurare la redditivita’ di ogni prodotto o servizio. In conclusione, la realtà esterna diventa una fonte d’ispirazione per la propria crescita e gli obiettivi da raggiungere, uscendo dall’equivoco che la differenza di risorse economiche renda inconfrontabili strutture fra loro diverse.