Testo di Alfredo Mariani
Sembra ieri ma sono passati 20 anni dalla prima edizione di Roma Sposa, e in questo lungo arco di tempo questa manifestazione si è affermata a pieno titolo come una dei grandi classici del settore della bellezza in Italia. Bellezza rappresentata soprattutto dai meravigliosi abiti per lei e per lui, ma anche dalla infinita serie di accessori che contribuiscono a rendere il giorno del matrimonio una data indimenticabile nella vita di due persone: automobili di lusso, classiche o ad altissima tecnologia, composizioni floreali, creazioni per la tavola e per il ricevimento, liste di nozze, arredamenti, addobbi e bomboniere, idee per viaggi con infinite destinazioni, i più prelibati menu’ in una ricca offerta di ristoranti, prestigiosi artisti per l’intrattenimento degli ospiti, raffinate proposte di alta pasticceria, ma soprattutto tanti fotografi, truccatori, acconciatori e consulenti di immagine. Un festival molto apprezzato (che si è svolto a gennaio per due weekend consecutivi), che ha visto la partecipazione di oltre 300 espositori e ben 50.000 visitatori. Gli ampissimi padiglioni della nuova Fiera di Roma per l’occasione hanno ospitato più di 30 sfilate, e le future spose hanno assistito con grande attenzione alla preparazione del trucco per le splendide modelle, alla ricerca di ispirazione e di contatti con i make-up artists. La tendenza estetica generale è stata quella di un ritorno ai canoni classici di bellezza ed eleganza, dagli abiti al trucco, dalle acconciature a ogni più piccolo accessorio, mettendo da parte trasgressioni vere o finte ed eccessi. Hanno prevalso i toni pastello, una sensazione generale di bon ton, la ricerca del bello attraverso il ben fatto, e la sicurezza offerta dal lavoro di validi ed esperti professionisti in ogni settore. Anche quest’anno non sono mancati dei testimonial provenienti dal mondo dello spettacolo. Una sola, piccola cosa ci è sembrata fuori posto, e la segnaliamo agli organizzatori: il fatto che all’ingresso dei padiglioni venisse sottratto ai visitatori il materiale pubblicitario loro consegnato da operatori esterni alla Fiera e che stazionavano davanti al suo ingresso, come spesso accade in queste occasioni. Una manifestazione come RomaSposa deve saper sopportare anche questi comportamenti, che ci sembrano meno gravi dell’impedire l’accesso a chi non avesse voluto disfarsi di questo materiale: il rispetto della liberta’ personale è un valore che nessuno si deve permettere di calpestare.