Aroma massaggio: ci sono rischi?

di Alessandra Moia (prima puntata)

Il massaggio con aromaterapia combina gli effetti farmacologici a quelli psicologici. Ma non è senza controindicazioni

Fin dall’antichita’ gli oli essenziali sono sempre stati usati in estetica ma anche considerati un potente strumento terapeutico. Tanti testi classici parlano della loro preziosita’ e ne raccomandano un uso attento, professionale e prudente. Da diversi anni è diventata di moda una tecnica che prevede, per la loro azione rilassante e sedativa, in corso di un massaggio, l’applicazione di alcune sostanze vegetali cui viene aggiunto un olio di base che serve da lubrificante. Per questo, da più parti si propongono corsi rivolti alle estetiste interessate a offrire alla loro clientela tutto ciò che il mercato propone come novita’. Spesso pero’ durante questi incontri non ci si sofferma abbastanza sull’importanza che ha la selezione delle clienti e su alcune possibili reazioni indesiderate, forse rare, ma nei cui riguardi non si può essere impreparate. Partiamo chiarendo che gli oli essenziali funzionano tramite una azione farmacologica, dovuta alla penetrazione attraverso la cute della sostanza, combinata a una psicologica, causata delle sensazioni olfattive provocate dalle sostanza profumate.
Passiamo ora alle accortezze generali da tener presente e alle controindicazioni al massaggio con aromaterapia che, pur sfiorando il senso comune non vanno mai ignorate da una buona professionista.

La prima regola: sui soggetti con la pelle molto chiara, soprattutto in primavera ed estate, non si dovrebbero mai usare oli essenzali, che vanno anche sconsigliati nelle persone allergiche, in particolare ai profumi. Chiedete sempre se nella storia familiare ci sono stati casi di reazioni allergiche ai profumi. Domandate anche se la cliente da bambina ha sofferto o soffre ancora di dermatiti, eczema, pelle fragile, lesionata o infiammata, o di altre condizioni cutanee che appaiano anormali, di asma, rinite allergica, intolleranza alla lana o a sostanze animali. Nel caso non siate sufficientemente sicure dell’attendibilita’ delle risposte, iniziate usando quantità ridotte e, nel tempo, aumentatele gradatamente. Una quantità minore di oli va anche applicata, per esempio in palestra, se la cliente si appresta a seguire un corso di esercizi aerobici o comunque intenso. La sudorazione, infatti, aumenta la penetrazione transdermica e quindi i rischi di sensibilizzazione. è sconsigliato invece di effettuare trattamenti di massoaromaterapia su clienti che successivamente si recheranno in sauna, bagno turco, solarium o spiaggia. L’elevata umidita’ di questi ambienti può aumentare sensibilmente l’assorbimento sistemico degli oli essenziali. Altre norme da cui non conviene allontanarsi: non applicare oli essenziali puri alle mucose (occhi, bocca, vagina, retto); evitare la zona ascellare dove è probabile che siano state utilizzate polveri o deodoranti profumati che, combinati con la sudorazione, potrebbero aumentare l’assorbimento e il rischio di reazioni incrociate. Per lo stesso motivo, prima di operare su viso e collo vanno rimossi con cura eventuali cosmetici o profumi.

Possono sembrare raccomandazioni quasi banali, ma tenete presente che alcune recenti statistiche indicano che di tutti i pazienti eczematosi che ricorrono alle cliniche dermatologiche per allergie da cosmetici, il 30-45% presenta una ipersensibilità ai profumi. E molti di questi possono sviluppare un grave eczema generalizzato semplicemente a seguito dell’impiego di oli essenziali nel corso di un massaggio. Diamo ora una buona notizia: nonostante si tratti di sostanze farmacologicamente attive, e che alcune di esse siano potenzialmente cancerogene ad alte concentrazioni, la ricerca ha escluso che gli oli essenziali usati nell’aromaterapia possano provocare tumori, probabilmente a causa della via di somministrazione transcutanea e delle basse concentrazioni di solito usate (1-3%). Cio’nonostante, vale l’accortezza di evitare, in caso di clienti con storia di melanoma, premelanoma, macchie senili, lentiggini scure ed estese, e in genere ogni tipo di tumore della pelle, gli oli essenziali ottenuti dall’epicarpo degli agrumi, dal Calamo aromatico e dalla Sassafrassa. Ma il nostro discorso non deve servire a fare del semplice allarmismo. Degli oli essenziali si sa quasi tutto e nonostante ognuno possieda una possibile azione irritante, quelli a rischio sono ben noti e divisi in:
a) sostanze dall’elevata pericolosita’, da non utilizzare in nessuna applicazione topica (massaggio, creme, unguenti), nè nebulizzate, nè in bruciatori o inalazioni;
b) fortemente irritanti;
c) moderatamente irritanti.
Inoltre, nelle fragranze sono stati identificati 24 allergeni che possono produrre una reazione durante l’impiego topico di oli essenziali: 13 sono più frequentemente considerati causa di allergie da contatto, mentre per 11 composti ci sono solo sospetti. Di questo parleremo nel prossimo numero.