Anni ‘50 gli stili entrati nella storia

testo di Stefano Anselmo – trucco di Stefano Anselmo e Francesco Guerra – Foto di: Matteo Macchiavello

…Audrey Hepburn e Marylin Monroe due donne diverse… 

Gli anni ‘50 rappresentano un momento fondamentale nella storia del costume, del trucco e del cinema. Dopo un lungo periodo di bellezze sofisticate e aggressive, compare una donna più naturale e disinvolta. Da Parigi giunge un nuovo modo di truccare gli occhi: linea sulla palpebra superiore terminante a codina e ciglia molto piegate. A lanciare questo “sguardo da cerbiatta”, fu Audrey Hepburn nel film “Vacanze Romane” del ‘53. La Hepburn rappresento’ un tipo di bellezza totalmente rivoluzionaria nella storia della moda.
Occhioni spalancati, viso minuto il tutto su un corpo esile, adolescenziale, in netto contrasto con le prorompenti forme di altre dive a lei contemporanee. A queste bellezze procaci “tutto corpo e niente testa”, ne viene opposta una nuova: figura slanciata, grande classe, immagine di intelligenza, cultura e, al tempo stesso, di bellezza inedita. Fu Alberto De Rossi, un truccatore italiano, a studiare per lei il maquillage che la rese famosa: sopracciglia ad ala di gabbiano, e occhi da gazzella. Le sopracciglia della Hepburn si slanciano nell’ultima parte verso l’alto e, a detta di De Rossi “ripetevano al contrario la linea della mascella”.
Questo modo di descrivere il suo volto fece il giro del mondo e ancora oggi vengono usati questi termini, anche se non raramente in modo improprio, per indicare sopracciglia slanciate e occhi spalancati dall’espressione un po’ timida.

Con questo nuovo stile, le sopracciglia alla Dietrich e le palpebre alla Garbo sembrarono appartenere ormai al passato. Il gusto si stava rapidamente evolvendo e alcune caratteristiche che in passato erano state considerate come inestetismi, venivano invece accettate. Un esempio: Shirley Mack Laine è considerata graziosa nonostante il viso sia costellato da lentiggini. Altro stile che divenne famoso degli anni ‘50 fu quello di Marilyn Monroe, che sebbene unico, è stato negli anni un genere di trucco molto imitato: palpebre avorio opaco, occhi delineati verso il basso e sfumature marrone chiaro lungo la piega della palpebra. Se da una parte Audrey Hepburn aveva successo per l’eleganza della sua figura e per l’aspetto da ragazza per bene dai grandi occhi intelligenti, altra cosa sono le maggiorate tutto sesso che irritivano gli uomini con le loro prorompenti formosita’. Alla fine degli anni ‘50 il trucco che sottolineava questo tipo di bellezza era caratterizzato da occhi e sopracciglia esageratamente portati verso l’alto.
Queste ultime, depilate nell’ultima parte, proseguivano diritte conferendo al volto una espressione molto aggressiva. Gli occhi erano abbondantemente sottolineati da ombretti, eye-liner e ciglia finte estremamente e a volte forzatamente rialzati. Questa linea esasperatamente ascendente contrastava con la bocca grande, talvolta di colore rosso scuro, creando un’espressione quasi amara e sprezzante. Quando a scuola voglio sintetizzare il look classico degli anni ‘50, agli allievi sottolineo il ricorso al fondotinta rosato con eventuali interventi chiaroscuri lungo i contorni del viso; guance appena sfumate di un fard opaco e naturale. Inoltre, sopracciglia rialzate, distanziate tra loro e infoltite con la matita per lo più marrone: la linea è sempre piuttosto folta e tondeggiante; talora le sopracciglia vengano disegnate più sottili alla radice che nella parte centrale con un andamento che tende ad aprire il viso verso l’alto e l’esterno. Per gli occhi segnalo: ciglia molto piegate e accuratamente truccate e talvolta infoltite da quelle artificiali. Linea sulla palpebra superiore che tende a rialzare l’occhio senza allungarlo. La palpebra inferiore invece viene lasciata per lo più naturale con un po’ di rimmel sulle ciglia.?Per finire la bocca che è grande di linea tondeggiante che ricorda nella forma quelle del decennio precedente, ma, che cambia per un motivo molto pratico legato al cinema. Dopo un assestamento della qualità delle pellicole cinematografiche, infatti, il rossetto delle star e quindi di moda, divento’ decisamente rosso e su di esso veniva perfino applicata della vasellina per lucidarlo.