di Giorgio Maggiore
Molte insidie per i bambini atopici e asmatici si trovano in casa. Piccole attenzioni per ridurre rischi e complicazioni
Secondo un recentissimo studio più della metà degli americani sarebbe positivo a un test allergico. Stime analoghe dicono che nel nostro paese le percentuali sarebbero più basse, intorno al 35%, ma altrettanto preoccupanti. Una vera epidemia che, dopo una impennata registrata durante gli anni ‘90, ora vede in crescita solo i casi di raffreddore da fieno, passati dal 15 al 20% della popolazione italiana. Con la conseguenza che le persone che hanno questo disturbo hanno anche otto volte di più il rischio di sviluppare l’asma rispetto alle persone normali. L’unico strumento adottabile è la prevenzione, e il momento giusto per intervenire è prima che i bambini ritornino dalle vacanze, quando, alcuni gesti di piccola manutenzione, semplici e poco costosi, possono rivelarsi molto efficaci nell’eliminare alcune delle più frequenti cause d’allergia. La maggior parte dei fattori in grado di scatenare o accentuare arrossamento agli occhi, starnuti, raffreddore e, nei bambini atopici, crisi di prurito e grattamento, risiede infatti fra le quattro mura domestiche. E, secondo gli esperti, questa è una serie di consigli da non dimenticare. La stanza del bambino va pulita ricorrendo all’aspirapolvere e a stracci umidi capaci di portar via la polvere. Materasso e cuscino, meglio se in gomma piuma, e il piumino, preferibilmente sintetico, vanno trattati con prodotti antiacaro. Coperte e sovracoperte, prima della stagione fredda, andrebbero lavate e asciugate all’aria aperta. Se si devono scegliere nuovi mobili, vanno preferiti gli arredi con superficie liscia e forma regolare, quindi più facilmente pulibili, non rivestiti di tessuto. Ideali sono le pareti verniciate con pittura lavabile, sconsigliabili quelle rivestite di stoffa, meglio i pavimenti in legno, marmo, piastrelle o linoleum, assolutamente da evitare tappeti e moquette. Le tende vanno scelte in cotone perché è il tessuto che trattiene meno polvere e può essere lavato più frequentemente. In linea generale, se si sospetta una tendenza alle allergie, sarebbe opportuno tenere lontano giochi che espongono a coloranti (per esempio pennarelli) e provvedere al lavaggio dei giocattoli in legno e gomma, rimuovendo definitivamente eventuali peluches, fonte continua di polvere e peli, le cause esterne più frequenti di una crisi cutanea e asmatica. Per lo stesso motivo si consiglia di non tenere in casa animali, specie se con pelo e piume: quindi niente gatti, cani, conigli o uccellini vari. Nell’abitazione, inoltre, gli adulti non devono fumare e gli ambienti dovrebbero avere, anche d’inverno, adeguata ventilazione e umidificazione. Anche gli indumenti del bambino atopico devono essere soggetti a una particolare attenzione. Per il contatto con la pelle vanno sempre preferiti quelli in cotone e lino, quanto più lisci possibile e di colore bianco. Sono a rischio i capi troppo pesanti, in lana o sintetici, colorati scuri. Per il loro lavaggio bisogna procedere a più risciacqui, possibilmente in lavatrice, per eliminare eventuali residui irritanti. Da evitare il ricorso ad ammorbidenti dopo il lavaggio della biancheria. è comprensibile come la stessa delicatezza vada usata costantemente per garantire l’igiene personale del bambino: quindi bagni o docce rapidi, tiepidi, senza detergenti schiumosi e contenenti sostanze sensibilizzanti quali la lanolina, profumi, conservanti, derivati del latte o di piante. In caso di lattanti, il cambio del pannolino deve essere frequente, l’emollienza può essere garantita con vaselina, paste all’acqua o all’ossido di zinco. Altri suggerimenti per la prevenzione della malattia rientrano nella sfera dell’alimentazione e potranno essere richiesti al pediatra di famiglia, in quest’occasione ci limitiamo a ricordare che è buona regola generale assicurare a tutti i bambini l’esclusivo allattamento materno per almeno i primi tre mesi di vita, ritardando il più possibile lo svezzamento. Per finire, un appello: con l’aumento dei casi di asma, cresciuti del 73% negli ultimi ventanni, non sottovalutate questi piccoli consigli, perché potrebbero influire notevolmente sulle condizioni di salute dei vostri piccoli, costretti ad affrontare, loro malgrado, quella che gli scienziati già chiamano l’epidemia del XXI° secolo.