Acido folico deve esserci

di Barbara Di Chiara

Nell’occidente quella di acido folico è la carenza più diffusa e pericolosa per le gestanti. Prevenirla è d’obbligo

Ogni futura mamma dovrebbe sapere che la sua alimentazione condizionera’ in modo drammatico la salute e la vita successiva di suo figlio. Diversi studi hanno dimostrato che i bambini nati da donne che hanno patito la fame durante la gravidanza, hanno avuto problemi, non solo fisici e psichici, ma anche di comportamenti asociali. Essendo le vitamine delle sostanze preziosissime, che pero’ il corpo umano non produce spontaneamente (o le produce in minima quantità), è importante per la gestante non farle mai mancare sulla propria tavola. Assumerle con un’alimentazione equilibrata è facile, basta scegliere i cibi giusti. Vitamina Bc, vitamina B9, vitamina M… cambia il nome ma non la sostanza. Sono tutti sinonimi dell’acido folico. Folico è un termine che deriva da “foglia”, per la grande quantità che ne contengono le parti verdi dei vegetali a foglia larga, in particolare gli spinaci e i cavolini di Bruxelles. Ma gli alimenti in cui se ne può trovare una quantità utile sono anche il fegato, le arachidi, i legumi verdi, gli asparagi, il lievito secco, il pane integrale, i funghi e alcuni frutti. In questo articolo parliamo di acido folico, perché la sua carenza risulta essere molto diffusa e frequente anche nei paesi industrializzati e perché le donne incinte (insieme a quelle in menopausa, agli anziani, agli alcolisti e ai fumatori) sono la categoria che più spesso ne presenta una mancanza.

Si tratta di una situazione che non provoca dei disturbi evidenti e dunque allarmanti, a parte una più o meno lieve sensazione di stanchezza o insonnia che molte donne spesso associano semplicemente allo stato interessante. Ma proprio perché è una condizione subdola, occorrerebbe sempre difendersi da essa a priori, perché la carenza potrebbe diventare un problema non indifferente per il feto e il neonato: sia per il temutissimo distacco della placenta che per le gravi anomalie del tubo neurale (NTD neural tube defect o spina bifida, grave difetto nello sviluppo della colonna vertebrale del bimbo), e ancora per i rischi di aborto spontaneo e parto prematuro, ipertensione e anemia megaloblastica (in cui i globuli rossi sono molto grandi e di breve vita) nella gestante, e altre situazioni non certo positive. Per chiarire l’azione di questa vitamina va precisato che l’organismo umano se ne serve normalmente per costruire le cellule, e in gravidanza allo sviluppo del feto. Di conseguenza, se all’inizio della gestazione le riserve di acido folico sono scarse a causa di una dieta inadeguata, si rischia, che nel corso dei nove mesi, si esauriscano del tutto. Niente allarmismi pero’. Tutto questo si può prevenire assumendo una quantità giusta di acido folico ogni giorno: la dose raccomandata dai medici è di 0,4 mg al di’, meglio se già da alcuni mesi prima del concepimento, se esso viene pianificato dai genitori tempo prima. La dose va sensibilmente aumentata nel caso di donne che abbiano già avuto problemi del genere nelle precedenti gravidanze, anche perché non sono mai stati riscontrati effetti collaterali, nemmeno in caso di dosaggi elevati e prolungati nel tempo di questa sostanza. L’unica attenzione per non perderne i benefici, è controllare l’effetto d’interferenza con il corretto assorbimento dell’acido folico che vari farmaci possono provocare: fra di essi alcuni tipi di antibiotici, i sulfamidici, gli anticonvulsivanti per i soggetti epilettici, gli antiulcera, i barbiturici e persino i salicilati come l’aspirina. Nessuna controindicazione all’assunzione simultanea di altre vitamine del gruppo B e dalla vitamina C, con cui l’acido folico agisce assolutamente in sinergia. Assumere queste sostanze sotto il controllo del vostro medico sara’ la scelta giusta: egli sapra’ come regolare in modo ottimale sia le dosi dell’acido folico che dei farmaci in questione. Spesso, infatti, la dieta non è sufficiente e si rende necessario un apporto esogeno, attraverso integratori di acido folico disponibili in farmacia su prescrizione del medico di famiglia o del ginecologo. Alcuni di questi integratori sono assolutamente gratuiti per le donne incinte. Ma un nuovo studio ha rivelato che assumere il giusto apporto di acido folico è fondamentale anche per i futuri padri. I ricercatori dell’Università di Berkeley e del Western Human Nutrition Research Center in Davis, in California, hanno scoperto che bassi livelli di acido folico negli uomini sono correlati a una diminuzione della quantità e densita’ dello sperma. Inoltre, gli studiosi sospettano che bassi livelli di folati possano essere messi in relazione a difetti del DNA nello sperma, da cui deriverebbe un grave rischio per i figli di sviluppare malformazioni e neoplasie. L’apporto giornaliero ottimale di acido folico per un uomo è di 0,2 mg: una dose sicuramente minore rispetto ai 0,4 mg della gestante, ma uguale a quella che si consiglia a qualsiasi donna fertile non in gravidanza. è quindi consigliabile a donne e uomini che desiderano avere un figlio seguire una dieta bilanciata, consumando da subito tanti cibi ricchi di B9, e aspettare il lieto evento con la sicurezza di aver fatto da subito le scelte giuste per la salute del nascituro.