Lassita’ cutanea e radiofrequenza

Dr. Roberta Lovreglio – Specialista in dermatologia e venereologia – Bari

Efficace, piacevole, rilassante e privo di effetti collaterali. Queste le promesse che si possono fare a chi chiede un trattamento per eliminare rughe e cicatrici da acne.

Nell’era dedicata alla bellezza e alla cura della pelle la terapia con radiofrequenza monopolare, grazie alla sua capacità di produrre una biostiolazione senza la necessita’ di ricorrere a prodotti chimici, trova una giusta collocazione per la cura di diversi inestetismi del volto. Il principio sul quale questa metodica si basa è quello di trasmettere un impulso termico controllato ai tessuti mediante l’applicazione di un campo elettromagnetico sugli stessi. Il campo elettromagnetico induce uno spostamento di cariche all’interno dei tessuti; si sviluppa così calore in proporzione all’intensita’ di questa corrente indotta, della resistenza opposta al movimento degli ioni e delle molecole e del tempo di applicazione (J – energia = I corrente x R impedenza tessuto x T tempo). L’aumento della temperatura di circa 10-15° C si tramuta a livello istologico in una denaturazione delle fibre collagene e un successivo riarrangiamento stechiometrico delle stesse che essendo più corte e spesse, manifestano lassita’ cutanea e radiofrequenza. L‘ambito effetto tensorio donando al volto un aspetto più riposato e giovane. L’applicazione viene effettuata tramite un manipolo a emissione unipolare applicato per 30 minuti con movimenti continui e rotatori su tutto il volto. Il trattamento risulta piacevole e rilassante per il paziente ed è scevro da effetti collaterali. 

Ultimamente è consigliato l’utilizzo di tale terapia anche in pazienti affetti da acne, come terapia di supporto nel favorire processi di guarigione delle pustole e di miglioramento dell’aspetto delle cicatrici proprio per l’attivita’ dei fibroblasti stimolati dall’azione termica. Il protocollo suggerito è un ciclo di 10 sedute con una frequenza di due volte alla settimana da ripetere a distanza di sei mesi. I pazienti su cui si sconsiglia l’uso di tale trattamento sono coloro che hanno effettuato in precedenza lassita’ cutanea e radiofrequenza

Tramite uno studio su 15 soggetti di età compresa tra 40 e 50 anni, 13 di sesso femminile e 2 di sesso maschile, affetti da crono-photo-aging, si è dimostrato un miglioramento della trama epidermica con una riduzione della profondita’ delle rughe, un miglior colorito per induzione di processi vasoattivi, un aumento delle fibre collagene e una maggior produzione di fibre elastiche.
Tutti i soggetti erano caratterizzati da un normopeso e da una cute precedentemente trattata solo da sostanze per uso topico (creme idratanti). Si è attuato un protocollo terapeutico di un numero di 10 sedute, due alla settimana, nel mese di gennaio-febbraio 2007, con radiofrequenza a 2MHz (Thermotone Plus, HT Group s.a.). La valutazione dei risultati si è avvalsa di criteri clinici, dermoscopici, termografici e istologici con documentazione fotografica. Per la valutazione clinica si è utilizzata una fotocamera digitale ad alta risoluzione. Le foto mettono in evidenza in tutti e 15 i casi trattati un aumento della luminosità del volto e un miglioramento del colorito dovuto a una maggior perfusione da parte del plesso sub papillare del microcircolo cutaneo. Tali miglioramenti sono già visibili dopo ogni trattamento di 30 minuti.

Dopo 10 sedute la compattezza della pelle diventa un dato anche soggettivo riferito dal paziente. Ecco i dati della valutazione Istologica: su 15 casi sono state effettuate 30 biopsie; 26 diagnostiche e 2 non diagnostiche. Le biopsie della cute pre-auricolare di circa 1/ 2mm x 2mm sono state effettuate prima del ciclo terapeutico e dopo 10 sedute. Si è voluto valutare un nuovo parametro oltre quello del comportamento delle fibre collagene, già ampiamente documentato da numerosi autori, ed è il comportamento delle fibre elastiche. Si è utilizzata una colorazione per le fibre elastiche (l’orceina) e si è evidenziato un notevole aumento del numero e dello spessore delle stesse – vedi foto 2A/2B – le fibre elastiche sono colorate in blu). Inoltre su tutti i prelievi compare un parametro interessante che è la riduzione dell’elastosi papillare presente su tutte le biopsie. Sono in corso valutazioni sul collagene e la sostanza amorfa che hanno necessitato di un tempo maggiore, in quanto ci si aspetta produzione di nuovo collagene almeno a 60 gg dall’ultimo trattamento. A livello corneocitario si è notata su 12 pazienti. una riduzione notevole dello spessore; un solo caso non ha presentato variazioni ma è da segnalare un’associazione ad un quadro clinico di photoaging marcato (foto 2C/2D).La valutazione dermoscopica è stata effettuata utilizzando un videodermoscopio con una lente a 50x di ingrandimento.

Il pattern di valutazione è stata la morfologia dei dermatoglifi e l’aspetto dello strato corneocitario. Dopo 10 sedute lo strato corneo riduce notevolmente l’aspetto ”a carta di sigaretta” tipico dell’invecchiamento cutaneo e i dermatoglifi appaiono più brevi e meno marcati su tutti e 15 i soggetti (foto 3A/3B). Per la valutazione termografica siamo ricorsi a una telecamera a infrarossi in grado di quantificare la temperatura cutanea (Flir), e ciò ha dimostrato un aumento della temperatura dermica di circa 10-15° C dopo ogni trattamento con radiofrequenza Termothone su tutti e 15 i casi trattati (foto 4A/4B). Per concludere: l’efficacia della radiofrequenza non ablativa è stata ampiamente dimostrata anche da altri autorevoli Autori. Il parametro istologico legato all’aumento, relativamen­te immediato, dell’elastina testimonia un’attivita’ fibroblastica notevole già dopo 10 sedute; questo si traduce clinicamente in un miglioramento del tono e della texture, e fa della radiofrequenza una valida metodica terapeutica nel campo del ringiovanimento cutaneo.
(Gli esami istologici sono stati gentilmente eseguiti dalla Prof. Silvana Russo dell’Ist. di Ist. Patol. dell’Univ. Di Bari)