Biorivitalizzazione con idrogel di acido jaluronico

Nel campo della biorivitalizzazione ha dimostrato interessanti possibilità un nuovo idrogel a base di acido ialuronico

del Prof. Pier Antonio Bacci Professore di Chirurgia Estetica nella Scuola di Chirurgia dell’Università di Siena, Centro di Documentazione in chirurgia estetica mini invasiva

Le continue modificazioni ormonali e circolatorie indotte soprattutto dallo stile di vita provocano cambiamenti nel metabolismo di tutti i tessuti causando il calo della quota di acqua e del tessuto adiposo sottocutaneo, nonchè la riduzione della microcircolazione muscolare e cutanea con conseguente alterazione strutturale e metabolica.

Come è noto, si attivano così quei processi di invecchiamento che alterano le caratteristiche tipiche della gioventu’, cioè idratazione e trofismo dermoepidermico, attivita’ metaboliche tessutali, quantità, sede e struttura del tessuto adiposo. Quasi sempre causate da errata alimentazione, fumo, ormoni e disbiosi intestinale, le prime disfunzioni si verificano a livello dell’equilibrio metabolico della matrice interstiziale e, in particolare, si assiste a un aumento della concentrazione di radicali liberi per il calo del volume d’acqua libero, ma soprattutto di quello legato ai GAG e PG; alterazione dei sistemi di ossidoriduzione; crescita dell’espressione genica degli enzimi connettivo-catabolici come metalloproteasi e jaluronidasi intra ed extracellulari; proporzionale riduzione della sintesi endogena di proteine strutturali dermiche come collagene Tipo 1 e 3, fibronectina; alterata sintesi di Elastine; proliferazione in sede epidermica di cellule apoptotiche marker del photoaging come le Sun Burn Cells (SBC); formazione dei prodotti di glicazione proteica (AGE’s) coinvolti nella degenerazione dei tessuti connettivi cutanei e oculari (cataratta, panno corneale) e causa di reazioni infiammatorie e atrofiche specie in corso di patologie dismetaboliche come il diabete.

E’ il tipico ageing vascolare che provoca riduzione della struttura e del tono cutaneo, dove si manifesta un collagene meno solubile e più rigido, una rete elastica frammentata, disordinata e rigida con una regressione della microcircolazione per riduzione della “cellule a velo”, cioè di quel sistema linfoadiposo che circonda e nutre il sistema microcircolatorio stesso. Appaiono importanti quindi tutti quei trattamenti dermocosmetici che hanno l’obiettivo di rallentare i processi fisiopatologici di ageing cutaneo restituendo, per quanto è possibile, la normalita’ funzionale ai processi vitali della matrice extracellulare e delle cellule stesse.
Particolarmente in coloro che fanno una vita stressante, che hanno subito dimagrimenti importanti, negli ipertiroidei e nelle persone che fumano molto si presentano le tipiche rugosita’ e quell’iniziale riduzione della struttura cutanea che segna in anticipo il passaggio degli anni.

Qui occorre ristrutturare il tessuto e dare nuova vita alla matrice extracellulare, il nostro mare interno dove avvengono gli scambi vitali di base. Si parla perciò di biorivitalizzazione: con questo termine si intende una strategia che permette di “rivitalizzare” le attivita’ metaboliche e vascolari della struttura dermoepidermica, in particolare della cute del volto, del collo, del decollètè e delle mani. Le sostanze che noi preferiamo usare quotidianamente sono biocompatibili: principalmente la famiglia dell’acido jaluronico che ha la caratteristica principale di essere naturale, di dare scarse complicazioni e soprattutto di essere totalmente riassorbibile. Nella sua forma non reticolata esso costituisce una vera sostanza di biostimolazione.

Le recenti ricerche hanno dimostrato come la formulazione di un nuovo idrogel a base di jaluronato di sodio (CRM-Soft®) possa esercitare effettivamente questa stimolazione rivitalizzante in particolare a livello della matrice extracellulare (fig. 1). L’idrogel, a elevata purificazione e completamente riassorbibile, è di origine fermentativa e risulta altamente compatibile con i tessuti per il suo basso potere immunizzante e per la minima azione flogogena dimostrata grazie al ridotto livello di endotossine e di proteine presenti nel prodotto, quindi con ridotta tossicita’ e basso rischio di complicazioni. Se il processo di invecchiamento è caratterizzato da ridotta attivita’ della matrice con riduzione dell’acqua legata ai glucosaminoglicani e alterata attivita’ dei precursori di collagene ed elastina, l’introduzione dello jaluronato di sodio, che è il principale precursore e componente della matrice extracellulare dermica (ECM), costituisce una delle vie più interessanti per ottenere un’azione idratante e visco-elastica tipica dei tessuti connettivi. L’azione del nuovo idrogel si pone in una nuova categoria di prodotti, definiti “ECM-mimetici”, poichè simulano l’azione della matrice extracellulare dermica migliorando le attivita’ metaboliche, vascolarizzati e, soprattutto, idratanti e visco-elastiche sul tessuto, favorendo nel frattempo la ristrutturazione della fisiologica struttura e della fisiologica attivita’ (fig. 2). A questo fine si introduce il prodotto per via intradermica con microaghi in due livelli, superficiale e medio per avere un maggiore effetto finale. La stimolazione dell’ago è già di per sè un atto che attira macrofagi e vascolarizza i tessuti, oltre a ciò il prodotto viene depositato nel punto giusto per ottenere la sua diffusione in alta concentrazione locale per attivare le reazioni metaboliche e vascolarizzati. Con piccoli aghi (30G) si eseguono delle infiltrazioni creando dei pomfi nell’epidermide seguendo precise linee per ottenere una stimolazione o un lieve riempimento delle fini rughe, come quelle palpebrali. Si usa questa metodica anche per stimolare alcune parti come il collo e il decolletè (fig. 3). Seguendo le esperienze dermatologiche si eseguono poi delle reti di prodotto nel medio derma (introducendo linearmente l’ago e posizionando il prodotto mentre lo stesso viene ritirato), con incroci di linee che hanno la tipica caratteristica di stimolare la ristrutturazione e la rigenerazione cutanea (fig. 4). Usando questa metodica si può migliorare la qualità della cute, ridurre le fini rughe, migliorare l’espressione degli occhi e armonizzare l’aspetto esteriore del volto offrendo soprattutto un senso di gioventu’ e di turgore per l’aumento dell’idratazione. Il risultato è visibile dopo qualche giorno, anche se possono rimanere dei piccoli pomfi che scompaiono spontaneamente. Si eseguono di norma degli schemi di trattamento che prevedono 3-5 impianti a distanza di 15-21 giorni.

Concludendo, nella nostra esperienza il trattamento antiageing per biostimolazione con infiltrazioni dermoepidermiche o intradermiche con microago risulta essere il protocollo che offre i migliori risultati nelle strategie di biorivitalizzazione, in particolare se il trattamento è inserito in una strategia integrata da varie metodiche necessarie al tipo di aging, di cute e di fototipo del paziente. L’utilizzazione del nuovo idrogel (CRM-Soft®) ha evidenziato risultati interessanti senza attuali riferite complicazioni cosicchè si pone come uno dei più attuali punti di riferimento nella strategia di bio-rivitalizzazione del volto, del collo, del decollètè e delle mani.

Bibliografia

– Albergati F.G., Bacci P.A., Mancini S.:, Matrice estress ossidativo, in “La matrice extracellulare”, Minelli Editore, Arezzo Italy, 2005, 271-283.
– Bacci P.A., Chirurgia estetica mini invasiva, Minelli Editore, Arezzo 2006.
– Rigo Clara, Utilizzazione di un nuovo rivitalizzante, Congresso SIES, Bologna 24 Febbraio 2007.
– Fratter A., Nuova generazione di materiali ECM-mimetici per l’impianto dermico, VII congresso medicina estetica, SMIEM, Milano 2006.
– Bacci P.A., Nuovo rivitalizzante dermico a base di acido jaluronico libero ad alto peso molecolare: formulazione ed indicazioni dermoestetiche, Congresso SIME, Roma, Maggio 2007.