Vitamina C: benefici

di Teresa Chiarolanza

Le vitamine sono molecole che il nostro organismo richiede in quantità relativamente piccola. Il corpo è in grado di produrne alcune , che vengono chiamate non essenziali perché non dobbiamo preoccuparci di inserirle nella nostra dieta. Altre, come la Vitamina C , possono essere assunte solo dall’esterno e pertanto vengono a costituire una parte essenziale dell’alimentazione. Il suo vero nome è acido ascorbico. Tutti la conoscono però con il diminutivo di Vitamina C e sanno che senza di essa un uomo morirebbe in pochi mesi. Le sue riserve sono limitate da meccanismi di controllo che permettono di assorbire giornalmente un massimo di 1200 mg. e dopo appena tre settimane, in assenza di una ulteriore ingestione, esse si esauriscono. La vitamina C è il maggiore antiossidante presente nel nostro corpo, richiesto sia per la crescita che la riparazione dei tessuti biologici, per il buon funzionamento delle ghiandole surrenali e la salute delle gengive. Protegge dai dannosi effetti dell’inquinamento atmosferico e dalle infezioni, potenzia la reazione immunitaria e , per qualcuno, oltre a ridurre i livelli di colesterolo , la pressione arteriosa e l’arteriosclerosi, sarebbe anche in grado di ridurre i rischi del cancro.

Per quanto riguarda la nostra pelle, si sa che la vitamina C è essenziale per la formazione del collagene, protegge dalla insorgenza di lividi, dalla formazione di piccoli trombi, e favorisce la guarigione delle ferite. Svolge un ruolo nella produzione dell’interferone ed è necessario per il metabolismo dell’acido folico, della tirosina e della fenilalanina. Quando la pelle è esposta ai raggi ultravioletti , le misurazioni mostrano che vengono distrutti i due terzi dell’acido ascorbico della pelle, il cui ruolo è essenziale nel proteggerla dai danni da foto-ossidazione e dalla reazione infiammatoria associata.
La produzione di radicali ossidanti liberi provoca un danno ai costituenti della pelle, collagene ed elastina, ma anche alle membrane cellulari ed ai nuclei, con conseguente collasso dei tessuti connettivi , che si evidenzia in invecchiamento cutaneo e rughe, che possono essere il primo passo verso un cancro della pelle. Eppure assumere vitamina C è facilissimo.Si trova infatti, in grandi quantità, in tutte le verdure, nelle fragole e negli agrumi. In particolare abbonda in asparagi, avocado , broccoli, cavolini di Bruxelles, meloni, pompelmi, limoni, mango, cipolle, aranci, papaya, prezzemolo, piselli, peperoni, ananas, ravanelli, spinaci, pomodori,crescione, cavoli, cachi, ribes, barbabietole ecc. Allo stesso modo, pero’, diverse condizioni o comportamenti, abbastanza comuni nella nostra società, possono ridurre il livello di vitamina C presente nell’organismo e determinare una carenza o un maggiore fabbisogno continuativo di aspirina o altri analgesici, l’abuso di alcol o di tabacco, l’assunzione di farmaci antidepressivi ed anticoagulanti, i contraccettivi orali e gli steroidi sono le sostanze che l’uso maggiormente influenzano le riserve di acido ascorbico.

Durante la gravidanza, però, secondo alcuni ricercatori, non si dovrebbero assumere più di 5 grammi al giorno perché c’è il rischio che il neonato sviluppi, alla nascita una forma di carenza simile allo scorbuto.Quando l’organismo necessita di una maggiore quantità di Vit. C di quella che assorbe con la dieta, per esempio a causa di una malattia debilitante, essa si può somministrare sia per via orale che intravenosa, e da qualche tempo anche per via topica. La quantità in eccesso dal fabbisogno viene eliminata attraverso le urine.
La vitamina C topica , pur non essendo uno schermo solare, sembra essere in grado di proteggere la pelle contro l’esposizione ai raggi ultravioletti . E’ egualmente efficace sia contro i raggi UVB (290-320 nm) che UVA(320-400 nm). e l’azione è indipendente dalla lunghezza d’onda. L’acido ascorbico non assorbe i raggi ultravioletti e la sua protezione si realizza a causa delle proprietà antinfiammatorie anche quando è applicata dopo la foto esposizione. Recenti studi dimostrano una specifica capacità di controllo della risposta infiammatoria associata con la fotoesposizione , come avviene nel caso di una scottatura solare. La vitamina C topica , aggiunta ad una crema acquosa, viene assorbita dall’epidermide e diventa una parte integrante della pelle, con un effetto protettivo che dura fino a tre giorni dopo l’applicazione. Inoltre va ricordato che, poiché in seguito alla esposizione ai raggi U.V. , la pelle è temporaneamente immunosoppressa, e anche i filtri solari più potenti non riescono a prevenire questa condizione, la vitamina C si rivela un valido antitodoto. Sono ancora poche le creme che contengono vitamina C , ma anticipiamo che in un prossimo futuro essa potrebbe essere aggiunta anche agli schermi solari e che verrà comunemente usata per trattare le scottature e altre condizioni infiammatorie cutanee.