La forza degli spinaci
di Marisa Paolucci
Molti bambini decidono di mangiarli sull’esempio di Braccio di Ferro, ma quest’ortaggio raccoglie in sé così tante virtù che può essere consigliato a qualsiasi età.
Gli spinaci sono un ortaggio certamente noto ma dalle origini molto incerte. La Persia sembra sia il suo luogo d’origine e sul nome le leggende si infittiscono: alcuni lo fanno derivare dall’italiano spinace, originato dal latino spina per il frutto spinoso, altri invece dall’arabo aspanakh passando per lo spagnolo espinaca. Misterioso anche l’arrivo in Europa, sembra siano stati gli arabi a introdurlo verso l’anno Mille,oppure i crociati. Si racconta che Caterina dè Medici, quando lasciò Firenze per andare in sposa a Enrico di Valois, futuro re di Francia, portò con se alcuni cuochi in grado di cucinare in vari modi gli spinaci che pare fossero la sua verdura preferita. Da allora nella cucina classica francese, le preparazioni che richiedono un letto di spinaci sono chiamate per questo “a la florentine”. Bisogna aspettare il XIX secolo finché gli spinaci diventino un ortaggio di grande consumo, prima in Europa e poi in America.
Gli spinaci (spinacia oleracea), sono al top della classifica in tutte le diete ipocaloriche per le loro proprietà nutritive e il basso contenuto calorico, infatti la loro composizione nutritiva per 100 grammi è la seguente: acqua: 78,8, proteine: 2,83, grassi: 0,56, zuccheri: 2,46.
In questa verdura si trova, inoltre, un alto contenuto di vitamina A e C, e in misura minore di vitamine E, K, B1, B2, B6, PP. Ma non solo, anche rame, fosforo, zinco, calcio, potassio. Tale composizione da agli spinaci un potere rimineralizzante, tonificante e cardiotonico. L’alto contenuto di acido folico fa, infine, di questo ortaggio un alimento utile per dare vitalità al sistema immunitario e per promuovere la formazione dei globuli rossi. Probabilmente, sono i 3 milligrammi di ferro contenuti in 100 grammi di verdura che hanno reso gli spinaci conosciuti da tutti, anche se poi questo ferro è sottoforma di un sale (fosfato di ferro) molto poco assorbibile per cui viene trattenuto e utilizzato dall’organismo solo in parte. Molta popolarità è derivata a questo alimento dalle storie di Popeye, un fumetto conosciutissimo in tutto il mondo e in Italia con il nome di Braccio di Ferro, un marinaio che per le sue imprese trae la forza proprio da scatolette di spinaci. Per poter beneficiare al meglio delle loro proprietà salutari, conviene, invece, mangiarli crudi, conditi con olio e sale; lessandoli infatti si perde una buona percentuale (circa il 50%) degli elementi utili all’organismo.
Gli spinaci vanno conservati in frigorifero avvolti in sacchetti di carta, ed è meglio consumarli rapidamente: infatti in un paio di giorni perdono croccantezza e sapore. Ad una temperatura di 0° C e un’umidità relativa del 90-95% gli spinaci si possono conservare per 10-15 giorni. Per quanto riguarda le regole di cottura bisogna innanzitutto lavarli molto bene, ma non lasciarli a bagno: perderebbero buona parte dei principi nutritivi; come per tutte le verdure il metodo migliore è la cottura a vapore tenendo il cestello sul fondo della pentola. Soprattutto non va buttata l’acqua di cottura: può rappresentare un energetico condimento per risotti e minestre. Dopo cotti sara’ bene passarli sotto l’acqua fredda scolarli e strizzarli tra le mani in modo che rimangano ben verdi e perdano l’eventuale sapore un po’ acre che spesso assumono. Chi invece ama il sapore amarognolo li strizzerà dopo averli scolati e lasciati raffreddare. Entrati di diritto per la loro composizione nella cucina vegetariana e non, gli spinaci sono una verdura gradita anche dai palati più esigenti. Per concludere, il succo degli spinaci può essere utilizzato per preparare impacchi indicati per lenire le scottature e favorire la cicatrizzazione, mentre in cosmesi è uno degli ingredienti dei preparati nutritivi per la pelle.