Tutti i benefici del pompelmo

di Marisa Paolucci

Originario della Malesia e della Polinesia, il pompelmo è oggi coltivato in Florida e in numerosi paesi del bacino del mediterraneo. Particolarmente ricco di fibre e vitamine può essere indicato per numerosi fastidi.

Il primo riferimento conosciuto alla pianta di pompelmo risale al XVII secolo, quando alcuni botanici dell’isola caraibica di Barbados scoprirono questo albero da frutto sempreverde, alto da 4 a 25 metri. Si trattava, di una varietà della pianta del “pomelo”, detta anche citrus grandi, originaria appunto del Sud-Est asiatico, dove oggi cresce ancora allo stato selvativo. In un panorama di oltre 60 tipi di agrumi, i botanici scelsero per il pompelmo il nome di citrus paradisi, forse proprio per la sua origine geografica o per la ricchezza di principi attivi. Il nome pompelmo deriva dalla parola olandese “pompoen” che significa grosso e dalla parola giavanese “limoes” che significa limone. Nel 1823 il pompelmo fu esportato per la prima volta da Barbados in Florida (USA), dove cominciò a essere piantato sempre più estesamente. Oggi il pompelmo è coltivato in tutti i paesi a clima caldo e in Italia soprattutto in Liguria, Campania e Sicilia. La pianta ha foglie lucide di colore verde intenso, fiori bianchissimi e profumati, isolati o a grappoli. I primi frutti appaiono dopo 4 – 7 anni da quando l’albero è stato piantato e il raccolto può arrivare, ogni anno, fino ai 700 frutti il cui diametro è di circa 10 – 20 centimetri e il cui peso varia dai 200 ai 450 grammi.
Le piante richiedono un terreno poco sabbioso e per attecchire bene hanno bisogno di una temperatura media superiore ai 25° C. La coltivazione in luoghi assolati e caldi permette ai frutti di ricevere la luce del sole dalle 7 alle 8 ore al giorno. Durante il processo di maturazione aumenta nel succo il contenuto in fruttosio e diminuisce quello in acidi. Il processo di maturazione non prosegue dopo la raccolta, i frutti maturi lasciati sull’albero mantengono la loro freschezza per parecchi mesi, durante i quali possono essere raccolti in qualsiasi momento. I pompelmi più maturi e saporiti sono quelli non troppo duri, con la scorza lucida e senza ammaccature. Esistono tre varietà diverse di pompelmo: la bianca, particolarmente adatta per i succhi; la rosa, molto più dolce e infine la rossa. Il pompelmo può essere consumato al naturale o spremuto, è particolarmente ricco di fibre, vitamina A, B, e C.
Mezzo pompelmo fornisce il quantitativo di vitamina C necessario per un giorno. Esistono importanti principi attivi contenuti nella buccia: il pinene, il limonene, il linalolo, il citrale, con un contenuto in oli del 21%. A queste sostanze si riconosce generalmente un’azione antidepressiva e sulla circolazione, oltre che la capacità di stimolare la struttura del talamo nel diencefalo. Gli stessi principi sciolti in olio possono essere utilizzati negli oli da massaggio, nei gel doccia e nei prodotti per il bagno. Le sostanze contenute nella buccia del pompelmo hanno inoltre un’azione antisettica generale. L’olio di buccia di pompelmo sta acquisendo un ruolo sempre più importante soprattutto nell’aromaterapia.

Semi di pompelmo

Nel 1980 in Florida, un immunologo, il dottor Jacob Harich amante del giardinaggio si accorse che in un mucchio di materiale da compostaggio i semi di pompelmo nel suo fertilizzante vegetale non si decomponevano. Si rese conto che nei semi di pompelmo si nascondeva una sostanza, la quale sembrava essere più efficace e meno nociva di ogni altro antibiotico conosciuto. La verifica di questa ipotesi fu condotta con diversi studi effettuati in numerose e i risultati hanno confermato molte delle proprietà antibatteriche dell’estratto di semi di pompelmo, che secondo gli erboristi può essere considerato un vero antibiotico naturale che non indebolisce il sistema immunitario, non danneggia la flora batterica, è ipoallergenico e senza effetti collaterali. Secondo i guru delle terapie e dell’alimentazione naturali, chi vuole difendersi dal crescente stress della nostra società, dai danni provocati da una vita poco naturale e un’alimentazione generalmente poco sana e inquinata dalla presenza di additivi, per chi desidera rinforzare il proprio sistema immunitario indebolito, troverà nell’estratto di semi di pompelmo un ottimo rimedio.
Il suo uso per bocca è raccomandato soprattutto nella cura delle malattie da raffreddamento e nei disturbi del tratto gastrointestinale, ma può essere utilizzato in forma topica contro moltissimi sintomi: in particolare in caso di malattie della pelle e delle mucose provocate da batteri, virus, funghi, o parassiti l’estratto sembra essere in grado di distruggere agenti patogeni. La ricerca su questa sostanza è ancora agli inizi ma la conferma sulle sue proprietà antibatteriche, antimicotiche e antiparassitarie ne ha diffuso il suo utilizzo in vari campi: nella cosmesi, l’azione antisettica dell’estratto può essere molto utile in presenza di acne.

Nell’igiene personale previene le infezioni senza infiammare le mucose, può essere inoltre utilizzato anche in casa aggiunto all’acqua per lavare, oppure negli umidificatori, nelle vaschette dei caloriferi per evitare la proliferazione dei germi.
Alcune gocce di estratto di semi di pompelmo nell’acqua per bagnare le piante verdi possono eliminare la muffa nei vasi, oppure mantenere freschi i fiori recisi nel vaso. L’omeopatia considera l’estratto di semi di pompelmo un toccasana per il benessere fisico e un’alternativa a molti farmaci e prodotti di sintesi per l’igiene, a conservanti e antiparassitari