di Marisa Paolucci
Conosciuto da tempo immemorabile questo legume è ancora raffinato protagonista della nostra dieta.
I piselli, sono tra i legumi più consumati al mondo. Originari del Caucaso o dalla Persia, sono stati rinvenuti negli scavi di Halicat in Turchia (5500 a.C.) oltre che nelle tombe dei faraoni, nelle rovine di Troia e negli scavi di Pompei. Anticamente i piselli rappresentavano un simbolo di prosperità e fortuna e i loro fiori venivano utilizzati nelle ghirlande da offrire alle spose. In Inghilterra, nel medioevo, venivano usati come salario per i poveri e in Francia erano alla base dell’alimentazione. Il pisello (Pisum sativum) appartiene alla famiglia delle Leguminose, con radici poco profonde e uno stelo che può arrivare fino a due metri. Il frutto è un baccello di colore verde o giallo contenente fino a 12-13 semi. Le varietà di piselli sono molte: esistono quelle da sgranare, la cui parte edibile è limitata al contenuto del baccello, e le varietà mangiatutto di cui si consuma anche il baccello (taccole).
Le varietà più diffuse oltre ai piselli comuni sono: i piselli cinesi (taccole o mangiatutto). Hanno il baccello appiattito, semi più piccoli delle altre qualità e piatti; vengono raccolti quando il baccello è ancora piccolo, non ancora maturo, così da poterli mangiare interamente senza sbucciarli. Hanno un buon apporto di fibra alimentare, di caroteni e vitamina C, sono dolcissimi e assorbono molto bene i grassi. I piselli dall’occhio nero: sono di colore beige, hanno una macchia nel punto in cui si uniscono al baccello, hanno un sapore intenso e dolce e di solito vengono venduti secchi. I piselli alati: si raccolgono quando sono ancora acerbi e il baccello è lungo appena quattro centimetri, si consumano cotti al vapore o bolliti. Una qualità italiana molto rinomata sono i piselli di Lumignano, usati per la famosa minestra veneta ”risi e bisi”. Riguardo le loro proprietà, i piselli hanno una minore concentrazione di amido e ciò li rende più digeribili di altri legumi, hanno un basso contenuto di lipidi e sono ricchi di acqua, e dato che il loro apporto calorico è di circa 75 kcal per 100 grammi sono inseriti nelle diete ipocaloriche. Rappresentano un ottimo piatto unico insieme a riso e pasta, seguiti da verdure crude o cotte; hanno inoltre la proprietà di saziare a lungo.
I piselli hanno un buon contenuto di proteine vegetali, contengono vitamine B1, PP e C, fibre, sali minerali: potassio, fosforo, ferro, calcio e una buona percentuale di acido folico. I piselli secchi invece sono più energetici: 300 Kcal per 100 gr. sono un valido aiuto nei periodi di astenia e affaticamento fisico. I piselli possono essere consumati al naturale, quando sono molto freschi e sono ottimi aggiunti nelle insalate, hanno un sapore dolce e delicato e un profumo intenso, oppure diventano un ottimo ingrediente nella preparazione di minestre, frittate e contorni. Nel 1866 Gregor Mendel, un monaco austriaco fondatore della genetica, scelse per i suoi esperimenti una comune pianta di piselli. Divennero così protagonisti degli esperimenti sull’eredità biologica e i loro incroci, tramite uno schema matematico, servirono a dimostrare che alcuni caratteri visibili potevano essere ereditati da una generazione all’altra. Apprezzati sia dalla millenaria medicina cinese che da quella occidentale, i piselli sono un ottimo aiuto, soprattutto per le donne, in quanto contengono fitoestrogeni: sostanze naturali simili agli ormoni sessuali femminili, che contribuiscono a diminuire i gonfiori mestruali, la ritenzione idrica e attenuano i sintomi della menopausa, le famose vampate di calore, il mal di testa, l’irascibilità. Inoltre frullati e ridotti in crema alleviano infiammazioni cutanee. In cosmesi, invece, sempre ridotti in crema diventano una naturale maschera di bellezza rassodante e tonificante. In conclusione i piselli possono rappresentare ottimi alleati per la nostra forma, nonostante molto tempo fa una principessa, che voleva dormire comodamente, decise di prenderne le distanze.